Una cerimonia sentita e partecipata quella che si è tenuta ieri mattina al Monumento ai Caduti in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, alla quale hanno partecipato i bambini delle classi 3ᵃ-4ᵃ-5ᵃ delle scuole elementari, accompagnati dalle rispettive insegnanti. Presenti anche gli Alpini di Primaluna e Cortabbio, insieme a Don Cesare Gerosa.
Con l'alzabandiera i ragazzi hanno intonato l'inno d'Italia.
Dopo aver ringraziato i presenti, il Sindaco Mauro Artusi si è rivolto ai ragazzi chiedendo loro quale fosse il significato di questa festa e qual è il ruolo di oggi delle forze armate: garantire e mantenere la PACE. Il Sindaco ha ricordato l'art. 11 della nostra Costituzione "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" e ha citato l'appello che proprio ieri Papa Francesco ha tenuto all'Angelus «Possa questo principio attuarsi in tutto il mondo. La guerra sia bandita e si affrontino le questioni con il diritto e i negoziati. Tacciano le armi, si dia spazio al dialogo».
Sopra i presenti, sul balconcino del Municipio, sventolavano tre bandiere: quella dell'Italia, quella dell'Unione Europea e quella delle Nazioni Unite.
I bambini, sorprendentemente, hanno saputo riconoscere anche quest'ultima. È stato quindi spiegato ai giovani cittadini il ruolo delle Nazioni Unite, che si sintetizza nel garantire appunto la PACE nel mondo - così come anche rappresentato nell'emblema della bandiera, dove è raffigurata la cartografia del mondo terrestre dentro due rami di ulivo, simboli di pace -.
Dopo la deposizione della corona da parte degli Alpini, un ragazzo e una ragazza di 5ᵃ elementare, che per l'occasione hanno portato sul capo il basco dei caschi blu delle Nazioni Unite, hanno dato lettura di tutte le persone del Comune di Primaluna cadute nella prima e seconda guerra mondiale. Ad ogni nome pronunciato, tutti gli altri ragazzi ad alta voce hanno risposto PRESENTE.
Alla lettura della preghiera per i Caduti a cura dell'Assessore e Alpino Erino Delpini è seguito il toccante silenzio suonato dal trombettista Tomaso Invernizzi, con la preghiera religiosa da parte di Don Cesare Gerosa e la benedizione finale a tutti i presenti.