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Domenica, 09 Giugno 2024 13:49

VALSASSINA BIKE&RUN: IN 70 ALLA CORTENOVA-ZUC PER IL TROFEO FAMIGLIA BENEDETTI (SANTAFEDE)

in Sport

Si è disputata questa mattina la Cortenova - Zuc - Trofeeo Famiglia Benedetti (Santafede), gara ciclopodistica valida come seconda prova del circuito Valsassina Bike&Run.

Presenti una settantina di concorrenti suddivisi tra ciclisti e runner, tra i quali numerosi atleti di spessore che hanno animato la competizione.

Nella gara riservata alle bike si è imposto in volata Simone Tenderini (tempo 20.57) su Matteo Santini, accreditato di un secondo in più; al terzo posto Angelo Pepe in 21.59.

Nella categoria Master (parliamo sempre di ciclismo) si è imposto Andrea Artusi in 21.28: il pasturese ha preceduto Roneo Arrigoni (23.35) e Marco Acquistapace (24.55).

Una sola la concorrente femminile: Paola Beri ha coperto la distanza in 27.48.

Passando ai runner il miglior tempo tra gli uomini lo ha fatto registrare Dionigi Gianola con 24.25. Dietro di lui Marco Lafranconi in 26.07 e Michele Combi con il tempo di 26.56.

Tra i Master Daniele Gottifredi è salito sul gradino più alto del podio con il tempo di 29.07, precedendo Carlo Benedetti (29.36) e Marco Baldassarre (30.46).

Tra le donne il miglior tempo è stato quello di Debora Benedetti, un 28.37 che le ha permesso di sopravanzare, nella categoria Master, Silvia Invernizzi (32.41) e Mery Ticozzelli (34.26).

Michela Gritti con 34.13 si è imposta tra i più giovani. Al secondo posto Caterina Ciacci (33.49), al terzo Serena Mascheri (33.57).

Soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori (nell'occasione il CSC Cortenova) che hanno ringraziato i partecipanti, gli alpini che si sono prestati a cucinare la taragna e la famiglia Benedetti che è sempre vicina alle attività del sodalizio gialloblu.

Qui sotto alcune foto della manifestazione.

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Domenica, 09 Giugno 2024 09:43

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA TERZA DOMENICA DOPO PENTECOSTE

in Cultura

In quel tempo. Partito di là, il Signore Gesù venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione “li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola”. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».  Lettura del Vangelo secondo Marco

Lo vogliono mettere alla prova, lo vogliono screditare davanti alle folle. La discussione “rabbinica” verteva sulla possibilità da parte di un marito di ripudiare la propria moglie. Si facevano a quel tempo una serie di possibili motivazioni per cui un uomo potesse allontanare la moglie, si arrivava a considerare un buon motivo di ripiudio l’incapacità di cucinare bene per il marito. Al centro l’uomo, i suoi desideri e le sue possibilità. Non era contemplata altra prospettiva, tipo “è lecito a una moglie ripudiare il proprio marito”? La risposta di Gesù tremenda per gli uomini deve essere suonata alle orecchie delle eventuali donne presenti come parole veramente belle e finalmente nuove e vere….”per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma”. Chissà lo stupore e la loro gratitudine nei confronti di Gesù. Chissà che gioia sentirsi considerate, stimate, difese.  Come sempre Gesù non solo risponde ma va oltre, risponde con parole che possono essere per chi gli fa la domanda un inizio di conversione che permette di entrare davvero in un altro mondo, in un altro modo di affrontare le cose. Se ascoltate conducono a una porta che si apre sui sogni di Dio, sulla verità di ogni cosa”. È un invito per “gli uomini” centrati su di sé, avvolti da una mentalità di dominio e non di cura, di uso e consumo e non di dono, a mettersi dentro il sogno di Dio in merito alla relazione sponsale.  Ci si deve sempre preoccupare di avere un cuore che sa davvero amare, accogliere, servire; che si sa donare; che non pretende, che non si chiude e si lascia vincere dalla sclerocardia. Il nostro cuore deve sempre più assomigliare a quello di Dio. Non si devono creare leggi di comportamento a partire dalle proprie incapacità, a partire dalle nostre debolezze e piccolezze, ma ci si deve sempre riferire alla nostra “somiglianza” con Dio e vivere quotidianamente la preoccupazione di evitare che il nostro cuore diventi un cuore di pietra e custodire il desiderio che sempre e comunque sia un cuore grande capace di amare.

