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Lunedì, 05 Agosto 2024 08:27

LARES BRUSAA, LA FESTA DEI POSTI BELLISSIMI

Celebrata ieri, come ogni prima domenica d'agosto, la festa alla cappelletta del Lares Brusaa nel comune di Crandola.

Un evento attesissimo e sempre ottimamente organizzato dalla Pro Loco crandolese nella suggestiva cornice di uno dei luoghi più spettacolari della Valsassina.

Al Lares Brusaa non servono addobbi o fuochi d'artificio: lì parla la natura e i panorami sconfinati regalano, senza nemmeno che uno se ne accorga, un raccoglimento assoluto, utile per la preghiera ma anche per una riflessione personale.  

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Se poi ad accompagnare tutto questo si aggiungono i pensieri sempre profondi del Don Bruno, allora il quadro, magnifico nonostante le nubi, diventa ancor più completo e rappresentativo di una comunità che vuole mantenere salde le proprie radici nel ricordo di chi è già nella piccola grande storia del paese.

La festa al Lares Brusaa non tradisce mai le aspettative e se leggete queste righe e non ci siete mai andati, ebbene fate un piccolo sforzo e regalatevi un pellegrinaggio sino a quella Madonnina.

Tornerete più umani e con gli occhi colmi di bellezza. 

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Lunedì, 05 Agosto 2024 08:11

PRIMALUNA: DUE GIORNI PER CONOSCERE I TORRIANI SOTTO LA GUIDA DEL PROF. MARCO SAMPIETRO

Martedì 30 luglio all Asilo di Primaluna, con la presenza di una sessantina di persone, il Vicesindaco Claudia Paroli oltre alla presentazione della serata e ai ringraziamenti del caso, ha consegnato una targa di riconoscimento per tutto il lavoro abilmente svolto da decenni dal Prof. Marco Sampietro.

Lo storico locale ha un ruolo fondamentale, che è quello di ricordare ciò che agli altri dimenticano. È un uomo del presente: interroga e ci spiega il passato per chiarire differenze e analogie con l'oggi, ci permette di comprendere perché le cose sono in un certo modo e ci trasmette un principio da salvaguardare, che è quello dell'identità culturale.

Per l'impegno nella ricerca e divulgazione storico culturale che Marco Sampietro porta avanti con passione, professionalità e coerenza, a Primaluna e non solo, da tanti anni, un piccolo segno di gratitudine e di stima nei suoi confronti da parte del Sindaco Mauro Artusi, del vice Claudia Paroli e dell'Amministrazione comunale di Primaluna.

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La serata è poi entrata nel vivo e il Prof. Sampietro ha iniziato a parlare degli Ultimi Torriani di Primaluna: Carlo Napo e Donna Ida.

Il nobile cav. Carlo Napo Torriani, figlio di Achille (1802-1876) e di Maria Lorla (1804-1895), fu l’ultimo discendente in linea maschile della nobile famiglia dei Torriani o dei Della Torre di Primaluna.

Nato a Milano il 30 settembre 1830, fu Segretario Particolare di S. M. il Re Umberto I e morì improvvisamente e in circostanze misteriose in Quirinale a Roma il 4 aprile 1878 all’età di 48 anni.

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I suoi funerali furono celebrati solennemente a Primaluna dove fu sepolto nella tomba di famiglia. Ne parlò diffusamente anche la stampa locale e nazionale dell’epoca e ne lasciarono una cronaca illustri valsassinesi come Samuele Cattaneo di Primaluna (1804-1880), Augusto Cesare Arrigoni di Introbio (1867-1938) e don Luigi Arrigoni (1810-1890), parroco di Cortenova, che così lo ricorda: “Il Cavaliere Torriani Carlo Napo, Segretario di S. A. il Principe, poi di esso divenuto Re, fu vittima del suo zelo nell’ufficio. Volle che il suo cadavere fosse tumulato in Primaluna presso i suoi avi, che ne furono signori e vi dominarono come Conti della Valsassina. Ebbe bellissime doti di animo, affabilità con tutti, grande propensione al soccorso dei poveri, massime se decaduti da buona condizione”.

Donna Ida Maria Torriani (1838-1909), sorella di Carlo Napo, fu l’ultima discendente in linea femminile dei Torriani di Primaluna. Riposa al cimitero di Primaluna e il suo nome è legato alla omonima Opera Pia che aveva come scopo quello “di soccorrere i vecchi ed i fanciulli della Parrocchia di Primaluna".

