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Mercoledì, 22 Marzo 2023 09:02

MENTRE CONTINUA LA SICCITA', OGGI E' LA GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA

Oggi, 22 marzo, è la Giornata Mondiale dell'Acqua, bene preziosissimo che sembrava dalle nostre parti essere infinito e che invece, complice un disegno meteorologico difficile da comprendere e da spiegare, abbiamo capito che così non è. 

La Pioverna è lì a ricordarcelo tutte le sante volte che le passiamo vicino e poco conta quello scrosciare leggero e silenzioso che rinasce a Prato San Pietro: il nostro torrente è una pietraia che anche il lavoro dell'uomo ha contribuito a creare allargandola in certi tratti a dismisura.

Manca l'acqua? Ancora no, ma presto, anzi prestissimo, se non pioverà saranno guai grossi e già alcuni comuni stanno pensando a come organizzarsi. Già, perchè adesso le seconde case sono vuote, ma a Pasqua quando si riempiranno gli acquedotti saranno in grado di soddisfare i bisogni di tutti?

La risposta sembra essere un "sì" convinto, vuoi per la poca neve che in alto si sta sciogliendo vuoi perchè l'acqua da qualche parte continua a sgorgare. Ma poi? Quest'estate?

Cerchiamo quindi di risparmiare questo preziosissimo bene e rendiamoci conto che non è infinito, anche in questo modo si salvaguarda l'ambiente, non solo con i proclami o leggi che puzzano di ideologia sin dalla prima parola.

Sono i comportamenti che fanno la differenza, tutto il resto è contorno.

Di seguito il decalogo da seguire, dieci regole facili facili da ricordarsi anche in casa.

  • mantenere sempre efficiente l’impianto idrico, verificando l’eventuale presenza di perdite occulte. Infatti un rubinetto che gocciola può far sprecare fino a 5 litri di acqua al giorno;
  • chiudere il rubinetto quando l’acqua non viene usata, ad esempio per lavarsi i denti;
  • riutilizzare l’acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per annaffiare (se non è salata);
  • utilizzare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico, preferendo temperature non elevate. Installando pannelli solari si potrebbe scaldare l’acqua necessaria all’utilizzo degli elettrodomestici;
  • prediligere rubinetti con sensori o con rompigetto areato che bloccano il flusso dell’acqua, mantenendoli sempre efficienti;
  • installare sciacquoni a doppio tasto: consentono di ‘salvare’ anche 100 litri d’acqua al giorno;
  • scegliere la doccia anziché la vasca da bagno: un gesto semplice che può far risparmiare fino a 1.200 litri all’anno;
  • chiudere l’impianto centrale in caso di lunghi periodi di inutilizzo, ad esempio se si parte per le vacanze;
  • utilizzare sistemi temporizzati per l’irrigazione;
  • usare pavimentazioni drenanti nelle superfici esterne, per molteplici ragioni: ad esempio favorire la ricarica delle falde.
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Martedì, 21 Marzo 2023 17:12

