Martedì 30 luglio all Asilo di Primaluna, con la presenza di una sessantina di persone, il Vicesindaco Claudia Paroli oltre alla presentazione della serata e ai ringraziamenti del caso, ha consegnato una targa di riconoscimento per tutto il lavoro abilmente svolto da decenni dal Prof. Marco Sampietro.
Lo storico locale ha un ruolo fondamentale, che è quello di ricordare ciò che agli altri dimenticano. È un uomo del presente: interroga e ci spiega il passato per chiarire differenze e analogie con l'oggi, ci permette di comprendere perché le cose sono in un certo modo e ci trasmette un principio da salvaguardare, che è quello dell'identità culturale.
Per l'impegno nella ricerca e divulgazione storico culturale che Marco Sampietro porta avanti con passione, professionalità e coerenza, a Primaluna e non solo, da tanti anni, un piccolo segno di gratitudine e di stima nei suoi confronti da parte del Sindaco Mauro Artusi, del vice Claudia Paroli e dell'Amministrazione comunale di Primaluna.
La serata è poi entrata nel vivo e il Prof. Sampietro ha iniziato a parlare degli Ultimi Torriani di Primaluna: Carlo Napo e Donna Ida.
Il nobile cav. Carlo Napo Torriani, figlio di Achille (1802-1876) e di Maria Lorla (1804-1895), fu l’ultimo discendente in linea maschile della nobile famiglia dei Torriani o dei Della Torre di Primaluna.
Nato a Milano il 30 settembre 1830, fu Segretario Particolare di S. M. il Re Umberto I e morì improvvisamente e in circostanze misteriose in Quirinale a Roma il 4 aprile 1878 all’età di 48 anni.
I suoi funerali furono celebrati solennemente a Primaluna dove fu sepolto nella tomba di famiglia. Ne parlò diffusamente anche la stampa locale e nazionale dell’epoca e ne lasciarono una cronaca illustri valsassinesi come Samuele Cattaneo di Primaluna (1804-1880), Augusto Cesare Arrigoni di Introbio (1867-1938) e don Luigi Arrigoni (1810-1890), parroco di Cortenova, che così lo ricorda: “Il Cavaliere Torriani Carlo Napo, Segretario di S. A. il Principe, poi di esso divenuto Re, fu vittima del suo zelo nell’ufficio. Volle che il suo cadavere fosse tumulato in Primaluna presso i suoi avi, che ne furono signori e vi dominarono come Conti della Valsassina. Ebbe bellissime doti di animo, affabilità con tutti, grande propensione al soccorso dei poveri, massime se decaduti da buona condizione”.
Donna Ida Maria Torriani (1838-1909), sorella di Carlo Napo, fu l’ultima discendente in linea femminile dei Torriani di Primaluna. Riposa al cimitero di Primaluna e il suo nome è legato alla omonima Opera Pia che aveva come scopo quello “di soccorrere i vecchi ed i fanciulli della Parrocchia di Primaluna".
Sabato 3 il Prof. Sampietro ci ha guidati per il borgo di Primaluna , aiutando i presenti ad immergersi nell atmosfera medioevale descritta da Paride Cattaneo della Torre.
"E’ questa tutta circondata d’antica muraglia con sette porte per intrare et uscir della terra, dalla sette virtù cardinali assomigliate acciochè curani queste non entrino li sette vitj capitali, quali tutto il mondo infettato hanno. La prima porta dal Oriente è detta dalla Torre per passar per quella a una Torre pocho lontana dalla terra, le cui vestigi, si vedono sopra un collicello un tiro di mano dalla Porta lontano, alquanto elevato sopra un sasso […]
La seconda Porta passa alla bastia, così la terza, detta ancora di Cotolosa da una valletta così chiamata, una per la qual si passa alle selve et boschi sotto il monte Agrella il qual monte ha el sito suo et territorio come di Olino detto habbiamo, e per l’altra se ne vanno poi alle valle vicine di sopra nominate. Sono verso l’oriente queste due porte sopradette.
La quarta è detta della Carale verso mezzogiorno, per la quale alle vigne vicine et al bel piano de prati et campi si perviene. La quinta è detta dal Pirolo da una … tigua così detta. La sesta parimente da … è detta dalla Chiesuola perché indi si va alla chiesa di San Roccho. La settima et ultima è … verso settentrione, perché per questa si va al fiume …"
(da Paride Cattaneo della Torre, Descrizione della Valsassina, manoscritto del 1571, in G. Arrigoni, Documenti inediti, Milano, 1857).
Due momenti di storia estremamente interessanti, seguiti e partecipati grazie all'indiscussa conoscenza, passione e professionalità del nostro storico locale Marco Sampietro.