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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Giovedì, 27 Aprile 2023 18:10

DOMANI INCONTRO IN PROVINCIA PER LA TANGENZIALE DI PRIMALUNA

C'è attesa per quanto la Provincia esporrà domani ai sindaci interessati a proposito della tanto chiacchierata "tangenziale di Primaluna".

Ma cosa si aspettano i primi cittadini di Primaluna e Introbio? Sicuramente notizie precise e rassicuranti sui fondi a disposizione che, stando a voci ricorrenti e alle esternazioni di consiglieri regionali, potrebbero ammontare a 30 milioni di euro, di per sè insufficienti ma che lo studio di progettisti intenderebbe far bastare per realizzare tutto il progetto, e quando diciamo "tutto" significa da Introbio a Cortenova.

Dopo l'ultima riunione tecnica, per quanto ne sappiamo, nè Mauro Artusi nè Adriano Airoldi (notoriamente poco "vicini" alla governance provinciale) hanno ricevuto aggiornamenti o informazioni per cui ecco che l'incontro di domattina si preannuncia importantissimo per conoscere il futuro dell'opera che dovrebbe, stando a quanto affermato nel recente passato, vedere la luce nel 2026.

 

 

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Giovedì, 27 Aprile 2023 18:08

VILLA MONASTERO: OLTRE 5.500 INGRESSI IN QUATTRO GIORNI!

in Cultura

Nel ponte del 25 aprile, da sabato 22 a martedì 25 aprile, a Villa Monastero di Varenna sono stati registrati ben 5.523 ingressi.

Nei mesi di aprile e maggio si potrà visitare il Giardino botanico tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18.45), mentre la Villa rimarrà chiusa per consentire il restauro conservativo delle facciate e dell’area del balconcino.

Il costo per l’accesso al Giardino botanico è:

  • 10 euro intero
  • 7 euro ridotto (+ 65 anni, gruppi con + 20 persone, soci Tci, tesserati Fai, tesserati Icom
  • 5 euro per ragazzi dai 15 ai 25 anni
  • gratuito per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni compiuti, per persone diversamente abili + un accompagnatore

E’ previsto un biglietto ridotto (7 euro) per l’accesso al Giardino botanico in occasione della manifestazione Ville Aperte.

Acquisto del biglietto direttamente in biglietteria o tramite Vivaticket.

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Giovedì, 27 Aprile 2023 09:04

CARO ENERGIA: L'UNCEM CHIEDE FONDI PER I COMUNI MONTANI

Sul "caro-energia" è necessario secondo Uncem un nuovo provvedimento statale che consenta agli Enti locali di avere risorse per far fronte agli aumenti di energia elettrica e gas. Gli aumenti proseguono e accanto a misure per famiglie e imprese, servono stanziamenti per gli Enti. I riparti delle risorse devono essere profondamente diversi dal passato. E devono andare ai Comuni considerando la fascia altimetrica. Un Comune montano ha costi energetici, in particolare per il gas per il riscaldamento, molto diversi da quelli di un comune sulle coste o in pianura. Questo è evidente ma finora non considerato nei riparti fatti. E Uncem lo ritiene necessario, da correggere rispetto al passato. Inoltre, come Uncem ha già più di una volta sottolineato, non possono essere esclusi dai trasferimenti per far fronte al "caro-energia" Unioni montane, Unioni di Comuni e Comunità montane, che gestiscono e sono proprietarie di loro strutture a beneficio delle collettività che vivono e operano nelle Alpi e negli Appennini. Nuovi stanziamenti per il caro-energia sono urgentissimi, per Enti locali che sono ormai in sofferenza finanziaria a causa degli aumenti.

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Giovedì, 27 Aprile 2023 08:35

LA VALSASSINA VISTA DALL'ALTO

Un regalo di compleanno abbastanza originale quello fatto da Linda Bernardi e figlio a suo marito Roberto Bergamini, abitanti a Milano ma da moltissimi anni villeggianti molto conosciuti a Introbio, in occasione del settantesimo compleanno.

Un bel giro turistico in aereo sulla Valsassina e sul Lago, sopra quelle rocce che Roberto costantemente percorre molto più faticosamente a piedi con gli scarponi o le scarpe chiodate.

