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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Martedì, 31 Gennaio 2023 15:46

API LECCO SONDRIO: "E' EMERGENZA PER MANCANZA DI TECNICI SPECIALIZZATI"

Nonostante il buon momento che le aziende stanno vivendo in questo avvio di 2023 il vice-presidente di Api Lecco Sondrio, e responsabile per la Valchiavenna e Valtellina, Massimo Mortarotti lancia l’allarme: “La mancanza di tecnici specializzati è un problema che sta diventando ingestibile e non sappiamo cosa possa accadere tra 5 o 10 anni se non troviamo una soluzione”.
Massimo Mortarotti, fondatore e presidente della Dispotech srl di Gordona che occupa 70 persone e lavora nell’ambito medicale realizzando principalmente prodotti monouso destinati a dentisti e ospedali, denuncia il problema che affligge tutto il sistema imprenditoriale italiano e propone una soluzione a livello locale: “In Valchiavenna la mancanza di manodopera qualificata è un problema divenuto strutturale. Siamo arrivati a contenderci i dipendenti, qui a Gordona abbiamo fatto un patto di “non belligeranza” tra aziende per evitare queste situazioni spiacevoli. La questione centrale è che i ragazzi non si iscrivono più agli istituti tecnici. Dobbiamo far capire ai giovani che frequentando queste scuole possono avere un’ottima carriera davanti a loro rimanendo sul territorio con anche ottimi stipendi. Dobbiamo rilanciare la scuola tecnica di Chiavenna, modernizzandola, promuovendola nelle scuole medie e soprattutto facendola collaborare con le imprese per l’alternanza scuola-lavoro”.

Mortarotti parla, inoltre, del problema della fuga di lavoratori in Svizzera che sta aggravando la situazione: “Poter alzare gli stipendi e trattenere in Italia la manodopera è fondamentale, in questo senso abbiamo avuto di recente un incontro a Morbegno con il Ministro Giorgetti e l’assessore regionale Sertori, a breve verranno attuate iniziative importanti a riguardo. Trattenere i dipendenti oggi significa anche dargli servizi importanti per il loro benessere come ad esempio asili nido e mensa, ci stiamo battendo da anni per averli qui nella zona industriale di Gordona ma purtroppo senza grandi risultati”.

Infine il vice-presidente di Api Lecco Sondrio affronta la questione energetica: “Come Dispotech abbiamo limitato i danni negli ultimi tempi perché facciamo parte del Consorzio Adda Energia di Api Lecco Sondrio che ci ha permesso di usufruire di prezzi bloccati, ma credo sia venuto il momento anche per il nostro territorio di muoverci per sondare la possibilità di realizzare una Comunità energetica rinnovabile, gioverebbe a imprese e famiglie”.

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Martedì, 31 Gennaio 2023 15:42