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Sabato 3 il Prof. Sampietro ci ha guidati per il borgo di Primaluna , aiutando i presenti ad immergersi nell atmosfera medioevale descritta da Paride Cattaneo della Torre.

"E’ questa tutta circondata d’antica muraglia con sette porte per intrare et uscir della terra, dalla sette virtù cardinali assomigliate acciochè curani queste non entrino li sette vitj capitali, quali tutto il mondo infettato hanno. La prima porta dal Oriente è detta dalla Torre per passar per quella a una Torre pocho lontana dalla terra, le cui vestigi, si vedono sopra un collicello un tiro di mano dalla Porta lontano, alquanto elevato sopra un sasso […]

La seconda Porta passa alla bastia, così la terza, detta ancora di Cotolosa da una valletta così chiamata, una per la qual si passa alle selve et boschi sotto il monte Agrella il qual monte ha el sito suo et territorio come di Olino detto habbiamo, e per l’altra se ne vanno poi alle valle vicine di sopra nominate. Sono verso l’oriente queste due porte sopradette.

La quarta è detta della Carale verso mezzogiorno, per la quale alle vigne vicine et al bel piano de prati et campi si perviene. La quinta è detta dal Pirolo da una … tigua così detta. La sesta parimente da … è detta dalla Chiesuola perché indi si va alla chiesa di San Roccho. La settima et ultima è … verso settentrione, perché per questa si va al fiume …"
(da Paride Cattaneo della Torre, Descrizione della Valsassina, manoscritto del 1571, in G. Arrigoni, Documenti inediti, Milano, 1857).

Due momenti di storia estremamente interessanti, seguiti e partecipati grazie all'indiscussa conoscenza, passione e professionalità del nostro storico locale Marco Sampietro.

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Domenica, 04 Agosto 2024 09:09

QUELLE CASETTE DI INTROBIO

Pur sapendo che agli introbiesi non interesserà questo articolo visto che mi hanno alla fine conosciuto e catalogato, a vantaggio di tutto il resto del mondo (che ancora evidentemente non mi conosce così bene per cui continua a leggere assiduamente Valbiandino.net che nel mese di luglio ha superato di slancio i 100.000 contatti) vorrei esprimere il mio pensiero e la mia come sempre non richiesta opinione su un paio di argomenti che riguardano il paesello dove vivo.

Cominciamo da quella che, per semplicità (così capiscono tutti, ma proprio tutti, anche quelli che non vanno al bar), chiamerò "casetta dei rifiuti".

Ora, questa "casetta" voluta dalla prima amministrazione Airoldi e da Silea fu la prima in assoluto installata sul territorio.

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Diciamo che rappresentava il test (tradotto sempre per quelli che non capiscono: la prova) che la stessa Silea volle mettere in campo prima di procedere con altre, come poi avvenuto. 

Ma a chi e per cosa dovrebbe servire questa "casetta"?

Beh, facile: a tutti, in relazione alle loro necessità.

Per cui serve ai villeggianti quando se ne tornano a casa loro in giorni diversi da quelli in cui viene effettuata la raccolta differenziata (altrimenti devono adeguarsi a giorni e orari anche loro), e serve anche ai cittadini in caso dovessero assentarsi e non vogliano tenersi in casa i rifiuti sino al loro ritorno per conferirli nei giorni prestabiliti.

E' vero e incontestabile che la "casetta" (peraltro sorvegliata da una telecamera) sia molto spesso utilizzata in modo non adeguato, ma, e questa è la mia contestabilissima opinione, non è che perchè ci sono in giro dei pirla poi debbano rimetterci tutti.

Gli accessi alla "casetta", peraltro, sono tutti verificabili.

Per cui se in comune vedono che se il cittadino Riccardo Benedetti ogni settimana ci va a depositare rifiuti devono chiamare il Riccardo Benedetti, spiegargli che così non si fa e, in caso estemo, ritirargli la possibilità di accedere e, qualora previsto, multarlo pesantemente.

Quindi, per farla breve, la mia opinione è che la "casetta dei rifiuti" debba restare a disposizione di tutti e che chi di dovere debba attrezzarsi per far rispettare le regole (compito non facile, ma non impossibile).

La seconda "casetta" è quella dell'acqua.

Sgombro il campo da qualsiasi dubbio: all'epoca contestai anche quella di Cortenova, paese, come noto, che può vantare l'acqua più buona della Valle che gasare mi sembrava quantomeno oltraggioso. 

