ATTENZIONE: IL 15 MARZO A PRIMALUNA INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA
GIOVANI CON DISABILITA': FORMAZIONE E ORIENTAMENTO AL LAVORO
La Provincia di Lecco ha attivato, anche per il 2023, progetti di formazione e orientamento al lavoro di primo e secondo livello a favore di giovani con disabilità che prevedono una fase di accoglienza iniziale dedicata al contesto formativo/lavorativo e una successiva fase di formazione al lavoro, in cui i giovani possono sperimentare direttamente il lavoro all’interno di cooperative con una pluriennale esperienza in materia di disabilità, che hanno presentato una manifestazione di interesse e sono stati invitati per la successiva presentazione di progetti attraverso la piattaforma regionale Sintel.
Queste esperienze di orientamento e formazione hanno l’obiettivo di dare un’utile e immediata risposta al disagio che i giovani con disabilità incontrano al termine del percorso scolastico, permettendo di sviluppare nuove competenze e autonomie, nell’ottica del rispetto dei tempi individuali di crescita e di maggiore preparazione al mondo del lavoro.
Per ogni ulteriore informazione: Provincia di Lecco, servizio Collocamento mirato, 0341 295561.
PRIMA BALLABIO: SALVARE IL BARECH DAL CEMENTO
Si è costituito PRIMA BALLABIO per la salvaguardia del territorio e per salvare il pascolo del Barech dal cemento.
Un gruppo di cittadini ha costituito il gruppo Prima Ballabio che ha come scopo quello di battersi perché nel nostro paese prevalga sempre su tutto il resto l’interesse e il bene dell’intera comunità. Noi riteniamo che scelte fuori luogo come quella di consentire e addirittura sostenere la costruzione di una grande fabbrica nel vasto pascolo detto del Barech comporteranno svantaggi certi per la collettività di gran lunga superiori ai presunti vantaggi solamente ipotizzati. Quando una cattiva politica tenta di far passare scelte assurde che vanno a discapito del territorio e di chi le dovrà subire, i cittadini hanno il diritto e il dovere morale di organizzarsi e scendere in campo. PRIMA BALLABIO nasce per affermare il principio che gli amministratori pubblici sono al servizio dei cittadini, del loro benessere e della qualità della loro vita, cosa che non si ottiene dedicandosi agli spot ad effetto sui social ma impegnandosi per un’amministrazione seria, equa ed operosa.
PRIMA BALLABIO ha affidato al concittadino Italo Thaler (nella foto) l’incarico di portavoce.
Dichiarazione del sig. Italo Thaler portavoce di PRIMA BALLABIO:
“In particolare il mio impegno sarà quello di agire con chi vuole salvaguardare il territorio anche salvando il pascolo del Barech dalla cementificazione e la zona circostante dall’aumentato transito dei TIR che sarà legato alla crescita della produzione, come si capisce dai previsti ampliamenti delle strade circostanti. In generale la nostra prospettiva è quella di impegnarci perché il Comune di Ballabio, dopo il fallimento dell’amministrazione dimissionaria favorevole all’industrializzazione del Barech sia finalmente guidato da amministratori che intendono rispettare e valorizzare il territorio con la sua realtà di comune montano e la sua vocazione turistica, che non può essere ancor più stravolta. Lo scopo sarà quello di far si che prima di tutto venga il bene di tutti i ballabiesi”.
L'ERBA DELLA TRINITA'
I piccoli boccioli riprodotti nella foto spuntavano solitari in un mare bianchissimo di “campanellini”, attorno ai 1000 metri. La foto è stata scattata lungo il sentiero della “Traversata bassa” la valle che collega i Grassi e lunghi ai Piani Resinelli. Si tratta della Hepatica nobilis, un’essenza erbacea, conosciuta da molti secoli grazie anche alle sue presunte proprietà curative, che fiorisce al primo sciogliersi delle nevi invernali insieme a Bucaneve ed Elleboro, dei quali abbiamo già trattato in questa rubrica.
Il nome generico “Hepatica” deriva dal termine greco ήπαρ, ήπατος (epar, epatos) che indica il fegato, forse a causa del colore della pagina inferiore delle foglie ma più probabilmente perché si riteneva che questa pianta potesse curare alcune patologie epatiche. La medicina moderna ritiene comunque che l’Hepatica, non possieda alcuna capacità terapeutica anche se alcune ricerche sono ancora in corso per indagarne le proprietà. È certo ad ogni modo che si tratta di un’ essenza tossica, caratteristica del resto comune alle Ranunculacee, alla cui famiglia appartiene. L’epiteto specifico “nobilis” è termine latino e sta a significare “notabile o “conosciuto” a causa della notorietà acquisita dalla “Fegatella” (altro nome popolare dell’Hepatica nobilis”) fin dall’antichità. Uno dei nomi più usati per indicare questa pianta erbacea è “Erba della Trinità” poiché durante il medioevo gli affreschi a carattere religioso spesso ne raffiguravano le foglie come simbolo della natura trinitaria di Dio.