LA LEZIONE DI DON BOSCO

Quando don Bosco iniziò a fare il prete, a Torino stavano arrivando migliaia di ragazzi poverissimi che, dalle campagne del Regno sabaudo, si spostavano in città per lavorare come operai o come manovali.
Arrivavano a frotte e spesso, prima di trovare un lavoro, vivevano di espedienti in una città che faceva di tutto per farli sentire stranieri.
Tanti non ce la facevano e alla fine morivano senza che nessuno li ricordasse. Altri ancora finivano in carcere dove don Bosco, grazie all'amicizia con don Cafasso, scoprì il grande degrado in cui erano costretti a vivere. Quelli che poi un lavoro lo trovavano, non riuscivano comunque a guadagnare i soldi per il cibo e un alloggio e si accorgevano che la miseria da cui erano fuggiti quando avevano lasciato le loro campagne se la ritrovavano appiccicata addosso anche in città.
L'avventura di don Bosco sotto la tettoia Pinardi di Valdocco cominciò proprio per questi giovani disperati e la Torino bene non vedeva certo di buon occhio questo prete che, al posto di curare le anime di quelli che potevano ricordarsi di averla un anima, si occupava di esseri che vivevano come bestioline in una città che le considerava delle bestie.
Sono passato poco meno di duecento anni e le cose, per molti giovani, qui in Italia, non vanno diversamente da come andavano per i ragazzi che don Bosco accolse nel suo oratorio.
Il mondo è più piccolo e ora, al posto di venire dal Cuneese, dall'Astigiano, dal Monferrato o dalle montagne di Alessandria, arrivano dall'Africa, dal Pakistan o dall'India. Cambiano le provenienze, i fossati culturali sono molto più impegnativi, ma il problema di trattare come esseri umani dei ragazzi che la maggior parte di noi cancella dai propri pensieri è ancora attualissimo.
E allora il ricordo di don Bosco dovrebbe suscitare in noi l'impegno per cercare di ripetere il grande miracolo che ha fatto lui cambiando la vita di migliaia di giovani che, altrimenti, si sarebbero perduti.
Dovrebbe suscitarlo nei nostri politici che si ricordano di essere cristiani solo quando vogliono raccogliere voti.
Dovrebbe suscitarlo nelle nostre parrocchie.
Dovrebbe suscitarlo nelle nostre coscienze.
«Don Bosco ritorna tra i giovani ora!!» cantano oggi i devoti e le devote del santo.
A me basta chiedere a Dio, attraverso l'intercessione di don Bosco, di regalarci altre persone come lui che, quando si sono trovate di fronte a un dramma simile a quello che vivevano i giovani migranti del XIX secolo e a quello che vivono tanti migranti di oggi, hanno avuto il coraggio, l'intelligenza e la fantasia di trovare una soluzione che riuscisse a salvarli.
«Don Bosco, fa che il tuo impegno ritorni nell'opera di tanti cristiani e di tante cristiane del nostro tempo e del nostro paese».
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Martedì, 31 Gennaio 2023 09:54

GLI ALPINI DI CORTENOVA IN TRASFERTA A VALAPERTA

Finalmente dopo le restrizioni per la pandemia domenica scorsa si è tornati a respirare aria di festa all'oratorio di Valaperta, nel comune di Casatenova, per ricordare degnamente di Don Bosco.

Dopo la S. Messa solenne celebrata in mattinata, nel pomeriggio si è disputata una partita di calcio sul campo sintetico con la presenza di tanti giovani e gli animatori dell'oratorio. Al termine vin brulè, tè e docli per tutti in attesa dell'accensione del falò.

Mentre ancora le fiamme salivano al cielo iniziava la distribuzione della polenta taragna sapientemente cucinata dal Gruppo Alpini di Cortenova, da anni "convocato" a Valaperta dagli organizzatori.

Si è rinnovata così una bella esperienza di amicizia e condivisione per la quale è stato già confermato l'appuntamento al prossimo anno.

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Martedì, 31 Gennaio 2023 07:30

UNA BIANCA LEGGENDA

Si mostrava con timido silenzio ai margini del bosco. In lontananza le nevi della Grigna riflettevano sui tetti fumanti di Pasturo e sul bosco, la luce di un sole ancora tiepidamente indeciso. E, intorno, lungo lo sterrato della “Spinera” molti altri capolini bianchi a tre petali si sforzavano di proclamare la fine, pur lontana, dell’inverno. È il primo bucaneve che incontro in questo strano gennaio avaro di neve. Lo chiamano, quelli che se ne intendono, “Galanthus nivalis.” L'appellativo generico composto "Galanthus" deriva dal greco γάλα (latte) con riferimento al colore bianco del fiore mentre il lemma "anthus" (dal greco ἄνθος, anthos) significa "fiore". Il termine specifico "nivalis" è latino e sta per "della neve" o "niveo."