Per il paesello dove vivo, invece, il discorso è diverso.

Qui l'acqua è immagine, turismo, economia.

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Qui abbiamo le due cascate più belle del territorio e una delle sorgenti più alte d'Europa che rifornisce un'azienda che negli anni ha contribuito sia alle iniziative del paese sia all'occupazione.

Ci aggiungo, per completare il quadro, una storia di Terme di cui purtroppo solo in pochi hanno memoria.

Ragion per cui una "casetta dell'acqua" - pur comprendendo le mutate esigenze della popolazione e non entrando quindi nel merito della sua utilità - mi sembra almeno "ideologicamente" fuori posto.

Poi, lo sappiamo, di cose "ideologicamente" fuori posto dalle nostre parti ce ne sono molte e più pesanti di una casetta dell'acqua, ma queste sono altre storie che prima o poi racconterò.

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Domenica, 04 Agosto 2024 08:13

CONCLUSA A INTROBIO LA SETTIMANA DI "DANZANDO D'ESTATE". E A SETTEMBRE RIPRENDONO I CORSI DI AK LEZIONI DI DANZA

Si è conclusa venerdì scorso con una prova aperta a genitori e parenti la settimana di "Danzando d'estate", iniziativa giunta al suo secondo anno e organizzata da AK Lezioni di Danza con il supporto di ASD Oggisport.

Ben ventisette i partecipanti suddivisi in due gruppi (4-6 anni e 7 -11 anni) che dal 29 luglio al 2 agosto si sono ritrovati alla Scuola Elementare Guido Cademartori di Introbio per trascorrere giornate dedicate non solo alla danza.

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"In questi giorni - ci dice la direttrice didattica Anna Kolesarova - le allieve hanno partecipato a lezioni di danza classica e moderna, ma anche di anatomia e di pilates propedeutico alla danza. Inoltre abbiamo introdotto, rispetto allo scorso anno, il musical. Ed il fil rouge di tutte le lezioni è stato rappresentato dalla storia e dal balletto del Don Chischotte".

A fianco di Anna Kolesarova hanno collaborato due professioniste come Laura Pina (docente di danza e pilates) e Gloria Ciappesoni (docente di danza con una particolare esperienza nel musical).

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"Sono davvero felice - afferma Kolesarova - perchè, aldilà del numero elevato, ho visto grande partecipazione e impegno e mi auguro che questa settimana abbia consolidato in tante allieve la passione per la danza e magari l'abbia fatta nascere in chi si approcciava per la prima volta alla nostra scuola ed al nostro metodo di insegnamento".

Da settembre, infatti, ricominceranno le lezioni, sempre presso la palestra della Scuola Elementare il cui utilizzo è stato confermato da parte dell'attuale amministrazione comunale (la nascita della scuola di danza a Introbio venne promosso dalla passata amministrazione).

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"L'open day si terrà venerdì 13 settembre nel pomeriggio e per tutto il mese chi vorrà potrà frequentare una lezione di prova. Ma la grande novità sarà l'introduzione del Musical le cui lezioni si svolgeranno il lunedì. Siamo al terzo anno di attività qui a Introbio e vogliamo offrire sempre maggiori opportunità di partecipazione allargando anche il numero dei docenti per garantire un insegnamento qualitativamente sempre più elevato".

Per informazioni chi volesse può contattare Anna Kolesarova al 3476684716.

 

 

 

 

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Domenica, 04 Agosto 2024 08:12

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DEL’ 11ª DOMENICA DOPO PENTECOSTE

in Cultura

La pagina di Matteo di questa domenica chiede, per essere interpretata correttamente, che venga ricordato il contesto in cui è inserita. Il brano è preceduto dal Vangelo che abbiamo ascoltato domenica scorsa. Gesù aveva cacciato dal tempio coloro che ne avevano fatto un mercato. Cechi, storpi e i piccoli invece, con lui, nel tempio si trovavano a casa loro. Poi il vangelo ricorda che, a sera di quel giorno, Gesù si era recato a Betania a casa di Marta, Maria e Lazzaro probabilmente per trovare riposo e il conforto e il bene che offre una vera amicizia. Il mattino dopo torna al tempio ad insegnare. I capi dei sacerdoti e i farisei lo affrontano duramente: “Con quale autorità fai queste cose? Chi ti ha dato questa autorità?” Gesù risponde in parabole e propone, come seconda, quella contenuta nel Vangelo di questa domenica.