A PROPOSITO DEL TETTO DEL MUSEO LA FORNACE

Alla fornace dei Mantovani non é ancora scongiurato il rischio di avere un tetto metà coppi-metà lamiere, paragonabile a ”na scarpa e na zocola”: una pessima accoppiata fra antico e moderno.
Una mezza dozzina di anni fa, occupandomi dell'argomento avevo scritto della preoccupazione estetica e culturale che in Valle riguardava la querelle nata in merito alla copertura dell'edificio della ex fornace e anche del suo ampliamento. Essendoci passato davanti in quei giorni avevo detto subito che quelle lugubri e nere lamiere non mi piacevano affatto: erano proprio brutte da vedere perché dequalificavano e, a mio parere, ancora oggi offendono lo storico edificio di archeologia industriale. Il senso estetico e la cosiddetta “ tipologia locale” sono infatti un’altra roba: le lamiere vanno bene per la copertura dei pollai, non certo per il tetto di quel pregevole fabbricato. “Checiazzecca!!” avrebbe detto con voce tonante un segretario comunale che ha frequentato anche la Valsassina prima di diventare un famoso magistrato milanese e poi ministro della Repubblica. Più di qualcuno, ancora oggi dice con ironia tutta montanara, che mantenere la doppia soluzione coppi-lamiere, è infatti paragonabile a ”na scarpa e na zocola” e per apprezzare l'assunto non serve certamente la traduzione dall'idioma natio.
Durante i miei anni in Comunità Montana, ricordo di essermi occupato del futuro di questo edificio nel contesto del Piano di recupero dell’area ex Fornace e della nuova sede dell’Ente comunitario ma non ricordo affatto si prospettasse una soluzione così invasiva e non condivisibile. Il recupero dell’area pubblica prevedeva una serie di interventi di nuova edificazione destinati alla gestione e alla promozione del territorio ma nel rispetto del buonsenso oltre che della storia di un immobile simbolo sul territorio della Valle che, dunque, dovrà essere salvaguardato. La trasformazione avvenuta ritengo, invece, vada in tutt’altra direzione.
Evidentemente non sono stato l'unico a pensarla così se proprio in questi giorni si sta dando attuazione a una direttiva giunta dalla Soprintendenza per i beni archeologici, Belle arti e paesaggio che ha imposto alla Comunità montana della Valsassina di riposizionare i coppi in cotto in sostituzione delle inadatte "tegole portoghesi", provvisoriamente messe a dimora nel 2011 ma che se non fosse intervenuta l'Autorità costituita, come é costume e anche mal-costume in Italia, molto probabilmente sarebbero rimaste lì per l'eternità ma fortunatamente si sta finalmente ponendo un definitivo rimedio alla ultradecennale mancanza. Una domanda a questo punto sorge spontanea: ma bisognava per davvero scomodare la Soprintendenza? Non si poteva tutelare, spontaneamente, questo edificio di pregio così importante per la Valsassina e in bella vista proprio di fianco alla frequentatissima strada provinciale e a due passi della sede della nostra CM?
Da ultimo ma non per ultimo. Credo che la soluzione ideale anche per quanto riguarda il tetto della nuova costruzione che ospita quel museo sempre chiuso sia l’utilizzo dei coppi in cotto: uniformandosi alla originaria copertura dello storico fabbricato principale, la cosa, verrà apprezzata da tutti coloro che hanno mantenuto il buongusto e un senso estetico degno di questo nome. Continuare a far coesistere quelle tristi e "traslucide" lamiere con i tradizionali coppi alla fornace dei Mantovani consentirà di gustarsi ancora e del tutto gratuitamente le facili ironie di chi proprio non apprezza l'innaturale accostamento di "na scarpa e na zocola".
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Martedì, 21 Marzo 2023 14:16

LE PICCOLE MELE DEL GIAPPONE

Alcuni lo chiamano “Fior di pesco”. Altri, più frequentemente, “Cotogno del Giappone”. Nei Paesi scandinavi il frutto è conosciuto come “Limone nordico” a causa del sapore asprigno e allappante della polpa cruda. Il nome scientifico è "Chaenomeles japonica” e, come si intuisce, la specie è originaria del Giappone. L’appellativo generico è un nome composto di provenienza greca: “kainein” (χαίνειν) significa “spaccare” o anche “spezzare” poiché si credeva che il frutto, giunto a maturazione, potesse in qualche modo esplodere frammentandosi in più parti; il termine desinenziale “meles” proviene da “melea” (μηλέα), melo in greco antico. Il termine comune “Cotogno” proviene dal latino cotoneus in riferimento alla città cretese di Cydonia (Oidone) dalla quale anticamente provenivano le coltivazioni del melo cotogno vero e proprio (Cydonia oblonga) che produce frutti più grossi ma dalle caratteristiche simili.