Dunque "fiore della neve" a indicare che il Bucaneve spunta proprio dalla neve (quando ce n'è) e annuncia che il Sole ha iniziato da tempo a riprendere la sua scesa verso lo zenith. Alcuni lo chiamano "stella del mattino" poichè annuncia il "mattino" del nuovo anno ed è simbolo di speranza e purezza. Attorno al Bucaneve sono nate alcune leggende e si celebrano festività come la Candelora (2 febbraio) che ricorda la presentazione di Gesù al tempio. Anche cosiddetti pagani ricordano il Bucaneve in occasione di "Imbolc", antica festa celtica che cade il 1 febbraio, a mezzo fra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera, celebrata ancora oggi in versione cristiana nel giorno di S. Brigida, regina di Svezia vissuta nel Trecento.

Si narra che i primi Bucaneve siano spuntati ai piedi di Eva, come angelica consolazione, dopo la cacciata da Eden. Il Galantus gode anche di una citazione omerica. È presente infatti nell'Odissea come antidoto somministrato ad Ulisse contro il veleno di Circe.
Il Galanthus trova un suo spazio anche in medicina poichè la "galantamina" contenuta nella pianta sembra possa avere effetti positivi su alzheimer e sclerosi multipla.

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Martedì, 31 Gennaio 2023 07:26

LA SCUOLA SUPERIORE IN VALSASSINA: UN MITO IRRAGGIUNGIBILE?

Si è tornati recentemente in un Convegno promosso dalla Comunità Montana valsassinese a parlare della eventualità di una Scuola Superiore in Valsassina, almeno per il suo primo Biennio.
Un argomento di cui anche negli anni passati si era discusso parecchio, ma senza arrivare mai a una conclusione.
Il momento buono sembrava essere arrivato intorno al 1998, quando il Governo Prodi I, con Ministro all'Istruzione Luigi Berlinguer, aveva lanciato il progetto di un "Biennio Unico", uguale per tutte le Scuole Superiori, nei primi due anni di corso.

A lavorare a quel progetto era stato anche il nostro bravissimo Deputato lecchese dell'Ulivo, il prof. Lamberto Riva, già insegnante di Filosofia e poi Preside del Liceo Classico di Lecco, una persona eccezionale per cultura e intelligenza che ancora oggi ci manca molto.

A quel punto creare un Biennio in Valsassina sarebbe stato indispensabile, anche perchè l'obbligatorità degli studi sarebbe stata portata a 16 anni. La Valsassina produce circa 150 studenti che ogni anno dalla Terza Media passano alle Superiori, tra Cremeno, Introbio e Premana. I numeri ci sarebbero stati eccome.

Non se ne fece niente però (a parte la vita breve del Prodi I) per fondamentalmente due obiezioni avanzate dall'ANP (Associazione Nazionale Presidi).
La prima che i due anni del Biennio unico sarebbero stati soltanto la prosecuzione delle Scuole Medie, una scuola generalista e indifferenziata con molte problematiche.
La seconda che accorciare a solo tre anni la specializzazione dei ragazzi sarebbe stato limitante e avrebbe comportato problemi nella loro preparazione più specifica.
Il progetto venne quindi chiuso nel cassetto, e non se ne parlò più !

A seguire arrivò invece un altro progetto, la "Riforma della Scuola" targata Letizia Moratti, Ministro all'Istruzione del Berlusconi II (2001-2006).
Obiettivo di questo progetto era sostanzialmente togliere un anno dalle Superiori, unificando la Terza e la Quarta, in modo che gli alunni uscissero col Diploma a 18 anni invece che 19, come in altri paesi europei.
Anche di questo progetto, molto propagandato all'epoca, non se ne fece niente.
L'unica riforma che invece venne applicata fu la cosiddetta "Riforma Gelmini" , la disastrosa Ministra del Berlusconi III (2008-2011) , che tagliò indiscriminatamente cattedre e ore di lezione alle Superiori con l'obiettivo solo di risparmiare sul Bilancio dello Stato (una cosiddetta riforma di cui gli insegnanti si ricordano bene !).

