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Giovedì, 16 Marzo 2023 07:25

UNA INSTALLAZIONE CONTRO LA MAFIA AL PARINI DI LECCO

In occasione della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle
mafie”, presso l’Istituto G. Parini di Lecco in via Badoni 2 è stata allestita un’installazione dal titolo “Chiuso per mafia”, che verrà inaugurata il 22 marzo p.v. alle ore 8.30, nell’ambito degli eventi promossi sul territorio in occasione di tale ricorrenza, quale spunto per riflettere sulla necessità di Imparare a combattere per la legalità e contro ogni sopruso e a sapersi opporre ad ogni forma di violenza ed ingiustizia.

La sua realizzazione è frutto dell’impegno congiunto degli studenti di alcune classi del Professionale Servizi Commerciali dell’Istituto G. Parini e degli alunni del corso Operatore edile e Operatore grafico ipermediale della “Fondazione Luigi Clerici” che, sotto la guida di esperti dell’associazione “Lachi” e dei loro docenti, si sono cimentati nella realizzazione dell’allestimento.
In un progetto condiviso, gli studenti dei due istituti hanno approfondito nel corso dell’anno scolastico il
tema delle mafie e dei loro rapporti con l’economia attraverso la visione di film a tema, il dibattito e il
confronto con esperti del mondo del cinema. Hanno poi completato il percorso con un’attività laboratoriale
di cui è frutto l’installazione “Chiuso per mafia”.

Ad arricchire il valore dell’esperienza si aggiunge quindi la collaborazione tra istituti diversi dello stesso territorio, nell’ottica di una condivisione educativa finalizzata alla realizzazione di progetti comuni attuati con unità di intenti, in cui ognuno porta la propria specificità e il proprio talento.
Nell’installazione il visitatore troverà evocato il tema della violenza attraverso riproduzioni di strutture
commerciali ed imprenditoriali appartenute a uomini coraggiosi che si sono sacrificati per
testimoniarci il loro senso di onestà, di rispetto delle regole, di imprenditoria etica e attenta non solo al
proprio guadagno, ma anche all’interesse dei dipendenti.

Altro elemento centrale nella scenografia è la realizzazione di uno studio dell’azienda “Lucca
Sicula Calcestruzzi S.r.l” a memoria di Paolo e Giuseppe Borsellino, i cui familiari, Antonella e Pasquale
Borsellino, saranno presenti all’inaugurazione del 22 marzo per testimoniare il loro impegno, che non viene
meno col passare del tempo ma anzi si alimenta sempre più grazie all’incontro con le nuove generazioni.

“Bisogna dare atto ai nostri ragazzi e ai docenti di un grande merito: essersi spesi con generosità nel dare
forma concreta alla memoria di moderni “eroi”, persone comuni capaci di compiere scelte di vita, di libertà,
di speranza per il loro territorio e per l’Italia intera, per i cittadini di oggi ma soprattutto per quelli di
domani”, queste le parole della Dirigente dell’istituto “Parini”, prof.ssa Raffaella Crimella.

L’inaugurazione dell’installazione è prevista come detto per mercoledì 22 marzo alle ore 8.30 e vedrà l’intervento di diversi rappresentanti delle istituzioni che dialogheranno con i testimoni sopracitati della famiglia Borsellino.
L’iniziativa ambisce ad emozionare e fare al contempo riflettere non solo i ragazzi, i docenti e il
personale scolastico, ma anche l’intera cittadinanza lecchese. Per questo motivo dal 23 al 30 marzo l’allestimento sarà accessibile a tutti gli studenti della scuola e a visitatori esterni.

 

PROGRAMMA DELL’INAUGURAZIONE – 22 marzo
IN AULA DON PUGLISI

 Ore 8.30 :  accoglienza delle autorità;
Ore 8.45: Introduzione della Dirigente, prof.ssa Crimella, e saluto delle autorità;
Ore 9.15: presentazione del percorso “Mafia, antimafia ed economia” ad opera degli studenti della 4^B
professionale Servizi Commerciali;
Ore 9.30: Intervento di Antonella e Pasquale Borsellino, familiari degli imprenditori Paolo e
Giuseppe Borsellino.

IN ATRIO
Ore 10.30: Presentazione dell’ installazione “Chiuso per mafia” e visita guidata.