Ma fate attenzione: come abbiamo già detto la Fegatella è un’essenza tossica. Contiene infatti alcune sostanze come epatotrilobina, anemonina e saponine che possono causare avvelenamento anche se la medicina popolare ritiene che la pianta sia in grado di attenuare nevralgie e spasmi muscolari mentre svolgerebbe anche una funzione diuretica. Però siate prudenti. Non preparatevi tisane o decotti a base di Fegatella: la lavanda gastrica non è un’esperienza piacevole.
"SCEMI DI GUERRA"
Molti gli elementi di riflessione che l'ultimo libro di Marco Travaglio offre ai suoi lettori. Travaglio ripercorre quasi tutto l'anno che è passato dall'invasione russa del 24 Febbraio 2022, assolutamente deprecabile e frutto di una logica predatoria inaccettabile in era moderna (non a caso Putin si è richiamato più volte a Pietro il Grande) , ai primi mesi del 2023 .
Molto interessanti poi le "Previsioni del giorno" , lanciate dai vari quotidiani analizzati (i "giornaloni" Repubblica, Il Corriere, ma anche altri minori come Il Giorno, Messaggero, Libero ecc.) che fin dal primo mese pronosticavano il crollo dell'economia russa dopo le sanzioni, la svalutazione del rublo, l'implosione della società russa e dell'esercito dopo le prime difficoltà della primavera dell'anno scorso.
Se la propaganda russa ormai la conosciamo, ed è normalmente il ribaltamento della realtà (il Ministro Lavrov ha provocato grosse risate una settimana fa in India affermando che è stata la Russia ad essere aggredita, non l'Ucraina) anche quella occidentale però ha avuto il suo ruolo, finendo per passare per buone tutte le "fake news" di fonte ucraina.
Proprio oggi per esempio il New York Times ha smentito definitivamente che a far saltare in aria il condotto di gas Main Stream 2 sul fondo del Baltico, buttando letteralmente "a mare" 20 miliardi di dollari di investimenti, siano stati i Russi: chi è stato allora ?
A distanza di un anno, le previsioni sono ancora oggi le stesse: l'Esercito russo sta per sfaldarsi, nonostante l'arrivo di centinaia di migliaia di nuove reclute, del tutto inesperte e mandate a morire in inutili assalti alla baionetta come nella I Guerra Mondiale, la Russia è quasi al default, il popolo russo sta per ribellarsi, e via dicendo.
Tutte affermazioni in realtà smentite dai fatti: il PIL (Prodotto interno lordo) russo in un anno è diminuito solo di poco più del 2% (infatti il gas viene venduto non più all'Europa ma alla Cina e all'India), il consenso a Putin è salito all'80% (come sappiamo noi Italiani dai tempi di Mussolini, le sanzioni aumentano la propaganda e rafforzano la coesione di un popolo intorno al proprio leader) nessuno dei disastri che un anno fa venivano previsti si sono realizzati, se non nelle economie occidentali, come quella italiana, dove le bollette elettriche e del gas sono letteralmente esplose mandando in gravissima difficoltà le famiglie e le imprese aziendali.
Le sanzioni si ritorcono contro chi le emette ? Sostanzialmente si, e non c'è molto da discutere. Ci siamo privati del gas russo per rivolgerci ad altri dittatori decisamente poco democratici e soprattutto poco affidabili, Bin Salman in Arabia, l'Algeria, l'Egitto e la Tunisia, dove la situazione è tutt'altro che stabile, e in più ci siamo privati del mercato russo, che finanziava molte ditte di import export nonchè il mercato del Turismo.
Insomma, dall punto di vista economico, la guerra ci sta già costando veramente molto cara, senza contare i miliardi in armi che abbiamo mandato e vogliamo mandare a Zelensky.
C'è almeno qualche prospettiva di pace ? Lo ha ripetuto proprio due giorni fa il bravissimo direttore di Limes, Lucio Caracciolo: "al momento molto poche" , dopo un anno, anche perchè Zelenskj, nel Novembre del 2022, si è impedito per legge di intavolare qualsiasi negoziato con la Russia di Putin.
