VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Mercoledì, 18 Gennaio 2023 14:34

ELEZIONI REGIONALI 2023: SI SGOMBRI IL CAMPO DAI MESTIERANTI DELLA POLITICA

Un'altra tornata elettorale si avvicina e una messe di candidati si appresta a far veder la faccia, spesso anche solo per spirito di servizio viste le scarse o nulle possibilità di essere eletti. Nei giorni scorsi ho letto da qualche parte che per almeno decenza dovrebbe fermarsi un giro e sedersi in panchina sulle rive del lago chi ha cambiato casacca e partito durante il mandato conferitogli dal popolo sovrano e questo per rispetto dei suoi elettori che si sono fidati di plateali promesse di coerente fedeltà, condite dai modini gentili di chi mente sapendo di mentire, perché vecchio del mestiere. Sarà per un'altra volta.
Per i più scafati sembra sia il Potere, anche quello spicciolo, ad ispirare ogni loro studiata mossa. Che ben triste spettacolo. Al rispetto degli elettori, infatti, rinunciano con una certa e collaudata nonchalance: del resto come si dice nell'ambiente fare politica, così, é sempre meglio che andare a lavorare, che lavorare stanca. Se i mestieranti della politica ad ogni latitudine avessero dedicato cotanto ingegno e arguzia alle proprie attività lavorative, nella loro professione avrebbero certamente fatto faville facendo elegantemente a meno anche della pingue indennità di carica garantita e pagata dai soldi dei contribuenti. Sarà per un'altra volta.
I cambia-casacca-di-professione, per sfangarla, una volta ancora, a questo punto confidano soprattutto nel consolidato assenteismo, affidando invece le proprie aspirazioni a quella frangia residuale di elettori più facilmente controllabile che, per amore vero o per altri e non meglio precisati "sentimenti", li segue ad ogni salto della quaglia ma questa volta il quadro delle candidature al vertice regionale si presenta più variegato e pure un po' logora e demotivata é la truppa. Sta di fatto che non é scontata per nessuno la conquista di un seggio e la riconferma non si presenta come una semplice formalità da sbrigare fra pochi intimi. Nel periodo, oltre al già palpabile nervosismo, pare vada per la maggiore il vezzo di far orecchio da mercante facendo spallucce agli elettori che puntano il dito su certi disdicevoli comportamenti ma la schiera dei delusi si sta infoltendo a tal punto che i diretti interessati, sottobanco, sono in cerca di consensi aggiuntivi anche nelle formazioni politiche dove hanno militato nel passato, che qualcuno ci casca sempre. O gli conviene. Operazione quest'ultima che non poteva certo passar sotto silenzio nel borgo diventato città e la gente mormora, che di questi giochetti di bassa lega ne ha le tasche piene e se ne infischia alla grande delle personalissime paturnie di qualche temebondo candidato che ancora teme di restare a metà del guado.
Ricordo ai cittadini-elettori che far Politica nel senso nobile del termine non é un'occupazione qualsiasi tanto per arrivare alla pensione e pertanto é bene che nelle posizioni di maggiore responsabilità arrivino le persone giuste dotate della giusta moralità e coerenza e non i personaggi più inaffidabili che esistono sul mercato. Proprio per fare questa doverosa scrematura, lo dico ora che si stanno meglio conoscendo i candidati in corsa, bisogna andare tutti a votare per scegliere, almeno questa volta, le donne e gli uomini più adatti a rappresentarci tenendo presente che son meglio le facce nuove che di solito hanno più entusiasmo e voglia di fare, con l'augurio che trascinati dal cattivo esempio non imparino troppo presto i trucchi del mestiere e non si cimentino, anche loro, in "qualificate esperienze" nel settore del trasformismo fine a se stesso.
Leggi tutto...
Mercoledì, 18 Gennaio 2023 09:47

GLI EUROPEI VOGLIONO LA PACE!