Erano loro quei contadini arroganti che spadroneggiavano nella vigna, nella vigna di Dio. La vigna era stata oggetto delle cure di Dio: piantò la vigna, la circondò con una siepe, vi pose un torchio e costruì una torre. Da una parte troviamo la cura e la custodia di Dio e dall’altra l’aria da padroni dei contadini. Come se la vigna fosse loro e potessero fare il bello e il brutto tempo, disporre di tutto come era loro gradito. Non avevano ascoltato i profeti mandati da Dio per amore, neppure Giovanni Battista. Ora stanno per uccidere il Figlio che Dio ha mandato. “Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero” dice la parabola. La storia della parabola, è la storia di Gesù: morto di croce fuori la città, come un comune malfattore, fuori perché non sporcasse con la sua morte la sacralità della Pasqua nella grande città. È facile fermarsi qui nella lettura di questa parabola. Parla del rifiuto di Israele, parla della drammatica vicenda del rifiuto di Gesù. Ma può essere una parola anche per noi? come?

Trovo due motivi per non dribblare questa Parola come se riguardasse solo in modo inequivocabile la storia di Israele.

Il primo: è una parola che annuncia il Vangelo della ostinata volontà di bene di Dio nei confronti dell’uomo. La sua volontà di “alleanza” con noi è incrollabile! E questa volontà di alleanza è sempre rispettosa della nostra libertà, la presuppone, la accoglie e la esalta. La possibilità del rifiuto è annuncio dell’amore di Dio verso di noi.

Il secondo: la parabola ci parla di un pericolo possibile, per noi. “uccidiamolo e avremo la sua eredità”. La vigna può essere considerata qualcosa da spartire. Le autorità religiose erano guidate secondo Gesù dalla sete di potere dalla sete di avere. Erano come capi-padroni e non potevano più a lungo sopportare che il rabbi di Nazaret svelasse impietosamente i disegni del loro cuore. È il rischio di considerare la vigna come una proprietà personale. Ma la vigna è di Dio, sua proprietà e a noi è solo affidata. Il pericolo che possiamo vivere anche noi è dimenticare che ogni uomo e ogni donna non possono essere considerati nostro possesso, sono solo affidati alla nostra cura, alla nostra custodia. E’ un pericolo proprio delle autorità religiose di tutti i tempi. La vigna, che è ben più grande della chiesa, è il regno di Dio, è il mondo in cui cresce il regno di Dio, cresce il vangelo, cresce il progetto di Dio. La vigna è di Dio, guai a comportarsi come fosse cosa nostra. E’ di Dio, a noi può essere solo affidata. Ogni creatura, uomo, donna, natura sono affidati alla nostra cura e alla nostra custodia perché nella loro vita portino frutti abbondanti. Non ci appartenga mai l’aria del padrone, che è invece ciò che uccide i germogli che promettono di diventare uva prelibata.

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Sabato, 03 Agosto 2024 20:54

COMPIE VENT'ANNI L'A.S.D. SPORT VALSASSINA

Con grande entusiasmo, l'ASD Sport Valsassina annuncia il suo ventesimo anniversario.

Fondata il 12 settembre 2005 da un gruppo di appassionati di pallacanestro, la società è cresciuta costantemente, diventando un punto di riferimento per il basket giovanile in Valsassina.

In questo speciale anno, desideriamo celebrare il nostro percorso e condividere con la comunità le numerose iniziative in programma.

Il primo passo di questa celebrazione è stato il lancio di una nuova veste grafica per il nostro sito web, disponibile all'indirizzo www.valsassinasport.it: il sito offre una panoramica completa sulle attività della società, incluse informazioni dettagliate, consigli per atleti e genitori, calendari e molto altro.

Questo rinnovamento è pensato per dare maggiore visibilità alla nostra missione: promuovere lo sport e offrire opportunità di crescita a bambini e ragazzi attraverso la pallacanestro. A questo proposito ci teniamo a sottolineare la collaborazione con BEADV, agenzia di comunicazione e a ringraziarla pubblicamente per l’ottimo lavoro svolto, per la costante presenza e la consulenza in merito a questa nostra fondamentale transizione.

La Storia dell'ASD Sport Valsassina La società è stata costituita ufficialmente nel 2005 da un gruppo di fondatori appassionati di sport, tra cui: Riccardo Luigi Tofani (Tesoriere), Davide Artusi, Herbert Galli (Segretario), Giuseppe Ruberto, Gianpaolo Ferrari, Antonello Gianola, Giuseppe Bonalumi, Elisabetta Schena, Gianbattista Spreafico (Presidente), Loredana Caccia e Matteo Colombo.