Ma torniamo alla nostra Valsassina: abbiamo detto che con circa 150 alunni che escono ogni anno dalla Terza Media i numeri ci sarebbero.
Il problema è che questi alunni si disperdono in molti rivoli.
Quando la Provincia funzionava, prima della sciagurata Riforma Delrio del 2014 (io sono d'accordo con chi le vuole ripristinare, un ente intermedio tra i Comuni e la Regione è utilissimo, e Lecco ne era un esempio virtuoso) c'erano stati degli studi interessanti su dove si iscrivevano i ragazzi dopo le Medie.

Molti andavano negli Istituti Tecnici: Badoni, Fiocchi, le ragazze al Parini (Economia) o al Bertacchi (Socio-Pedagogico).
Molti ragazzi negli Istituti Professionali : Muratori, Odontotecnici, Elettricisti e Idraulici.
Non molti nei Licei, Classico e soprattutto Scientifico.

E' chiaro che nessuna scuola ha i numeri (almeno 15-20 alunni per classe) per tentare di fondare una propria sezione staccata in Valsassina.
C'era stato un tentativo della Preside Montagna di Premana di organizzare un corso AFM presso l'Istituto Alberghiero di Casargo, cinque anni fa, tentativo finito inevitabilmente nel vuoto.

Che fare allora, rassegnarsi ?
No, una soluzione a mio parere ci sarebbe, ed è anche l'unica.
Bisogna lavorare sul concetto di"classe articolata". Cosa sono le "classi articolate" ?
Faccio un esempio che riguarda il Parini: in alcune Prime (alcuni anni fa) la metà dei ragazzi era iscritto al Corso AFM (Amministrazione Finanza e Marketing) e l'altra metà al corso Turistico.
Bene: questi ragazzi facevano insieme le ore di base (Italiano, Storia, Inglese, Matematica, Diritto) e si dividevano invece in quelle di specializzazione.
In quelle ore i primi facevano lezioni di Marketing, i secondi invece approfondivano le Lingue.
Lo stesso capita nei corsi serali che sono in comune tra Fiocchi e Bertacchi, ad esempio.

La stessa cosa quindi si potrebbe fare in Valsassina, anche se il progetto è un po' complesso per l'organizzazione.
Nel nuovo Biennio che potremmo immaginare un bel pacchetto di ore comuni rimarrebbero le stesse per tutti (Italiano, Storia, Geografia, Inglese, Francese, Diritto, ecc.), eseguite dagli stessi insegnanti ("incardinati" a una Scuola Superiore, che potrebbe essere il Parini o il Badoni).

Le altre ore di specializzazione invece sarebbero eseguite da insegnanti specifici (sempre dipendenti dal Parini, Badoni o dal Fiocchi) che insegnerebbero le loro materie in ore dedicate solo con una parte della classe.

Certo, l'organizzazione oraria non sarebbe facile da creare, ci vuole certamente la collaborazione delle scuole coinvolte e dell'Ufficio Scolastico Territoriale (l'ex Provveditorato) , diversi insegnanti dovrebbero andare e venire da Lecco, ma a mio parere questa è l'unica strada al momento percorribile (con una buona Sovraintendenza locale che coordini i movimenti).

Pensiamoci, potrebbe essere una soluzione per i nostri ragazzi !

 

 

 

 

 

 

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Domenica, 29 Gennaio 2023 22:30