L'Istituto sondaggistico SWG non esegue solo sondaggi politici ed elettorali (lasciamo perdere il povero PD che secondo SWG sarebbe sceso al 14% !) ma anche su altre tematiche di Attualità. Particolarmente interessante mi sembra questo che presentiamo: e cioè quanto i cittadini europei desiderino la Pace, anche se l'Ucraina dovesse cedere una parte del suo territorio ?
Le risposte variano da paese a paese , ma a differenza dei proclami militaristici della Von Der Leyen (a cui da buona ultima si è aggiunta la nostra Meloni) le adesioni sono piuttosto significative . In Austria il 64% dei cittadini è favorevole alla pace in Germania il 60% , in Grecia il 54%, in Italia e Spagna il 50%.

 

Seguono Francia con il 43%, e ultima la Polonia antirussa con il 28% .

Dati a mio parere molto rappresentativi, che dovrebbero far pensare ai nostri rappresentanti politici, anche a livello europeo, di sforzarsi per trovare soluzioni diplomatiche alla guerra piuttosto che inviare armi all'Ucraina in modo acritico e senza alcuna prospettiva.

Intendiamoci: è bene che l'Ucraina abbia resistito all'invasione russa e riesca a fronteggiare gli attacchi di Putin. E' però anche chiaro che a questo punto, dopo quasi un anno di una guerra che nessuno potrà davvero vincere, le armi dovrebbero lasciare il posto a una strategia di mediazione.
Altrimenti Zelenskj avrà le stesse responsabilità di Putin in un macello quotidiano che ogni giorno stritola migliaia di vite non solo di soldati Russi e Ucraini (si pensa che i soldati caduti dal 24 febbraio 2022 siano circa 100.000 per parte) ma anche di civili e di bambini.

Una soluzione che comporti sacrifici territoriali da entrambe le parti, uscendo da una logica medievale per la quale il possesso di qualche chilometro quadrato in più vale la vita di centinaia di migliaia di persone, è inevitabile, ricordando che siamo sull'orlo di un burrone nucleare che può portare tutto l'Occidente al disastro atomico.

Significativa l'ultima sparata di Zelenskj , che adesso vuole rovinarci anche il Festival di Sanremo: "Se l'Europa vuole evitare la Terza Guerra Mondiale - ha detto ieri nel suo solito appello quotidiano, e ribadendolo in particolare per l'Italia nella sua intervista a Bruno Vespa - deve continuare la Guerra con noi", e quindi creare tutti i presupposti per lo scoppio definitivo della Terza Guerra Mondiale. Aveva già tentato di coinvolgere direttamente la NATO quando dei resti di un missile russo sono caduti in Polonia.
Oltre a un'Ucraina ormai distrutta vorrebbe forse vedere anche un'Europa distrutta ?

Sinceramente non mi sembra una grande idea : adesso sarebbe l'ora dei veri Politici, non dei Comici prestati alla Politica !

Enrico Baroncelli
www.politicamente.eu

in allegato il Report completo SWG

Leggi tutto...
Martedì, 17 Gennaio 2023 17:13

MATILDE PETRACCA NUOVO SEGRETARIO GENERALE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE LECCO

E’ la dottoressa Matilde Petracca il nuovo Segretario Generale di Confartigianato Imprese Lecco. La nomina ufficiale, su proposta del presidente Daniele Riva, è avvenuta in seguito a votazione all’unanimità del Consiglio Direttivo di Confartigianato.

Matilde Petracca è la prima donna a ricoprire il ruolo di Segretario Generale in Confartigianato Imprese Lecco e nel panorama delle Associazioni datoriali della nostra provincia. Nel sistema Confartigianato, condivide questo primato con la collega di Mantova, mentre a livello nazionale su 103 confederazioni, le donne che ricoprono questa carica sono in tutto 16.

Oggi, la proclamazione ufficiale in occasione della Consulta Regionale dei Segretari di Confartigianato Lombardia tenutasi eccezionalmente nella sede di Lecco. All’appuntamento statutario a cui prendono parte tutti i segretari lombardi coordinati dal Segretario Regionale, Carlo Piccinato, Petracca ha raccolto ufficialmente il testimone da Vittorio Tonini, ora Segretario Generale Aggiunto che resterà a fianco della neoeletta Petracca per i prossimi mesi per poi andare in pensione.