Le uniche proposte sensate che erano state avanzate nei mesi scorsi, per arrivare alla fine della guerra, cioè quella di riconoscere la Crimea alla Russia e soprattutto una larga autonomia alle regioni del Donbass e di Lugansk, sul modello italiano dell'Alto Adige (una volta che noi Italiani abbiamo un modello vincente da proporre e di cui dovremmo andarne fieri, questo invece viene ignorato a livello internazionale !), oltre alla non adesione dell'Ucraina alla Nato, sono state sdegnosamente respinte. Zelenskj, ormai ipnotizzato dalla sua tuta mimetica e dal suo nuovo ruolo di leader militare (Travaglio ricorda che alla vigilia della guerra la sua popolarità era scesa al 30%, essendosi dimostrato un leader chiaccherone ma poco abile nella soluzione dei problemi) vuole andare avanti con le stragi fino alla riconquista della Crimea, combattendo con le armi americane "fino all'ultimo ucraino".
Questa la situazione, con il rischio di ulteriori "escalation" finora per fortuna evitate, ma Putin ci ricorda spesso che stiamo ballando sul ciglio della Terza Guerra Mondiale e del disastro atomico.
Vogliamo andare avanti così ? Altro che "Agenda 2030" e progetti di recupero ambientale. Il rischio è quello di trovarci a breve senza nemmeno più un pianeta da recuperare !
Da notare, in ultimo, lo schiacciamento ormai totale delle posizioni dell'Europa su quelle americane, con la Von Der Leyen sempre in prima linea e con la neo premier Meloni che ultimamente si è adeguata: L'Europa ha perso una grossa occasione per portare avanti una politica propria, tanto più che è evidente che gli interessi del nostro continente non coincidono ormai quasi per niente con quelli degli Stati Uniti , dove il gas è abbondante, la benzina e l'elettricità costano molto meno che da noi.
Elmetto in testa, pronti per la guerra totale ? Gli "Scemi di Guerra" ci stanno portando proprio lì ! A proposito: queste non sono considerazioni da "putiniani" , ma da persone che hanno qualche concetto di Economia e di Storia politica ! Ricordandoci, possibilmente, che le nostre scelte saranno i nostri figli a pagarle !
L'ULTIMO GUARDIANO DEI POSTI BELLISSIMI
Così se ne è andato anche lui, l'ultimo Guardiano dei Posti Bellissimi.
Lui che ti accoglieva quando arrivavi e ti salutava quando te ne andavi, con sorrisi e buone parole. Ogni volta.
Sempre lì, sempre presente, sempre a guardare lontano dai balconi della sua casa che spaziano verso l'infinito.
E verso quel futuro che per lui erano i sogni da realizzare.
La "sua" Paglio, la sua "Cuccher", il suo skilift, la sua Teresa, i suoi capelli sempre lunghi come un marchio di fabbrica per riconoscerlo da lontano.
Adesso troppi ricordi scendono nel cuore uno sopra l'altro e decifrarli tutti è impossibile.
Il Poia che ti controlla il giornaliero, il Poia che noleggia gli sci, il Poia che pulisce la strada, il Poia che sorride nella foto assieme a Tomba, il Poia con Gustavo Thoeni e Claudia Giordani, Il Poia al traguardo del "Burini", il Poia perennemente di sentinella sul confine con il Pian delle Betulle, il Poia al bobrun, il Poia che ti racconta di quello che ha fatto e, soprattutto, di quello che vorrebbe fare.
Perchè il Poia anche dopo i novanta ha sempre guardato avanti con lo spirito di un ragazzino, lui, appartenente alla mitica dinastia dei "Luiseta", gli Acerboni della sua stirpe, artisti del lavoro che hanno segnato profondamente la storia dell'Alta Valle e non solo.
Non immagino cosa abbia provato quando il suo skilift dovette arrendersi e smettere di girare e nessuno potrà mai sapere quanta forza avrà dovuto metterci per uscire ogni mattina di casa contando gli inverni scorrere sulla sua Cuccher senza un presente e senza un futuro.
E capire, ma ci è voluto tanto tempo, che il suo sogno di una seggiovia che la riportasse in vita era destinato lentamente ma inesorabilmente a sbiadire tra le pieghe del tempo.
Negli ultimi anni ogni incontro con lui (e sono stati tanti) era un viaggio tra quel che è stato e quel che sarebbe dovuto essere mentre ci guardavamo intorno per osservare con nostalgia e malinconia un presente che mai più pensavamo potesse essere così. E invece...