I frutti del “Chaenomeles” sono simili a piccole mele giallastre molto profumate. Al punto che vengono a volte utilizzati negli armadi come odorizzanti per biancheria e vestiti. In questo periodo però, il Cotogno giapponese, irto di spine acuminate, si segnala soprattutto per la fitta fioritura di un rosso rubino molto intenso e fa bella mostra di sé in molti parchi e giardini. I frutti contengono numerosi principi attivi fra i quali un’elevata presenza di vitamina C, potassio, ferro, magnesio e sostanze antiossidanti. La polpa del “Limone nordico” può essere impiegata nella produzione di una confettura proprio come accade per il “fratello maggiore” prodotto dal melo cotogno vero e proprio. L’alto contenuto di pectina consente l’utilizzo del “fior di pesco” in pasticceria come addensante per gelatine. Ma fate attenzione, i semi sono tossici: e volete cimentarvi nella produzione di confetture a base di Cotogno giapponese, eliminateli con grande cura.

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Martedì, 21 Marzo 2023 09:32

IL 31 MARZO SCADE IL BANDO PER L'ASSEGNAZIONE DELLA LOTTERIA DELLA SAGRA

In previsione della Sagra delle Sagre edizione 2023, si avvisa che sarà possibile presentare le candidature per gestire la lotteria della Sagra delle Sagre, trasmettendo la relativa richiesta – da parte di Enti ed Associazioni in possesso dei requisiti – all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Scadenza: Venerdì 31 marzo 2023.

Si informa inoltre che i richiedenti, contestualmente alla domanda, dovranno allegare una breve presentazione dell’Ente/Associazione/Società ed indicare la finalità della raccolta.

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Martedì, 21 Marzo 2023 08:38

SS36: STANOTTE E DOMANI NOTTE CHIUDE LA MONTE PIAZZO

Sulla strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga”, nelle notti di martedì 21 e mercoledì 22 marzo saranno eseguiti alcuni interventi di manutenzione all’interno della galleria “Monte Piazzo”, tra gli svincoli di Bellano (km 75,200) e Trivio di Fuentes (km 91,600). Le attività riguardano in particolare il controllo periodico degli impianti, la pulizia dei sistemi di smaltimento delle acque e la manutenzione del verde agli imbocchi.

Per consentire lo svolgimento degli interventi in sicurezza è necessaria la chiusura temporanea della statale. Al fine di contenere i disagi al traffico, la chiusura sarà effettuata esclusivamente in orario notturno, nella fascia oraria compresa tra le 22:00 e le5:00 del giorno successivo secondo le seguenti modalità:

  •     dalle 22:00 del 21 marzo alle 5:00 del giorno successivo: chiusura in direzione Sondrio con uscita obbligatoria allo svincolo di Bellano e rientro allo svincolo di Trivio di Fuentes;
  •     dalle 22:00 del 22 marzo alle 5:00 del giorno successivo: chiusura in direzione Lecco con uscita obbligatoria allo svincolo di Trivio di Fuentes e rientro allo svincolo di Bellano. 

Il traffico sarà deviato sulla strada provinciale 72.  

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Lunedì, 20 Marzo 2023 20:47

CONTRIBUTO DI 30.000 EURO DALLA REGIONE ALLA SAGRA DELLE SAGRE SUL BANDO "SOSTEGNO AL SISTEMA FIERISTICO LOMBARDO"

Prosegue l’azione della Regione a supporto delle fiere lombarde. L’assessorato regionale allo Sviluppo Economico ha infatti reso noto i beneficiari del bando ‘Sostegno del sistema fieristico lombardo 2023’. Grazie a questa misura saranno finanziate 22 manifestazioni fieristiche per un investimento pubblico complessivo pari a 1 milione di euro.

Finalità del bando

Supportare la promozione e l’animazione delle manifestazioni fieristiche del calendario lombardo per il 2023 e le fiere alla prima edizione in Lombardia, oltre allo sviluppo dell’internazionalizzazione e della digitalizzazione dei servizi offerti.

Guidesi: fiere strategiche in grado di creare indotto

“Con convinzione – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – continua il nostro impegno per la valorizzazione degli eventi fieristici, strategici per il tessuto produttivo lombardo grazie alla loro capacità di creare indotto”.

Fiere lombarde, i territori coinvolti

22 le iniziative finanziate che interessano i territori delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Varese.

In Provincia di Lecco ha ricevuto un contributo di 30.000 euro la Sagra delle Sagre che quest'anno si svolgerà dal 12 al 20 agosto.

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