“E’ motivo d’orgoglio per me poter guidare l’Associazione a cui appartengo da oltre 20 anni e in cui ho svolto tutta la mia carriera – commenta Petracca – Sono entrata in Confartigianato Imprese Lecco come tirocinante e ho ricoperto via via diversi incarichi, in primis quello di responsabile dell’Ufficio Formazione che ho contribuito a creare da zero, fino all’ingresso nel 2017 nel Comitato di Direzione e alla nomina lo scorso anno di vicesegretario generale. Sono particolarmente soddisfatta di aver avuto un consenso unanime da parte del Consiglio Direttivo, risultato che leggo come fiducia costruita in questi anni con gli imprenditori delle categorie e delle zone che Confartigianato ha l’onore di rappresentare. Vorrei che il mio percorso di donna, madre e fuorisede potesse portare un messaggio positivo soprattutto alle giovani generazioni: determinazione, costanza e voglia di arrivare sono le parole chiave che permettono davvero di affermarsi, a prescindere dal fatto di essere uomo o donna, in tutti i contesti lavorativi. Nel mio nuovo ruolo, che svolgerò in continuità con quanto svolto dal segretario Tonini e in accordo con la presidenza, voglio concentrarmi in particolare sul ruolo focale rivestito dalle categorie e dal territorio, rinvigorendo i rapporti con gli enti locali e le pubbliche amministrazioni in primis. Internamente, intendo portare avanti azioni volte a un miglioramento del benessere organizzativo e lavorare in sinergia con il Direttore operativo dei Servizi, dott. Michele Ticozzi per far sì che ogni nostro collaboratore si senta parte essenziale di un meccanismo lavorativo complesso, ma che può portare a performance positive per la struttura e per i nostri associati”.

Leggi tutto...
Martedì, 17 Gennaio 2023 13:40

L'ABBRACCIO DI INTROBIO AL SUO SANTO PATRONO

Chiesa piena, atmosfera delle grandi feste, partecipazione corale e un'omelia molto toccante nella sua semplicità: ecco gli "ingredienti" che oggi hanno contraddistinto i festeggiamenti introbiesi dedicati a Sant'Antonio.

Tutto nel solco della tradizione, insomma, compresi i fiocchi di neve che hanno accolto i fedeli all'uscita e i tanti che aspettavano fuori con i loro animali pronti per la benedizione.

In un mondo dove la normalità sembra ormai un'eccezione, il Mercante di Neve ha riportato il tempo dalla sua parte accompagnato dalle campane che suonavano a distesa per suggellare una fede mai smessa e sempre viva.

E nel ricordo di chi scrive sono affiorate le immagini del deserto dove il Santo trascorse in solitudine e meditazione gran parte della sua vita; un luogo lontano da tutti i traffici in mezzo a un deserto silenzioso e dai contorni aspri. Lì, su una montagna, Antonio trovò quel pertugio che divenne il suo rifugio dove cercò e alla fine trovò il Signore (come Don Marco ha voluto sottolineare più volte nella sua bella predica).

Ingresso2piccolo

L'ingresso del Monastero di S. Antonio, costruito sulla tomba di S. Antonio Abate

ingresso3piccolo

Il posto di blocco alla porta principale del Monastero

Per arrivarci oggi bisogna salire con delle lunghe scale in ferro (la grotta è posta a 680 metri sul livello del Mar Rosso e dista due chilometri dal monastero), altrimenti sarebbe stato necessario arrampicarsi, nè più nè meno come su una delle nostre pareti rocciose.

crocepiccolo

Una croce tra il Monastero e la grotta dove S. Antonio visse per lunghi anni

Oggi sotto quell'anfratto angusto c'è un bel monastero gestito dai Copti (il primo monastero cristiano in assoluto) che fa vivere quella parte di deserto attirando migliaia di visitatori, il tutto contornato da alte mura che lo fanno sembrare una fortezza e vigilato strettamente dall'esercito a salvaguardia di eventuali possibili attacchi terroristici.

tombapiccolo

La tomba di S. Antonio custodita all'interno del Monastero

Introbio chiesa1

Un momento della celebrazione

Introbio benedizione s. antonio

Benedizione davanti all'immagine di S. Antonio

Introbio benedizione animali

La festosa benedizione degli animali

 

 

 

Leggi tutto...
Martedì, 17 Gennaio 2023 08:06

Sant’Antonio Abate, gli allevatori lariani tutelano le razze a rischio estinzione

