La ciclopedonale della Valsassina rappresenta certamente un fiore all'occhiello per il nostro territorio. Ci permette di godere della bellezza della Valle percorrendola in tutta la sua lunghezza e, a breve, quando sarà collegata anche con l'Altipiano, diventarà ancora più appetibile.
Ma c'è un "ma" enorme come una casa. E non dipende dalla pista ma dalle greggi maleducate e totalmente anarchiche che la frequentano nei dì di festa. Queste greggi si spostano imprevedibilmente da destra a sinistra. Si fermano in mezzo a cacciar balle. Hanno la testa non si sa dove e quando arrivi, mettiamo, con una bici, mica si spostano. No, stanno lì a guardarti con sguardo ebete e vacuo pensando di essere nell'anticamera di casa loro. E non parliamo delle decine di cani senza guinzaglio (lasciamo perdere la museruola) e degli ancor più pericolosi guinzagli lunghi utilizzati da gente che probabilmente non si rende conto del pericolo che generano ai ciclisti.
Sì, perchè, purtroppo, la ciclopedonale nei giorni di festa diventa come un corso Buenos Aires sotto la Grigna, una specie di quella via principale di Livigno dove migliaia di persone pascolano alla ricerca del nulla.
E quanto scritto prima e molto altro ancora è ben rappresentato dal post che il buon Livio Combi ha pubblicato sul suo profilo FB e che riprendiamo nella sua intierezza sperando che qualcuno in più lo legga e ne condivida (come noi) i contenuti. Anche se sono sicuro, ahimè, che dovremo per forza tornare prestissimo in argomento.
Titolo del post: Quando il MARCIAPIEDE della strada provinciale è molto più sicuro della decantata, PISTA CICLO - PEDONALE DELLA VALSASSINA, ormai diventata uno ZOO.