Gesù parla esplicitamente del sogno di Dio sulla relazione uomo donna, quello raccontato nel libro della Genesi (prima lettura) e praticamente invita chi lo interroga e chi lo ascolta ad averlo come punto di riferimento continuo nella vita. E’ il modello cui ispirarsi sempre, anche nei momenti di fatica. La donna viene dal fianco dell’uomo ma non per essere al suo fianco ma di fronte a lui, ed entrambi, nell’amore, sono chiamati a diventare una cosa sola. Dio non solo crea l’uomo e la donna ma l’uomo per la donna e la donna per l’uomo. E in questa unità consiste l’immagine somigliantissima di Dio. Anche per questo la tradizione ebraica fa divieto di raffigurare il volto di Dio: l’uomo e la donna sono questo volto, non abbiamo quindi bisogno di altre raffigurazioni. Dio si compiace di farsi conoscere attraverso l’esperienza dell’amore umano dell’uomo e della donna, chiamati ad essere una sola carne.

Nella seconda lettura Paolo dice che questo amore è sacramento, cioè realtà umana capace di svelare il mistero di Dio. Come il pane dell’Eucaristia, così la quotidiana fedeltà dell’uomo e della donna racconta la fedeltà incondizionata di Dio per noi.

Un ultima cosa: lo sguardo dei farisei e lo sguardo di Gesù sono completamente diversi. Quello dei farisei è freddo, ambiguo, giudicante. Quello di Gesù è colmo di tenerezza, dona vita e rilancia desideri e sogni. Così deve essere il nostro di fronte a realtà di relazione uomo-donna problematiche, cariche di sofferenza e di fatica così tanto diffuse oggi. Forse questa pagina di Vangelo è un dono per tutti perché per tutti può risuonare come un invito a prendersi cura dell’amore tra un uomo e una donna. La coppia ha bisogno di essere avvolta dalla cura e dalla tenerezza dell’intera comunità cristiana perché la relazione sia difesa nella sua bellezza di realtà capace di raccontare l’amore di Dio; perché sia più solida nella fedeltà; perché sia più forte il rispetto reciproco, la gioia di essere dono, l’uguaglianza, la reciprocità, la condivisione, l’immaginazione la fantasia, la fecondità dell’amore. Sono troppe le insidie all’amore vero di una coppia, troppi i pericoli, tanta la fragilità. Chi sceglie di essere una carne sola ha bisogno di aiuto da parte di tutti per esserlo ogni giorno nella pace e nella gioia.

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Sabato, 08 Giugno 2024 16:21

IL 19 GIUGNO IL PANATHLON LECCO FA TAPPA IN VALSASSINA. PROTAGONISTI CINQUE "VETERANI" DELLO SPORT

Anche quest'anno, come è ormai tradizione, il Panathlon Club Lecco farà tappa in Valle per una serata dedicata al nostro territorio organizzata dai past president Adriano Airoldi e Riccardo Benedetti.

Il prossimo 19 giugno saranno cinque gli ospiti illustri del sodalizio guidato da Andrea Mauri: Flavio Spazzadeschi, Natalino Arrigoni, Nico Invernizzi, Gianfranco Polvara e "Tita" Lizzoli (tutta gente che non ha bisogno di presentazioni) si racconteranno ai soci parlando delle loro storie, del loro amore per lo sport e per la Valsassina.

"Tita" Lizzoli nell'occasione presenterà al Panathlon - nel corso della serata dal titolo "Storie di Sport e Umanità", il suo libro autobiografico "Pochi secondi".

 

 

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Sabato, 08 Giugno 2024 16:01

IN CORSO IN SLOVACCHIA IL 5° RADUNO DEGLI ALPINI EUROPEI

È in corso di svolgimento a Poprad, località turistica ai piedi della catena dei Tatra in Slovacchia, la quinta edizione del raduno degli Alpini in Europa.
L’Ambasciatrice d’Italia a Bratislava, Catherine Flumiani, accompagnata dall’Addetto Aggiunto per la Difesa, Col. Riccardo Venturini, ha incontrato il Presidente dell’ Associazione Nazionale Alpini , Sebastiano Favero e alcuni consiglieri nazionali dell’Associazione giunti a Poprad assieme ad oltre 300 partecipanti dall’Italia e dall’Europa.
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L’Ambasciatrice ha partecipato inoltre all’inaugurazione di una mostra presso il Museo dei Bassi Tatra di Poprad sui legami tra gli Alpini e il Gen. Rastislav Štefánik, il fondatore delle legioni cecoslovacche che combatterono a fianco dei reparti italiani nell’ultima fase della Prima Guerra Mondiale.
Il programma della manifestazione ha compreso numerose attività culturali e si è concluso con la Santa Messa nella basilica di San Giacomo di Levoca (città patrimonio UNESCO) e la tradizionale sfilata dei gruppi e delle sezioni degli Alpini.
 