Questi soci fondatori hanno posto le basi per la crescita dell'ASD Sport Valsassina, che è diventata una fucina di giovani talenti e un luogo dove i valori dello sport sono al primo posto.

Per celebrare questo importante traguardo, sono previsti numerosi eventi e iniziative che coinvolgeranno atleti, famiglie e la comunità locale.

Tra questi, ci saranno tornei di basket, giornate di sport aperte a tutti e incontri con ex giocatori e allenatori che hanno fatto la storia del club. Dettagli e aggiornamenti su queste attività saranno disponibili sul sito web e sui nostri canali social. Ringraziamo tutti coloro che hanno fatto parte della nostra storia e che continuano a sostenere la nostra missione. Invitiamo tutti a visitare il nostro sito e a unirsi a noi nelle celebrazioni di questo importante anniversari

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Sabato, 03 Agosto 2024 13:29

BANDO PICCOLI COMUNI, PUBBLICATE LE GRADUATORIE. FINANZIATI FINORA SOLO 144 PROGETTI (SU 2.638). UNCEM: TRADITO SPIRITO LEGGE. E IL MINISTRO NON HA MAI RISPOSTO

"Solo ieri avevamo chiesto al Ministro Musumeci di rispondere rispetto ai tempi del bando piccoli Comuni, non avendo notizie da ottobre 2023. Pazzesco. Un anno dopo l'avvio dell'iter del bando, era il luglio 2023, vengono pubblicati i risultati. Aspettiamo di vedere gli elenchi ma è andata come ci aspettavamo. Malissimo. Una apposita Commissione, non sappiamo da chi composta, ha valutato - e non sappiamo i criteri - 2.638 progetti, riferiti a 3.359 Comuni, di cui 2261 Comuni singoli, 305 Comuni in convenzione e 72 Unioni.  I progetti immediatamente finanziabili in base alle risorse disponibili presso il Bilancio del Ministero dell'interno, al momento pari a poco meno di 172 milioni euro, sono in totale 144. Solo 144 progetti finanziati. Un numero irrisorio di fronte a tanta tanta attesa, speranze, fiducia. Non si trattano i piccoli Comuni così. Con un bando che ha tradito l'articolo 13 della legge 158/2017 sui piccoli Comuni, da cui nascono finanziamenti e bando. Ovvero che i piccoli Comuni svolgono in forma associata le funzioni di programmazione in materia di sviluppo socio-economico nonché quelle relative all'impiego delle occorrenti risorse finanziarie, ivi comprese quelle derivanti dai fondi strutturali dell'Unione europea. Invece il bando ha messo tutti contro tutti. Proprio come già avvenuto con il PNRR. E i 144 progetti finanziati dimostrano che si doveva agire in modo diverso. Ed evitare un bagno di sangue indotto dal bando stesso".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.

Uncem resta in attesa di conoscere i progetti ammessi e quelli oggi finanziati. Oltre naturalmente ai criteri scelti. 

Il Ministero guidato da Musumeci, e con Casa Italia a coordinare il bando, ha comunicato oggi che: il maggior numero di progetti finanziabili riguarda la Campania (21 riferiti a 36 Comuni), seguita a breve distanza da Piemonte (19 progetti per 41 Comuni), Calabria (15 progetti per 31 Comuni) e Lombardia (14 progetti per 20 Comuni). In termini di risorse, invece, al Piemonte verrebbero attribuiti poco meno di 25 milioni di euro, seguita nell'ordine da Campania (24,5), Calabria (21,5), Abruzzo (circa 17) e Sicilia (circa 13,5 milioni di euro). La graduatoria rimarrà in corso di validità per tre anni dalla data della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, con possibilità di attingervi per ulteriori finanziamenti, ove si rendessero disponibili nuove risorse finanziarie.

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Sabato, 03 Agosto 2024 13:19

IL SENTIERO DEL VIANDANTE VIA LAGO? UN'OPPORTUNITA' DA NON PERDERE

Due giorni sul lago di Como a portata di treno e battello? Grazie al biglietto speciale di Trenord puoi, anche su 2 giorni consecutivi. Ecco cosa comprende il biglietto:
☑ è valido da tutte le stazioni della Lombardia a Lecco
☑ offre la libera circolazione ferroviaria su Trenord tra le stazioni di Lecco e Colico
☑offre la libera circolazione in battello con Navigazione Lago di Como, negli scali compresi tra Lecco e Colico (con interscambio unico a Bellagio).
 