TANGENZIALE: INTERVIENE IL COMUNE DI PRIMALUNA. L'INCONTRO DI MERCOLEDI' SARA' IMPORTANTISSIMO

Come noto, a distanza di molti mesi, finalmente il 13 gennaio scorso c’è stato un nuovo incontro in Provincia per definire il tracciato della cosiddetta “tangenzialina” di Primaluna.
Nell’occasione, oltre allo staff tecnico e all’assessore competente della Provincia (ente attuatore dell’opera) erano presenti i sindaci di Cortenova, Introbio e Primaluna ma soprattutto i tecnici responsabili della società incaricata di redigere la progettazione definitiva/esecutiva dell’opera rappresentata in primis dall’Ing. Piacentini.
Un incontro al quale è seguito un sopralluogo sul posto per verificare alcune criticità e cercare di trovare la soluzione migliore per raggiungere i seguenti obiettivi:
🔹 completare l’opera fino a dopo l’abitato di Cortabbio
🔹 limitare l’impatto ambientale
🔹 garantire la funzionalità delle strade secondarie intersecate dalla nuova arteria stradale
🔹 salvaguardare la pista ciclabile e gli accessi ai fondi interessati dall’attraversamento.
É emerso un quadro certamente complesso ma non impossibile da comporre grazie anche all’ottima impressione data a tutti i presenti dallo stesso Ing. Piacentini, molto attento a tutti gli interessi in gioco.
🎯 Il confronto continuerà mercoledì prossimo 1 febbraio.
La speranza è che al termine possa emergere un quadro più chiaro di quello che sarà il tracciato della nuova strada nella consapevolezza che piccole varianti potranno intervenire in corso di progettazione definitiva.
L’incontro di mercoledì potrà quindi divenire un primo serio e concreto punto di partenza che vada al di là dei semplici studi di fattibilità portati avanti sino ad ora.
Le prospettive sembrano rosee e ci auguriamo che al di là delle facili e scontate strumentalizzazioni di propaganda elettorale di questi giorni, vengano raggiunti gli obiettivi prefissati, in primo luogo il completamento da subito di tutto il tracciato salvaguardando l’abitato di Cortabbio.
Sarà nostra cura informare i cittadini di Primaluna a conclusione dell’incontro.
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Domenica, 29 Gennaio 2023 21:33

DUE INTERVENTI IN GRIGNA PER IL SOCCORSO ALPINO

Due interventi tra ieri e oggi per i tecnici della Stazione di Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino.

Il primo ieri, alle 15:50, con un allertamento per un uomo che aveva riportato una lesione a una gamba sul sentiero che dalla Grigna settentrionale porta verso il paese, sotto Pialleral.

Sono partite subito le squadre per il recupero. Non appena raggiunta e valutata la persona soccorsa, in accordo con la centrale è stato deciso di fare intervenire l’elisoccorso di Sondrio di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza, che ha portato l’uomo in ospedale.

Il secondo intervento oggi, sempre in Grigna settentrionale, con l’attivazione a mezzogiorno per una donna del 1969 che aveva avuto un malore al bivacco dei Comolli.

Sono salite le squadre territoriali della Valsassina a piedi; i soccorritori hanno prestato assistenza alla donna ed effettuato la valutazione sanitaria.

Poi, in accordo con la centrale, visto che la donna era in buone condizioni, l’hanno accompagnata a piedi fino a valle, dove aveva l’auto, in località Colle di Balisco. L’intervento è finito nel pomeriggio.

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Domenica, 29 Gennaio 2023 21:01

IERI CINQUE, OGGI OTTO INCIDENTI: SUPERLAVORO PER I SOCCORSI A BOBBIO. SEGNALATE 7.500 PRESENZE

Proprio questa mattina avevamo riferito dei cinque interventi effettuati ieri per soccorrere sciatori ai Piani di Bobbio. Il bilancio della domenica è ancora peggiore e parla di otto persone infortunate o che hanno accusato malori nella nostra stazione sciistica, per cui ci permettiamo di rinnovare l'invito alla prudenza.

Il dato, però, è assolutamente relativo e deve essere confrontato con i numeri di affluenza: sia ieri che oggi si parla di circa 7.500 presenze, un numero che certamente desta impressione e conferma che nonostante lo spettro dell'inflazione, il presunto caro benzina, l'aumento del costo del giornaliero e tutto il resto, c'è un popolo che non demorde e continua ad affollare l'altipiano e generare al termine della giornata inevitabili lunghe code verso Lecco, allungate anche da centinaia di veicoli provenienti dalle altre località turistiche della Valle.

