Si è costituito PRIMA BALLABIO per la salvaguardia del territorio e per salvare il pascolo del Barech dal cemento.
Un gruppo di cittadini ha costituito il gruppo Prima Ballabio che ha come scopo quello di battersi perché nel nostro paese prevalga sempre su tutto il resto l’interesse e il bene dell’intera comunità. Noi riteniamo che scelte fuori luogo come quella di consentire e addirittura sostenere la costruzione di una grande fabbrica nel vasto pascolo detto del Barech comporteranno svantaggi certi per la collettività di gran lunga superiori ai presunti vantaggi solamente ipotizzati. Quando una cattiva politica tenta di far passare scelte assurde che vanno a discapito del territorio e di chi le dovrà subire, i cittadini hanno il diritto e il dovere morale di organizzarsi e scendere in campo. PRIMA BALLABIO nasce per affermare il principio che gli amministratori pubblici sono al servizio dei cittadini, del loro benessere e della qualità della loro vita, cosa che non si ottiene dedicandosi agli spot ad effetto sui social ma impegnandosi per un’amministrazione seria, equa ed operosa.
PRIMA BALLABIO ha affidato al concittadino Italo Thaler (nella foto) l’incarico di portavoce.
Dichiarazione del sig. Italo Thaler portavoce di PRIMA BALLABIO:
“In particolare il mio impegno sarà quello di agire con chi vuole salvaguardare il territorio anche salvando il pascolo del Barech dalla cementificazione e la zona circostante dall’aumentato transito dei TIR che sarà legato alla crescita della produzione, come si capisce dai previsti ampliamenti delle strade circostanti. In generale la nostra prospettiva è quella di impegnarci perché il Comune di Ballabio, dopo il fallimento dell’amministrazione dimissionaria favorevole all’industrializzazione del Barech sia finalmente guidato da amministratori che intendono rispettare e valorizzare il territorio con la sua realtà di comune montano e la sua vocazione turistica, che non può essere ancor più stravolta. Lo scopo sarà quello di far si che prima di tutto venga il bene di tutti i ballabiesi”.