Capra di Livo, Verzaschese e Pecora Brianzola tra le razze lombarde che rischiano di scomparire. “Quotidiano il lavoro di tutela e presidio del territorio che è importante valorizzare”

COMO-LECCO – Ci sono anche la Capra di Livo, la Verzaschese e la Pecora Brianzola, tra le razze lombarde da tutelare perchè a rischio estinzione. Autentiche eccellenze rare della zootecnia lombarda, il cui futuro“è affidato al lavoro e all’impegno quotidiano degli allevatori che operano sulle montagne lariane e del settentrione lombardo” come rimarca Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, alla vigilia della giornata di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali che si celebra domani (17 gennaio).

“Una tradizione popolare e secolare che vede anche nelle due province del territorio lariano parrocchie di campagna e città prese d’assalto per la benedizione della variegata moltitudine di esemplari presenti sul territorio”.

Gli animali custoditi negli allevamenti italiani – sottolinea la Coldiretti lariana – rappresentano un tesoro unico al mondo che va tutelato e protetto, anche perché a rischio non c’è solo la biodiversità delle preziose razze italiane, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e compattamento dei suoli svolto dagli animali.

In Lombardia – chiarisce la Coldiretti – sono diverse le razze minacciate di estinzione: un patrimonio composto da veri e propri tesori della natura e della storia come la Varzese, unica razza bovina autoctona della regione diffusasi probabilmente dopo l’arrivo dei Longobardi, e la capra Verzaschese dal caratteristico mantello nero. Tra i bovini a rischio ci sono poi la Cabannina, dalla particolare riga color crema sul dorso, la Bianca di Val Padana, la Rendena razza longeva per eccellenza, la Bruna Linea Carne discendente da animali diffusi in Svizzera, Austria e Baviera, e la Grigio Alpina che può arrivare a pesare fino 650 chili.

A queste si aggiungono le pecore: da quella di Corteno diffusa nella Comunità Montana di Valle Camonica, alla Ciuta che per un periodo si è creduta estinta, fino alla pecora Brianzola. Tra le capre a rischio scomparsa in Lombardia ci sono la Orobica dalle corna imponenti, la capra Frontalasca che prende il nome dal paese dell’alta Valtellina di cui è originaria, la Bionda dell’Adamello e la capra di Livo presente ancora nella vicina provincia di Como.

“Gli animali custoditi negli allevamenti lariani – conclude Trezzi – vanno tutelati e protetti anche perché a rischio non c’è solo la biodiversità, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali. Quando una stalla chiude, infatti, si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate a preservare il territorio”.

Leggi tutto...
Martedì, 17 Gennaio 2023 08:00

I GRAPPOLI D'ORO DI VALINOR

Il suo tronco non possiede le spire ritorte e serpeggianti del glicine che spesso si arrampicano lungo i muri delle nostre case, ma le infiorescenze a grappolo sono molto simili. Anche se i fiori riprodotti nella foto non sono violetti ma di un bel giallo cromo. L’immagine è stata scattata nel giugno dell’anno scorso lungo la strada che conduce alla Bocca di Biandino. Il Maggiociondolo (è di questo che stiamo parlando) è chiamato dai botanici “Laburnum anagyroides” anche col significato di “maleolente, fetido” a causa dell’odore nauseante prodotto dallo strofinamento di fiori e foglie. L’epiteto generico “Laburnum”, (citato da Plinio il Vecchio nella “Naturalis historia”; XIII, 47, 130-134), è di origine latina ma di etimo incerto.

Secondo alcuni “Laburnum”, deriverebbe dal latino “alburnum” (da “albus”, perché il legno del Maggiociondolo è quasi bianco. L’appellativo specifico “anagyroides” ha radice greca e fa riferimento al Carrubbazzo, una pianta leguminosa diffusa in ambiente mediterraneo, molto simile al Maggiociondolo per il colore dei fiori e l’aspetto delle foglie, citata da Dioscoride Pedanio (I secolo). Api e altri insetti sono ghiotti del polline prodotto dal Maggiociondolo mentre per gli esseri umani fiori, semi e foglie di questa essenza vegetale costituiscono un grave pericolo a causa dell’elevato contenuto di alcaloidi tossici come la Citisina. Anche se quest’ultima viene usata in fitoterapia per produrre una soluzione con proprietà dissuasive contro il fumo.