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All’evento, organizzato dalla Sezione Alpini Slovacchia, guidata dal Presidente Alessandro Zazzeron, partecipano altresì i rappresentanti della Brigata Alpina Julia.
 
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Nella giornata del 7 giugno i volontari dell’Associazione Nazionale Alpini del Friuli Venezia Giulia hanno inoltre partecipato ad una esercitazione congiunta nel settore della protezione civile con i vigili del fuoco slovacchi.
L’Ambasciatrice Flumiani ha infine preso parte ad un convegno sullo sviluppo del turismo organizzato nel quadro dell’11esima edizione del Festival Viva Italia che si svolge in questi giorni a Poprad, al quale è seguita una cena istituzionale organizzata con il sostegno della Regione Sardegna e della Fondazione Sardegna che ha consentito di presentare anche agli ospiti slovacchi alcune delle eccellenze enogastronomiche dell’Isola.
 
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Molto emozionante la visita al cimitero militare di Levoca, uno dei 74 presenti in Slovacchia dove sono sepolti soldati italiani, che accoglie sei nostri connazionali.
 
 
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Sabato, 08 Giugno 2024 15:45

INTROBIO: QUESTA MATTINA SI E' RIPETUTO IL RITO DELLA TRANSUMANZA

L'antico e sempre ricco di dignificati rito della transumanza si è ripetuto ancora una volta questa mattina all'alba tra Pasturo e Introbio dove sono transitate le mandrie delle aziende agricole Doniselli e Platti dirette all'alpeggio estivo della Val Biandino.

Ecco alcune foto scattate da un nostro inviato speciale al seguito del corteo.

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Sabato, 08 Giugno 2024 15:38

DA DOMANI ORARIO ESTIVO PER IL TRASPORTO PUBBLICO

Da Domenica 9 Giugno 2024 entra in vigore l’orario estivo del trasporto pubblico su tutto il bacino delle province di Como, Lecco e Varese.

Il nuovo orario prevede una serie di novità tese a soddisfare l’utenza turistica e dimostra la crescente attenzione e sensibilità dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco, Varese verso la mobilità non sistematica ovvero quella non costituita dagli abituali pendolari mattino-sera e dagli studenti.

Il nostro territorio, infatti, da anni registra importanti incrementi del numero di visitatori e turisti anche stranieri incuriositi dalle splendide cartoline che i laghi e le montagne prealpine sanno offrire.

Il tutto in coerenza con le nuove abitudini del periodo post-Covid dove si riscontra un aumento degli spostamenti occasionali fra i quali quelli per svago e di carattere turistico ai quali il sistema dei trasporti pubblici è chiamato a dare risposta, offrendo un servizio competitivo di mobilità sostenibile per tutti i cittadini.

I nuovi orari sono stati resi possibili grazie alla fattiva collaborazione con le aziende di trasporto dell’intero bacino.

Principali modifiche di orario:
 

Area di Lecco

  • Linea 5 Lecco FS – Funivia
    Nei giorni di sabato per tutto il periodo estivo circolano nuove corse dalle 18.30 alle 22.30 in concomitanza con il nuovo servizio serale della Funivia dei Piani D’Erna. Gli orari permettono coincidenza in stazione a Lecco con i treniin arrivo da Bergamo, Tirano e Milano prima dell’ora di punta ed in coincidenza con le partenze per le medesime località.
    Orari e informazioni:
    https://www.lineelecco.it/trasporto/
    https://www.pianidibobbio.com/it/prezzi-orari/piani-derna
  • D21 Bellano – Varenna – Esino Lario e linea Urbana di Colico
    Confermati i potenziamenti del servizio già attuati nel corso della stagione estiva 2023 (dettagli: https://www.leccotrasporti.it)
  • D35 Lecco – Taceno – Premana
    Attivo il servizio “bicibus” per trasporto biciclettesull’autobus nella tratta Lecco – Barzio. Il servizio è attivo tutti i giorni da lunedì a domenica solo su specifiche corse indicate in orario.
    Confermati i potenziamenti del servizio già attuati nel corso della stagione estiva 2023. (dettagli: https://www.leccotrasporti.it)
    Confermato il recente collegamento con il distretto sanitario di Introbio.
  • D55 Lecco – Oggiono – Annone
    Attivo il servizio “bicibus” per trasporto biciclettesull’autobus nella tratta Lecco – Galbiate. Il servizio è attivo nei soli giorni festivi sulle corse indicate in orario.