A Bobbio, peraltro, non va male nemmeno in settimana se si pensa che si registrano ogni giorno tra i 1.500 e i 1.700 passaggi in cabinovia.

Insomma, una stagione partita alla grande (nonostante la poca neve) che sta continuando a macinare record su record. 

 

 

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Domenica, 29 Gennaio 2023 19:15

CAMPESTRE REGIONALE: A CASTEL GOFFREDO SORRIDE IL CORTENOVA E PASTURO SI DIFENDE CON BRAVURA

in Sport

Prima prova del regionale di campestre griffato Centro Sportivo Italiano e prima vittoria nella classifica "categorie assolute" per il CSC Cortenova che si è imposto sulle "corazzate" G.S. Valgerola e Polisportiva Bernate.

Grande prestazione corale dei gialloblù capaci di salire diverse volte sui podi individuali; ottimo risultato anche per il Team Pasturo, giunto ottavo.

Nelle categorie giovanili Cortenova è salita sul secondo gradino del podio dietro gli storici rivali della Virtus Calco ma riuscendo a sopravanzare altri rivali fortissimi come quelli del Morbegno (Pasturo figura all'ottavo posto).

La classifica generale di giornata ha decretato il successo finale per i brianzoli di Calco con Cortenova al secondo posto davanti al Valgerola e Pasturo ottimo quinto.

Ed ecco l'elenco dei podi individuali degli atleti valsassinesi:

Mirco Pellizzaro (CSC Cortenova) - 3° Esordienti

Sofia Piazza (CSC Cortenova) - 2^ Ragazze

Lorenzo Guido (Team Pasturo) - 2° Ragazzi

Nicola Spano (CSC Cortenova) - 3° Ragazzi

Caterina Ciacci (CSC Cortenova) - 1^ Cadette

Serena Mascheri (CSC Cortenova) - 2^ Cadette

Federico Orlandi (Team Pasturo) - 2° Cadetti

Silvia Invernizzi (CSC Cortenova) - 2^ Amatori B

Michela Gritti (Team Pasturo) - 1^ Juniores

Alessia Bergamini (CSC Cortenova) - 1^ Seniores

Giovanna Cavalli (Team Pasturo) - 1^ Veterane B

Gianbattista Muttoni (Pol. Pagnona) - 2° Veterani B

Nicolò Mandelli (Team Pasturo) - 2° Cuccioli

 

 

 

 

 

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Domenica, 29 Gennaio 2023 10:11

LA SETTIMANA DELL'EDUCAZIONE DAL 21 AL 31 GENNAIO

in Cultura

Aperta il 21 gennaio con l’Assemblea diocesana degli oratori, si concluderà il 31 gennaio con una Messa in tutte le comunità.  Con l’Assemblea diocesana degli oratori di sabato 21 gennaio a Seregno sul tema «Oratorio ospitale. Oratorio “senza muri”», nella Chiesa ambrosiana si è aperta la Settimana dell’Educazione 2023. L’invito della Fom a tutte le comunità è quello di viverla appunto all’insegna dell’ospitalità. «È il momento in cui l’oratorio lavora su di sé come Comunità educante, ma anche riflette sulla situazione educativa della scuola, della famiglia, dell’esperienza sportiva – spiega il direttore don Stefano Guidi -. È lo sguardo all’esterno della comunità ecclesiale. Quindi guardiamo con attenzione al contesto educativo in cui l’oratorio opera».

Al termine della Settimana è prevista la celebrazione della Messa in tutti gli oratori. «Martedì 31 gennaio invitiamo tutti a celebrare la Messa in oratorio – conferma don Guidi -. Quindi ogni parrocchia o Comunità pastorale saprà organizzarsi per celebrarla la sera. L’idea è che – nel giorno in cui la Chiesa festeggia don Bosco -, diventi per tutti l’occasione di pregare insieme, celebrare l’Eucaristia, perché questo grande santo sia il riferimento spirituale ed educativo delle nostre comunità».

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