Ma se volete smettere di fumare non fatevi una spremuta di Maggiociondolo e rivolgetevi al medico: il rimedio potrebbe risultare molto peggiore del male. Persino il latte dei bovini che si sono cibati di fiori e foglie di Laburnum, diventa tossico e non può essere utilizzato a scopi alimentari. Il legno di questa pianta è molto duro e resistente alle intemperie. Viene quindi spesso impiegato nella produzione di manici per attrezzi da lavoro, nella costruzione di palizzate, steccati, strumenti musicali e sculture. Il Maggiociondolo occupa un posto d’onore nella narrativa del secolo scorso. Infatti è presente anche in un’opera di J.R.R. Tolkien. L’autore de “Il Signore degli anelli” si è ispirato proprio al Maggiociondolo quando, nel “Silmarillion”, ha descritto l’albero d’oro “Laurelin” che a Valinor, accanto a “Telperion” la pianta d’argento, illuminava il regno dei Valar.

Leggi tutto...
Lunedì, 16 Gennaio 2023 10:46

LORENZO RIVA (TERZO POLO): "RIPORTARE LA SALUTE AL CENTRO DELLA POLITICA PER DARE VALORE ALLE PERSONE"

“Dire che la salute è un bene e un diritto per tutte le persone può sembrare un’affermazione scontata.

Eppure, oggi, alla prova dei fatti, anche in Lombardia non è più così.

La politica di forte razionalizzazione delle strutture sanitarie attuata soprattutto nell’ultimo decennio da chi ha governato la nostra Regione si è tradotta nella chiusura di decine di strutture sanitarie periferiche e in un indebolimento generalizzato della sanità pubblica. 

La pandemia ha messo a nudo tutte le falle di questo sistema sanitario che si è rivelato impreparato ed inadeguato a dare risposte concrete.

Dato atto che la sanità privata ha un indubbio valore, è tuttavia importante che quella pubblica sappia garantire livelli di assistenza generale adeguati: solo una corretta integrazione tra queste due realtà può andare nella direzione di una efficienza complessiva del sistema. 

Un modello equilibrato va costruito per rispondere ai bisogni crescenti ed in evoluzione verso una popolazione che invecchia sempre più velocemente.

In questo modello il servizio collettivo deve tornare a svolgere un ruolo che ha progressivamente perso.

Per recuperare terreno occorrerà una programmazione di lungo termine, sfruttando anche le risorse derivanti dal PNRR e probabilmente ulteriori risorse, a cominciare dall’attivazione del MES che il Governo Meloni sembra invece rifiutare, mettendo finalmente al centro le persone.

Farlo in modo concreto: non è più possibile pensare che un cittadino debba aspettare mesi per avere un appuntamento per un esame quando una patologia grave lo richiede, né che la prevenzione sia trascurata. Occorre un cambio di passo.

La riorganizzazione deve tornare a considerare ambito socio-sanitario e ambito socio-assistenziale come un tutt’uno, che necessita di entrambe le tipologie di servizi.

Ciò favorendo ed incentivando i percorsi di dimissioni protette dagli ospedali, oggi difficili da ottenere per le famiglie, lasciate spesso da sole ad affrontare l'emergenza, in molti casi con costi ingenti da sostenere in proprio; favorendo percorsi sanitari ed assistenziali a domicilio, che riducano al minimo i percorsi di ospedalizzazione e di ricovero temporaneo o permanente in strutture protette o case di riposo.

In questo senso le case di comunità dovranno diventare un punto di riferimento territoriale capace di dare soddisfazione a tali bisogni.

Oggi, l’apertura di queste strutture e la loro attivazione reale segnano il passo.

Alla base vi è quello che molti sindaci, anche in questi giorni, stanno evidenziando, cioè la carenza di medici ed infermieri, ma anche di assistenti sociali, educatori ed altri operatori assistenziali.

Forse perché quelli che durante la pandemia abbiamo chiamato “angeli” per lo straordinario lavoro che hanno fatto, finita l’emergenza sono stati lasciati soli, con stipendi non adeguati al servizio indispensabile che svolgono. Perché, in questi anni, la Regione non ha investito a sufficienza per orientare verso queste professioni i giovani.