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Mercoledì, 15 Marzo 2023 16:43

SICUREZZA NELLE ESCURSIONI: SE NE PARLERA' IL 25 MARZO. ORGANIZZA NAZIONE FUTURA LECCO IN COMUNITA' MONTANA

Un importante incontro sabato 25 marzo alle 18.00, organizzato da Nazione Futura Lecco!
Perché un "laboratorio di idee" come Nazione Futura parla di tutela del territorio montano e di sicurezza nelle escursioni?
Due sono i motivi.
Il primo è un tragico resoconto: ben 61 sono le persone decedute sulle montagne valsassinesi e della Valvarrone negli ultimi 5 anni. Come afferma uno dei relatori, Alessandro Spada, "è necessario intervenire attraverso un meticoloso lavoro di prevenzione da svolgere attraverso l’educazione dell’andare in montagna".
Il secondo è invece legato a ciò che Nazione Futura rappresenta: una vera ecologia è patrimonio del pensiero conservatore.
La tutela dell'ambiente in una visione non antagonista all'uomo, ma realmente eco-logica, è l'unica strada per un sistema economico altrimenti insostenibile.
 
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Mercoledì, 15 Marzo 2023 14:13

QUALE FUTURO PER L'ALTOPIANO?

Giusto qualche giorno fa, a Lecco, in un incontro al quale non ho purtroppo potuto partecipare, amici della montagna, associazioni ambientaliste e pubblici amministratori si sono confrontati sui possibili sviluppi del turismo nelle Terre alte e questo soprattutto a causa degli evidenti e non più smentibili mutamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti e che inevitabilmente condizioneranno sulla media montagna l'esercizio degli sport invernali e la pratica dello sci da discesa.
Non starò a ripercorrere le fasi di quel dibattito che ha riepilogato le opposte posizioni di chi, sempre e comunque, intende procedere con un modello di crescita anche turistica che non riesce a svincolarsi dalla cosiddetta "visione dei padri" ancorato a un modello ereditato dalle passate generazioni ma che oggi non ha le gambe per camminare anche se, purtroppo, i più diretti interessati non riescono proprio a vedere una valida alternativa e si arroccano in difesa dell'indifendibile.
Mute e silenziose testimonianze di quel mondo affidato ad una memoria che non ritorna sono le arrugginite infrastrutture che ancora "fanno bella mostra di sé" in vari punti del territorio anche fuori dalla Valsassina ma comunque sulle montagne a noi vicine, tra Valcava e l'Alto lago: piccole località che ancora e forse sperano di poter far rivivere questi impianti sciistici, come sempre più spesso accade utilizzando soldi pubblici per riesumarli, ammodernarli o farne di nuovi gravando sulle tasche dei cittadini e perpetrando un nuovo e comodo modello di imprenditorialità senza rischio d'impresa per chi lo propone e ancora vorrebbe vedere il preponderante intervento pubblico in fase di finanziamento e realizzazione di infrastrutture private.
La cosa é stata stigmatizzata anche da qualche relatore che ha ricordato come questo "modello imprenditoriale" viva esclusivamente e fiduciosamente sulla residua speranza metereologica e sulla stantia rievocazione di fasti che non valgono più e ormai sono stati affidati all'archivio di una nostalgia che non porta un nuovo sviluppo e tantomeno uno sviluppo sostenibile per le nostre montagne, sempre più spesso aggredite e offese.
Se i Piani di Bobbio sono la più frequentata stazione sciistica in terra lecchese, il discorso é diverso per i Piani di Artavaggio dove la diversa esposizione e conformazione dei versanti consentirebbe di potenziare una scelta turistica alternativa, il cosiddetto turismo "slow", come il trekking, l'escursionismo a piedi, con ciaspole e zaino in spalla o con mezzi di trasporto a impatto zero ma le voci che si sono levate in difesa dello "status quo" lasciano poche speranze che a livello locale si voglia convintamente invertire la tendenza in atto.
Pare si voglia insistere ancora e fino in fondo con la costruzione di una seggiovia con la motivazione, questa si più che lecita, di difendere i posti di lavoro che però si possono tutelare anche facendo scelte diverse con un occhio rivolto al futuro e con lungimiranza e professionalità, come si sta facendo in Alta Valsassina, in un Ambiente meraviglioso che va tutelato e non aggredito con interventi superati e non più difendibili.
E' infatti del tutto evidente che mancando le precipitazioni nevose come le conoscevamo e mancando anche l'acqua a causa della persistente siccità non si potrà continuare in eterno allargando i bacini pensati per l'antincendio boschivo o peggio scavandone di nuovi e troppo grandi e finalizzati a quell'innevamento artificiale che, giova ricordarlo, necessita di temperature che gli inverni miti di questi ultimi anni non hanno quasi mai potuto garantire.
In questo contesto, ed é stato ribadito in sala Ticozzi anche da qualche amministratore, non si devono ripetere gli errori del passato legati in modo del tutto evidente ad una scriteriata cementificazione del territorio che, soprattutto sull'Altopiano valsassinese, ha puntato fin dai primi anni 60 soltanto sulla costruzione di condomini che oggi mi dicono essere desolatamente vuoti e certamente non servono più alla ricettività turistica del nuovo millennio che ha cambiato pelle e mutato e qualificato le sue esigenze. Altri territori si sono adeguati velocemente e convintamente, altri e nonostante i segnali che ci dà la Natura, ci stanno ancora pensando e viaggiano in direzione ostinata e contraria.
Tuttalpiù, pensando di fare cosa gradita al Turismo di casa nostra, intendono liberalizzare l'accesso dei mezzi motorizzati sui sentieri e sulle mulattiere nei boschi.
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Mercoledì, 15 Marzo 2023 09:32