Una visione panoramica d'insieme che sicuramente gli hanno reso molto più divertente il suo compleanno. Ci associamo allora anche noi più che volentieri agli auguri !

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Mercoledì, 26 Aprile 2023 12:10

CORTENOVA, ORA SI FA DURA!

in Sport

La "corsa" del Cortenova verso i playout (che sembravano un obiettivo quasi scontato) si è maledettamente complicata dopo la sconfitta casalinga di domenica scorsa contro il Berbenno e la contemporanea vittoria del Morbegno sul difficile campo del Rovagnate, risultati che distanziano le due formazioni di sei punti, uno in meno di quelli che servono per evitare i playout e condannare i gialloblu alla retrocessione senza appelli.

Brutta sconfitta, quasi inspeigabile dopo le ultime belle prestazioni che solo per casualità e un pizzico di sfortuna non hanno prodotto più di tanto. 

"mancava lo spirito battagliero di domenica scorsa" ha commentato il direttore sportivo Innocente Magni aggiungendo che "paradossalmente giochiamo meglio con le squadre di alta classifica".

Il che, però, non basta per cui saranno fondamentali le ultime due gare della stagione a partire da quella in casa domenica prossima con il Monvico e poi l'ultima sfida con il già retrocesso Vercurago in casa loro.

Con sei punti di vantaggio il Morbegno riceverà la Bellagina (già sicura di disputare i playoff) e poi renderà visita ai vicini dell'Albosaggia che ad oggi occupa il sestultimo posto in classifica e quindi tra due domeniche potrebbe essere già salva.

Insomma una situazione dura, anzi durissima non certo facilitata dagli infortuni visto che contro il Berbenno Maroni ha dovuto giocare centrale per via dell'assenza di Mattia Melesi che si conta di recuperare già dal prossimo turno.

E poi non va dimenticato il lungodegente Marco Ciresa che sta centellinando gli allenamenti per poter raggiungere i compagni nei playout. 

Prima, però, i playout vanno conquistati.

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Mercoledì, 26 Aprile 2023 08:51

LA CICLABILE DELL'ANARCHIA (E DELLA MALEDUCAZIONE). L'APPELLO ALLE ISTITUZIONI DI LIVIO COMBI

La ciclopedonale della Valsassina rappresenta certamente un fiore all'occhiello per il nostro territorio. Ci permette di godere della bellezza della Valle percorrendola in tutta la sua lunghezza e, a breve, quando sarà collegata anche con l'Altipiano, diventarà ancora più appetibile.

Ma c'è un "ma" enorme come una casa. E non dipende dalla pista ma dalle greggi maleducate e totalmente anarchiche che la frequentano nei dì di festa. Queste greggi si spostano imprevedibilmente da destra a sinistra. Si fermano in mezzo a cacciar balle. Hanno la testa non si sa dove e quando arrivi, mettiamo, con una bici, mica si spostano. No, stanno lì a guardarti con sguardo ebete e vacuo pensando di essere nell'anticamera di casa loro. E non parliamo delle decine di cani senza guinzaglio (lasciamo perdere la museruola) e degli ancor più pericolosi guinzagli lunghi utilizzati da gente che probabilmente non si rende conto del pericolo che generano ai ciclisti. 

Sì, perchè, purtroppo, la ciclopedonale nei giorni di festa diventa come un corso Buenos Aires sotto la Grigna, una specie di quella via principale di Livigno dove migliaia di persone pascolano alla ricerca del nulla.

E quanto scritto prima e molto altro ancora è ben rappresentato dal post che il buon Livio Combi ha pubblicato sul suo profilo FB e che riprendiamo nella sua intierezza sperando che qualcuno in più lo legga e ne condivida (come noi) i contenuti. Anche se sono sicuro, ahimè, che dovremo per forza tornare prestissimo in argomento.

Titolo del post: Quando il MARCIAPIEDE della strada provinciale è molto più sicuro della decantata, PISTA CICLO - PEDONALE DELLA VALSASSINA, ormai diventata uno ZOO.