É da qui che dobbiamo ricominciare, dalla costruzione di una sanità diffusa sul territorio, a partire dai presìdi che abbiamo e che devono esser messi in grado di operare con i livelli di eccellenza che meritiamo. Potenziare queste strutture, penso innanzitutto all’Ospedale di Merate è un impegno che, chi come noi ha a cuore realmente questo territorio e la salute dei cittadini che vi abitano, intende assumersi”. 

Leggi tutto...
Lunedì, 16 Gennaio 2023 09:53

FESTA GRANDE A CRANDOLA PER S. ANTONIO

Grande successo a Crandola per la festa patronale di S. Antonio, una tradizione che si conferma essere sempre viva e custodita nel tempo nel piccolo paese della Valle. 

Si è fatto festa e si è ricordato con fervore il Patrono; sono stati benedetti gli animali, si è ballato e gustato gli squisiti scapinasc preparati con sapienza dalle ragazze (l'età conta poco!) del posto.

Una festa di popolo "vera", insomma, riscaldata come sempre da un grande falò propiziatorio.

Complimenti alla Pro Loco e a tutti i volontari che si sono prestati con la loro passione e l'attaccamento al proprio paese.

crandola3

crandola1

crandola2

322404646 625195056040794 6345363448012077412 n

scapinasc

324920004 722883529454346 972931782685151627 n

Leggi tutto...
Domenica, 15 Gennaio 2023 14:17

A INTROBIO LUNEDI 23/01 I CANDIDATI REGIONALI PD

I candidati lecchesi del PD, che sostengono Piefrancesco Majorino come candidato Presidente della Regione Lombardia nelle elezioni del 13 Febbraio, saranno a Introbio Lunedi 23 Gennaio

Alle ore 21 presso la sala consigliare di Villa Migliavacca, saranno presentate le candidature di

Pietro Redaelli (Abbadia) consigliere comunale e segretario Giovani Democratici
Gian Mario Fragomeli (Cassago) già parlamentare ed ex sindaco
Flavia Fiandaca (Verderio) assessore comunale
Simona Piazza (Lecco) assessore e vicesindaco

Leggi tutto...
Domenica, 15 Gennaio 2023 10:51

REGIONALI: ECCO TUTTI I CANDIDATI DELLA NOSTRA PROVINCIA. VALSASSINESI ZERO.

Tra un mese come oggi sapremo chi avrà l'onere di guidare la nostra Regione (che, non dimentichiamolo, ha il 6° PIL d'Europa). La campagna elettorale è già partita da un pezzo anche sull'onda delle politiche di settembre, della formazione del nuovo governo e delle prime scelte che quest'ultimo ha adottato in un paio di mesi di attività.

Quattro sono i contendenti alla presidenza: il governatore uscente di centrodestra Attilio FontanaLetizia Moratti, sua ex vice presidente ora in lizza per il Terzo Polo, Pierfrancesco Majorino che rappresenta la coalizione tra PD e 5 Stelle, e Mara Ghidorzi, candidata della sinistra più radicale da Unione Popolare

Il quadro dei candidati che si sfideranno per i tre seggi assegnati alla nostra provincia è diventato ufficiale da ieri, giorno di chiusura delle liste.
Come già assodato e ampiamente atteso, nessun "politico" o amministratore della Valsassina è stato ritenuto in grado di concorrere: troppo pochi i voti che si possono pescare nel nostro bacino per cui i partiti scelgono candidati della città e della popolosa Brianza con qualche escursione, come si può vedere, sul Lago ad Abbadia e Mandello. Presente un candidato di Ballabio, ma Ballabio, come noto, non fa parte amministrativamente della Valle.
 
L'unico vero rappresentante della nostra Comunità Montana, quindi, è Nando De Giambattista, già sindaco di Perledo ed ex apprezzato presidente dell'Ambito Distrettuale di Bellano, che si presenta con Forza Italia in una lista che, stando alle voci di corridoio, sarebbe stata composta pensando di non dar troppo fastidio al "Prescelto" neo leghista Piazza cui Fratelli d'Italia, invece, non ha fatto sconti piazzando tra i candidati due "big" come Mastroberardino e Zamperini.
Anche il leghista (questa volta di lungo corso e militanza) Flavio Nogara viene etichettato di Bellano (ed è assolutamente così) ma, di fatto, è a Valmadrera che vive e proprio a Valmadrera siede nel consiglio comunale.
 