Mi conforta sapere che non dovrò più sperare di trovarlo ma che lo incontrerò dappertutto, lassù dove continuerà in eterno ad essere un valoroso, orgoglioso e indomito Guardiano dei Posti Bellissimi.
IL SINDACO DI BARZIO RISPONDE ALL'INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE AIROLDI, VICESINDACO PER DIECI ANNI E QUINDI "NON PUO' NON ESSERE A CONOSCENZA DI QUANTO CHIESTO"
CAMPESTRE: ECCO I CONVOCATI VALSASSINESI PER IL MEETING DI CORTENOVA DEL 19 MARZO
Diramate oggi le convocazioni per la venticinquesima edizione del Meeting di corsa campestre che si svolgerà a Cortenova sotto l'egida della FIDAL il prossimo 19 marzo.
Faranno parte della rappresentativa che difenderà i colori di Como-Lecco i seguenti atleti valsassinesi:
Carolina Fazzini (AS Premana) - Cadette 2009
Denire Mascheri, Serena Mascheri e Caterina Ciacci (CSC Cortenova) - cadette 2008
Nicola Spano, Riccardo Andor Longoni, Diego De Lorenzi (CSC Cortenova) e Oscar Gianola (AS Premana) - Ragazzi 2010
Michele Bellati (AS Premana) - Cadetti 2009
Francesco Gianola (AS Premana) - Cadetti 2008
Come ogni anno ci sarà anche una "Rappresentativa Valsassina" composta da giovani atleti provenienti dalle due provincie. Della Valle sono stati convocati:
Nicole Abis (CSC Cortenova) - Ragazze 2010
Arianna Buzzoni (CSC Cortenova) - Cadette 2008
Riccardo Fazzini (AS Premana) - Ragazzi 2011
Matteo Tenderini e Marco Fazzini (AS Premana) - Cadetti 2009
Andrea Benedetti (CSC Cortenova) - Cadetti 2008
CONFCOMMERCIO PROMUOVE PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA UN APPUNTAMENTO CON BENEDETTA TOBAGI
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Lecco e Assocultura Confcommercio Lecco hanno deciso di promuovere un incontro che mette al centro il libro "La Resistenza delle donne", scritto da Benedetta Tobagi per Einaudi. L'appuntamento - fissato per venerdì 10 marzo alle ore 18.30 presso la sala conferenze di Palazzo del Commercio in piazza Garibaldi 4 a Lecco - rappresenta di fatto una anteprima della quattordicesima edizione di Leggermente, la manifestazione di promozione della lettura che verrà presentata ufficialmente il prossimo 7 marzo.
Nella sua ultima fatica editoriale, Benedetta Tobagi ricostruisce la storia delle donne italiane nella Resistenza e nell'esperienza della guerra partigiana facendo ricorso a tutti i suoi talenti: quello di storica, di intellettuale civile, di scrittrice. Un libro di ricordi, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite.
"La collaborazione tra "Leggermente" e il Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Lecco è una piacevole tradizione che va avanti da diversi anni - sottolinea la presidente del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Lecco, Mariangela Tentori - Quest'anno abbiamo deciso di organizzare, insieme agli amici di Assocultura Confcommercio Lecco, un appuntamento che va a inserirsi nelle proposte della Giornata Internazionale della Donna 2023. L'incontro con Benedetta Tobagi ci è parsa una opportunità significativa per riflettere sul ruolo della donna nella storia". E aggiunge: "Il libro di Benedetta Tobagi mette al centro le donne e quello che hanno saputo e voluto fare in quei giorni terribili che non possono essere dimenticati. È una storia da riscoprire. È una storia che infonde coraggio e determinazione. È una storia nella quale la vita fronteggia la morte. Ma soprattutto è un pezzettino di quella storia, ancora in divenire, di cui ogni donna nel fluire del tempo è in qualche modo protagonista e responsabile, per raggiungere una parità reale e consapevole tra uomini e donne". Poi conclude: "La Resistenza in realtà è una categoria che attraversa il tempo e lo spazio e, con modalità certamente diverse nella forma, ma non nella sostanza, è qualcosa con cui ci tocca fare i conti anche oggi, ogni giorno. Si tratta quindi di prenderne coscienza e deciderne il modo".
A condurre la serata, a fianco della presidente Tentori, sarà Anna Maria Regazzoni (Libreria Cattaneo di Lecco), componente del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Lecco, che avrà il compito di intervistare la scrittrice milanese.
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