PISTA Frequentata da persone che pensano di fare quel cazzo che vogliono a scapito degli altri.
La PISTA, sottolineo pista, NON è il parco divertimenti, c'è una destra e una sinistra dove camminare o pedalare e se decidi di fare altro semplicemente ti sposti.
I cani senza guinzaglio o con guinzagli kilometrici sono pericolosi. I bambini abbandonati al loro destino rischiano di farsi male.
Se pensi di dover fare un comizio o foto non stai sul percorso, ti SPOSTI.
Se vuoi giocare con i tuoi figli ti sposti nel prato.
Se vuoi mangiare ti SPOSTI.
Se mi fermo e ti chiedo di passare, non mi devi guardare come se fossi un extraterrestre, non ci sei solo tu.
Se decidi di passare con i cavalli, NON PUOI, soprattutto se poi lasci la merda sulla pista. Se vuoi passare in due su una moto da trial senza targa, non puoi.
CI VUOLE RISPETTO!!!!!!!!
SINDACI, PRESIDENTE COMUNITÀ MONTANA
A quando una bella riga nel mezzo della PISTA, (ai bordi non serve), una cartellonistica presente e rinnovata, un controllo saltuario, a pedoni e ciclisti?
Non serve a nulla dire che in Valsassina c è la PISTA CICLO-PEDONALE se poi non è fruibile come tale.
FORSE ERA MENO PERICOLOSO AVERE IN VALLE ORSI E LUPI.
 
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Lunedì, 24 Aprile 2023 09:52

"ORGOGLIO" SCHIERA A BALLABIO TUTTA LA LEGA PIU' ZAMPERINI E PASQUINI. LA CONSONNI ATTACCA DURAMENTE.

Presentata sabato al Ventaglio la lista "Orgoglio Ballabiese" che sostiene la candidatura a primo cittadino dell'uscente Giovanni Bruno Bussola.
 
"Abbiamo scelto questo nome - ha spiegato Bussola -perché amiamo il nostro territorio e siamo orgogliosi di far parte di una comunità fiera della propria identità e della propria storia. Attraverso la nostra azione amministrativa vogliamo far si che ogni Ballabiese possa, a sua volta, sentirsi orgoglioso di chi lo rappresenta. IMPEGNO, DISPONIBILITA’ e ATTENZIONE per Ballabio saranno le linee guida del nostro mandato!"
 
Lungo l'elenco degli amministratori locali presenti: Dante De Capitani, Sindaco di Pescate,  ilvano Stefanoni, Sindaco di Lierna,Pi erluigi Artana, Sindaco di Pasturo, Giovanni Arrigoni Battaia, Sindaco di Barzio, Alberto Nogara, Sindaco di Taceno, Antonio Pasquini, Sindaco di Casargo, Davide Combi, Vicesindaco di Moggio, Fabio Canepari, Presidente Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, Carlo Malugani, Consigliere Delegato Provincia di Lecco, Giacomo Zamperini, Consigliere Regione Lombardia.
 
Insomma un parterre delle grandi occasioni per ribadire il sostegno del centrodestra alla lista "orgogliosa" che dovrà superare quella "futuristica" (Ballabio Futura il nome scelto) che sostiene Tranquillo Doniselli e fa riferimento all'area di centrosinistra.
 
Tutto ciò non poteva non attirare l'attenzione dell'ex sindaca Alessandra Consonni  che, infatti, si è immediatamente inserita - senza troppi giri di parola ecome è suo solito - nella campagna elettorale definendo "ridicola" la presenza di tutta questa squadra di sostenitori.
 