Ma veniamo ai candidati del PD che sono:
  • Pietro Redaelli (Abbadia) consigliere comunale e segretario Giovani Democratici
  • Gian Mario Fragomeli  (Cassago) già parlamentare ed ex sindaco
  • Flavia Fiandaca (Verderio) assessore comunale
  • Simona Piazza  (Lecco) assessore e vicesindaco

Alleanza Verdi-Sinistra Italiana si schiera con:

  • Enrica Bartesaghi (Mandello) co-fondatrice del comitato Verità e Giustizia per Genova
  • Francesco Falsetto (Verderio) assessore, soccorritore 118
  • Milva Caglio (Osnago) ex sindacalista Cisl ed ex consigliere comunale
  • Luca Volpe (Ballabio) consigliere comunale

Poi c'è la lista Patto Civico per Majorino con un'unica candidata:

  • Monica Coti Zelati (Lecco), insegnante e già consigliere comunale, rappresentante di Ambientalmente

Questi i nomi del M5S (coalizzato con il PD):

  • Giovanni Galimberti (Molteno) ex consigliere comunale, membro Qui Lecco Libera
  • Corinne Cereda 
  • Elena Calogero (Merate) ex consigliere comunale, fondatrice meetup Merate
  • Christian Perego (Casatenovo) consigliere comunale

Ed ecco l'elenco dei leghisti:

  • Mauro Piazza (Lecco) consigliere regionale uscente
  • Cinzia Bettega (Lecco) capogruppo consigliere comunale
  • Flavio Nogara (Bellano) ex coordinatore provinciale, già dirigente RFI
  • Maria Clara Bassani (Valgreghentino) consigliere comunale

Questi i nomi proposti da Forza Italia:

  • Adriana Maria Rossi (Airuno) vicesindaco
  • Caterina Loprete (Bosisio) assessore, nel comitato provinciale di Forza Italia
  • Carlo Giovanni Pelucchi (Lecco) vicecoordinatore provinciale di Forza Italia
  • Fernando De Giambattista (Perledo) già sindaco

E questi quelli di Fratelli d’Italia:

  • Fabio Pio Mastroberardino (Calolzio) consigliere provinciale, già coordinatore FDI
  • Donatella Scaravilli (Valmadrera) commercialista
  • Giulia Turato (Lecco) avvocato
  • Giacomo Zamperini (Lecco) consigliere comunale, dirigente regionale FDI

 

Ma ci sono anche quelli di Noi Moderati, il partito del meratese Maurizio Lupi:

  • Giuseppe Procopio (Merate) assessore e vicesindaco
  • Elisabetta Timpano Cattaneo
  • Andrea Calcina
  • Eleonora Citterio

 

Poi c'è la lista civica del presidente uscente con:

  • Loredana Colella
  • Fiorenzo Massimo Corti
  • Tatiana Lyashova
  • Martin Prudente

I candidati del Terzo Polo di Azione e Italia Viva sono:

  • Lorenzo Riva (Lecco) ex presidente provinciale di Confindustria
  • Eleonora Lavelli (Imbersago) consigliere comunale
  • Franco Limonta (Galbiate) assessore comunale
  • Daniela Rusconi (Oggiono) consigliere comunale

 

E a sostegno di Letizia Moratti è stata presentata anche una lista civica. Ne fanno parte:

  • Miriam Lombardi (Pescate) vicesindaco
  • Riccardo Fasoli (Mandello) sindaco
  • Emilia Mandelli (Brivio) operatrice turistica
  • Paolo Mauri (Merate) ex consigliere comunale e consigliere Parco Adda Nord

Infine ecco i candidati di Unione Popolare:

  • Ismaele Boscolo (Valmadrera ) studente universitario
  • Valentina Marcucci (Lecco) avvocato
  • Claudia Minniti (Carenno) amministrativa scolastica
  • Marco Piras (Galbiate ) tecnico
Leggi tutto...
Pagina 267 di 694