Per tutte le info: https://tinyurl.com/ysfyn9pd
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Sabato, 03 Agosto 2024 13:11

ALPEGGI E MALGHE, ZAMPERINI (FdI): DA REGIONE 4 MILIONI PER IL LORO RECUPERO E VALORIZZAZIONE. FONDAMENTALE PRENDERSI CURA DI QUESTI PRESIDI DI CULTURA RURALE

Regione Lombardia stanzia 4 milioni di euro per il recupero, miglioramento e ampliamento di malghe ed alpeggi di montagna. Tra gli interventi ammissibili, anche la realizzazione di punti informativi per visitatori, aree ricreative attrezzate per attività sportive e didattiche, strutture museali ed espositive, bivacchi e strutture per il soccorso alpino e la gestione delle emergenze. La misura è destinata a enti pubblici territoriali e soggetti di diritto pubblico, sia in forma singola che associata, oltre a proprietari o gestori di malghe. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente attraverso il sistema Regione Lombardia (Sis.Co.) nel periodo compreso tra l’11 ottobre e il 30 dicembre 2024.

“Attraverso questa misura – commenta il Presidente della Commissione Montagna, Giacomo Zamperini – Regione Lombardia manda un forte segnale di attenzione al mondo della montagna. Non solo il recupero delle strutture, ma anche la ricerca di soluzioni innovative nella gestione multifunzionale di questi luoghi, che rappresentano uno degli attori principali per la difesa e la conservazione dell’ambiente e del territorio montano. Trasformare gli alpeggi  in punti di riferimento per attività didattiche, espositive e sociali, significa anche riavvicinare i giovani a questo mondo, contrastando così il processo di abbandono ed assicurando una certa continuità nella gestione di questi territori.”

“Queste risorse – continua Giacomo Zamperini - sono fondamentali al fine di garantire la continuità dell’attività d’alpeggio e valorizzare il patrimonio forestale regionale attraverso la promozione dell’attività agro-pastorale svolta spesso da eroici giovani imprenditori. Grazie al loro coraggio, preserviamo la valorizzazione dei prodotti tipici, la conservazione della biodiversità, il presidio del territorio, la promozione della cultura di montagna, nonché l’offerta di attività agrituristiche.”

“È essenziale – prosegue Giacomo Zamperini - prendersi cura degli alpeggi e delle malghe, microcosmi antichi che si differenziano nella loro unicità e specificità rispetto a modelli di produzione più intensiva, offrendo prodotti iconici dalla qualità indiscussa ed in quantità limitata, i quali costituiscono la parte più preziosa dell’eccellenza enogastronomica tipica lombarda. Ringrazio l’Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, il quale, con questa iniziativa, ha risposto ad un’esigenza portata dal nostro territorio.”

“Sarebbe bello – conclude il Consigliere Regionale - che ogni cittadino amante della montagna, si sentisse un pochino responsabile nel custodire questi presidi di cultura rurale, identità locale ed antiche tradizioni. Specialmente, perché molti di essi sono di proprietà pubblica, come i 36 alpeggi di ERSAF, dislocati in tutta la regione. Penso ad esempi virtuosi come nel territorio lecchese, con due le malghe di proprietà regionale: Costa del Palio, in località Morterone/Brumano, si occupa di allevamento e pascolo di bovini ed equini, mentre Foppabona, in località Introbio/Valtorta, di ovini e caprini.“

Alpeggi di proprietà di ERSAF e di Regione

Gli alpeggi regionali sono 36, distribuiti in 15 delle 20 Foreste di proprietà di Regione Lombardia. Hanno una superficie complessiva di 3.668 ettari e la loro distribuzione geografica comprende parte del settore alpino e prealpino delle province di Lecco, Como, Sondrio, Bergamo e Brescia. Consapevole della rilevanza economico-sociale dell’attività alpestre legata alla “gestione ambientale sostenibile” e al presidio delle terre alte, ERSAF, sviluppa e sperimenta forme di gestione più coinvolgenti e rispondenti alle moderne esigenze, attraverso la concessione amministrativa degli alpeggi di proprietà regionale, Le concessioni vengono rilasciate periodicamente alle aziende agricole per la durata di più anni.

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