"Poveri membri del Cdx lecchese vittime dell'ultima mandrakata locale: venuti ad applaudire candidati sinistri ed anti-Salvini! - scrive la Consonni - Tutta da ridere la presenza di numerosi esponenti leghisti e di FdI alla presentazione della lista Orgoglio Ballabiese. L’incontro al Ventaglio è stato caratterizzato dall’arrivo in paese di amministratori di Lega e Fratelli d’Italia, presenza che suscita ilarità poiché finalizzata a conferire il marchio destrorso a candidati dalla storica appartenenza alla sinistra e dai manifestati sentimenti anti-salviniani.
Nella lista di Bussola l’elemento di assoluto maggior spicco è quella Pinuccia Lombardini tra l’altro già vicesindaco della giunta di area piddina guidata da Pontiggia, che fece implodere per prendere il posto del suo sindaco, e che ho battuto nel 2015 quando si pose alla testa di una lista di area PD. Di recente ha votato alle primarie del PD che hanno eletto la Schlein.
Mi è stato segnalato che sulla pagina fb della Lombardini figurano slogan come “se Giuseppe e Maria fossero arrivati nella Milano di Salvini… Gesù non sarebbe mai nato”. E anche: “Sei nato sulla Terra? Allora non sei clandestino”, con post del gruppo “Essere sinistra”. Con gli orgogliosi non manca qualche altro candidato che fu in lista accanto alla Lombardini e Pontiggia, con Goretti sindaco.
Dunque, al Ventaglio è andata in scena l’ennesima mandrakata, dal sapore di presa in giro per i politici del centrodestra in trasferta ballabiese che mi hanno profondamente delusa, la cui sostanziosa presenza ha consentito di coprire per intero le poche decine di posti della saletta: cosa che fa pensare, anche considerato che Orgoglio Ballabiese parte monco, con un buco in lista, non essendo riuscito neppure a reperire tutti i 12 candidati previsti, nonostante qualche innesto milanese".
 
Come previsto, a Ballabio da qui alle elezioni ne vedremo e sentiremo delle belle!
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Sabato, 22 Aprile 2023 15:13

IL 25 APRILE ? LA FINE DI UN INCUBO !

Purtroppo anche quest'anno, che vede per la prima volta l'estrema Destra al Governo, il 25 Aprile è tornato ad essere non più la festa dell'unità nazionale, ma una festa divisiva, che vede i tentativi di "revisionismo" da parte dei "nostalgici" del Fascismo, quelli che nella loro bandiera hanno ancora la "fiamma" che evoca il labaro di Mussolini.

Occorre allora fare un po' di chiarezza, perchè se è vero che il 25 aprile è stato ricoperto spesso di retorica e di melassa istituzionale, cosa che lo ha allontanato dai giovani, che spesso non sanno nemmeno perchè si sta a casa da scuola , però conserva decisamente una valenza importante nella Storia d'Italia.

Per sintetizzare rispondiamo allora ad alcune domande:

1) Il 25 Aprile c'entra con la Costituzione Italiana ?

Certamente si, senza il 25 Aprile la Costituzione promulgata nel 1948, non sarebbe esistita, e soprattutto non sarebbe esistita la libertà di pensiero e di stampa, annichilita dal Fascismo con i Tribunali Speciali e l'Ovra (la Polizia politica)in particolare dal 1927 al 1943, con le "Leggi Fascistissime".

2) Il 25 Aprile è finita la Guerra ?

No, il 25 Aprile c'è stato lo sciopero antifascista e la sollevazione di intere città operaie (Milano, Torino, Genova ecc.) che hanno dato il colpo finale al nazifascismo, ma la guerra in Italia ufficialmente è finita il 28 Aprile 1945 (questo però lo sanno in pochi) quando alla Reggia di Caserta si incontrarono il plenipotenziario tedesco Wenner (in rappresentanza di Wolff), che aveva anche l'incarico del Maresciallo Graziani di firmare la resa incondizionata (gli Americani non riconoscevano alcuna legalità alla Repubblica di Salò, e trattarono solo con i Tedeschi) davanti al Generale americano William Duthie Morgan.

3) Quanti erano i Partigiani ?

In realtà i Partigiani erano molto pochi: calcoli abbastanza realistici li stimano in circa 40.000 alla vigilia del 25 aprile, quando però molti diventarono "partigiani dell'ultimo minuto", affiancandosi ai vincitori. Nell'inverno 1944-45 i Partigiani erano quasi scomparsi (anche la Brigata Rosselli dalla Val Biandino se ne andò in Val Gerola, Morbegno e poi in Svizzera). I terribili "rastrellamenti" nazi-fascisti avevano provocato molte esecuzioni (a Introbio nell'Ottobre 1944, e a Maggio-Barzio il 31 dicembre 1944) spopolando le montagne (era rimasto di vedetta quasi solo il nostro Mario Cerati di Introbio). Nel Febbraio-Marzo 1945 le "Brigate" partigiane in montagna però ripresero a ricostituirsi.

4) Quanti erano i soldati della RSI ?