DOMANI SERA A PASTURO SI PARLA DEL "PROGETTO BORGHI"

in Cultura
Le ultime due stagioni estive hanno segnato la riscossa dell’Italia minore. Complice il Covid, i viaggiatori hanno indirizzato le loro preferenze verso destinazioni meno battute, più prossime,
recuperando abitudini appartenute alle generazioni precedenti. Un vero e proprio boom in termini di presenze anche in realtà tutt’altro che attrezzate per accogliere un numero via via crescente di
richieste di soggiorno.
I centri al di sotto dei 5mila abitanti rappresentano poco meno del 70% del totale dei comuni italiani. Il turismo, quello che porta valore, rispetta le destinazioni e si basa sulla ricerca
dell’autenticità, a contrasto del mordi e fuggi, può rappresentare una risorsa importante per i piccoli comuni caratterizzati spesso da dinamiche di spopolamento e impoverimento dei servizi essenziali.
Nuovi trend rappresentati dagli amanti della natura, dell’outdoor, dai lavoratori da remoto, dai giovani che riscoprono la terra, sono in crescita.
Tra le diverse realtà che si sono attivate per valorizzare le risorse delle aree interne e promuovere un turismo di qualità nei piccoli comuni italiani c’è Progetto Borghi, nato a fine del 2020.
Pasturo è entrato a far parte di questo progetto dedicato al mondo dei Borghi e ha partecipato al Forum digitale che si è tenuto ad Ottobre 2021.
Per proseguire questo percorso e condividere con la cittadinanza le iniziative e le azioni messe in campo dal Comune ad oggi, si invitano i cittadini a partecipare ad un momento pubblico di
informazione e aggiornamento GIOVEDI’ 16 MARZO ALLE 20.45 presso la Sala Consiliare del Comune.
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Martedì, 14 Marzo 2023 09:19

FINALMENTE LA PIOGGIA

Previsioni, almeno per una volta, rispettate: pioggia doveva essere e pioggia è stata.

Tra ieri sera e stamattina, secondo le rilevazioni di Meteobarzio.it, sono caduti circa 50 mm. di acqua, una quantità senza dubbio importante che però è solo un palliativo alla gran sete di fiumi e laghi.

Il bilancio annuale ora è di circa 100 mm., il doppio rispetto al totale del primo trimestre 2022.

Da domani dovremmo tornare in modalità "alta pressione" con tempo stabile. Le nuvole dovrebbero tornare nel fine settimana. 

In quota le immagini delle webcam di Bobbio lasciano intravvedere (poca) neve nuova: oggi, come riportiamo in altro articolo, gli impianti resteranno chiusi.

bobbio

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