Giorgio Pisanò, già senatore dell'MSI, autore di una monumentale ricerca sulla "guerra civile", li calcola in circa 400.000. Probabilmente la cifra è esagerata, e non tiene conto della forte percentuale di diserzioni, visto che le prospettive di vittoria erano tutt'altro che brillanti : la guerra era ormai persa, molti avevano dovuto arruolarsi per le minacce di Graziani di fucilare i loro parenti, altri cercavano soltanto la "bella morte". Mettendo pure come realistica la metà degli effettivi, la sproporzione tra esercito tedesco e fascista da una parte e partigiani era enorme, anche per la grande differenza di armamenti. Bisogna considerare che i Partigiani avevano sempre avuto armamenti molto scarsi e spesso difettosi: qualche pistola, qualche fucile, raramente qualche mitraglietta sottratta ai Fascisti, nessuna arma pesante (nè cannoni nè carri armati).
Oggettivamente non erano in grado di resistere a nessun attacco tedesco o fascista.

5) Dove si svolse la Resistenza ?

Capovolgendo dei luoghi comuni poco realistici, direi che la vera Resistenza si svolse più nelle città che sulle montagne. Nelle città infatti erano presenti i GAP (Gruppi Azione Patriottica) i cui obiettivi erano colpire Fascisti e Tedeschi all'improvviso con azioni "mordi e fuggi", cioè attentati davanti alla porta di casa, esplosioni come quelle in Via Rasella a Roma e Viale Abruzzi a Milano, a cui i nazifascisti risposero con ritorsioni pesantissime, come è noto. L'obiettivo dei GAP (spesso riuscito) era quindi quello di rendere insicuro nelle città della RSI il terreno agli ufficiali fascisti e anche ai Tedeschi, con la possibilità di essere colpiti individualmente in qualsiasi momento (cosa che ad esempio rese furioso il comandante della Gestapo Herbert Kappler ). Decine furono gli attentati in tutta l'Italia del Nord: i Partigiani colpivano e poi scappavano in bicicletta (a Ferrara si giunse addirittra a proibire le biciclette dopo le ore 18 !). Naturalmente se venivano catturati li aspettano orribili torture prima dell'esecuzione.

5) Cosa fece la maggior parte della popolazione ?

Diciamoci la verità, la maggior parte della popolazione non vedeva l'ora che l'incubo finisse : si era già illusa l'8 Settembre del 1943, quando invece stava soltanto per cominciare la parte più dura e atroce della guerra. L'obiettivo era sopravvivere alla guerra, chiunque la vincesse.
Mi si lasci ricordare la testimonianza di una anziana e simpatica turista milanese di Introbio, che l'anno scorso, vedendo i bombardamenti odierni sulla Ucraina, li paragonò giustamente a quelli di Milano. Milano nell'aprile 1945 era distrutta più o meno esattamente come Mariupol e altre città martiri del Donbass. La gente non ne poteva più, anche perchè l'inflazione e il mercato nero rendevano molto difficile trovare da mangiare.
L'altra testimonianza è quella di un mio zio molto simpatico, arruolato anche lui nell'esercito "repubblichino" in centro Italia: poco prima di morire gli chiesi:" Cosa ricordi soprattutto di quei tempi ?". "Una gran fame !" , mi rispose con una frase perfetta e sintetica !

6) Perchè celebrare il 25 Aprile ?

Perchè il 25 Aprile significò finalmente l'uscita dall'incubo: dalle stragi, dai bombardamenti, dalle torture, dalle vessazioni ad esempio della "Brigata Muti" e dei Nazisti, la luce di una nuova speranza dopo anni di buio. La possibilità e la libertà di poter ricominciare, di ricostruire.
Dopo il 25 Aprile nasce un'altra Storia, con molti difetti e lacune, ma sicuramente più libera. Quella libertà che consente anche all'attuale Presidente del Senato e ai suoi soci di dire delle cose assurde, ma la Storia della Sinistra, e dei Partigiani deriva anche da Voltaire e dal suo "Trattato sulla Tolleranza". Ognuno deve avere il diritto di dire quello che vuole, saranno i cittadini ad avere la libertà di giudicare !

Enrico Baroncelli
direttore www.politicamente.eu

 

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