Orari e informazioni: https://www.leccotrasporti.it/orari-stampabili-in-vigore/
 

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Venerdì, 07 Giugno 2024 16:20

TACENO: AL VIA I LAVORI DI LARIORETI PER IL POTENZIAMENTO DEL DEPURATORE

Lario Reti Holding ha avviato, alla fine di marzo, un importante intervento per migliorare l’efficienza e la sicurezza dell’impianto di depurazione di Taceno.

Questo depuratore è costituito da un insieme di edifici e vasche, situati in un’area compresa tra la sponda sinistra del Torrente Mortesina e l’argine destro del Torrente Pioverna: la regolazione dell’afflusso delle acque del primo torrente nel secondo avviene attraverso la regolazione manuale di una chiavica, dotata di una paratoia che resta aperta in periodi di acque basse e viene chiusa con le acque alte.

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Durante l’intervallo di chiusura della chiavica, le acque di scolo si accumulano nella rete di canali: grazie alle opportune manovre di riapertura del manufatto, non vengono ostruiti i collettori dei reflui fognari in ingresso e uscita dall’impianto.

Si è quindi deciso di rimuovere completamente la chiavica e si provvederà alla demolizione di una parte del muro di cinta che la contiene, con la relativa ricostruzione dell’intera porzione dell’alveo che la contiene.

Inoltre, per migliorare la qualità delle acque reimmesse in natura è stato installato un nuovo sistema compatto di grigliatura fine per rimuovere i corpi solidi presenti nel refluo che potrebbero andare a inficiare il corretto funzionamento di tutti gli apparati elettromeccanici di trattamento delle acque nere.

Infine, le vasche della linea fanghi sono state coperte e dotate di un sistema di aspirazione che convoglia l’aria al nuovo impianto di biofiltro a gusci di molluschi, riducendo, o addirittura eliminando, gli odori sgradevoli che possono derivare dai vari trattamenti dei reflui.

Questo investimento, del valore di 340.000 euro, rappresenta un passo fondamentale per la sicurezza del depuratore e per la gestione dei rischi idraulici, e si prevede che sarà completato entro settembre 2024.

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Giovedì, 06 Giugno 2024 15:47

IL GIORNO PIU' LUNGO DEL 1944

Certamente oggi è un giorno storico, che ha segnato lo svolgimento della II Guerra Mondiale: ottanta anni dal "Giorno più lungo" il D-DAY , lo sbarco dei soldati alleati in Normandia il 6 Giugno 1944.
Celebrato anche in tanti films e documentari, tra cui non possiamo non ricordare il bellissimo film di Stephen Spielberg , "Salvate il Soldato Ryan" che nei primi terrificanti 20 minuti ci regala una descrizione piuttosto realistica dei tragici avvenimenti, in cui morirono migliaia di soldati alleati (Americani, Inglesi e Francesi).

In realtà la Guerra aveva già cominciato a declinare nel verso "giusto" all'inizio del 1943: la vittoriosa Battaglia di Stalingrado (settembre 1942 Febbraio 1943) , poi il ritiro del corpo d'armata di Rommel dall'Africa, ottobre 1942 la Battaglia di El Alamein, Febbraio 1943 la cattura di tutta l'"Afrika Korps" Tedesca e degli ultimi soldati italiani, a cui era stato proibito da Hitler di ritirarsi e magari di rafforzare la Sicilia in attesa della nuova invasione alleata, che si realizzerà per l'appunto nel Luglio 1943 nei dintorni di Gela.

Era Stalin soprattutto che chiedeva insistentemente l'apertura di un nuovo fronte a Occidente, mentre a Oriente i soldati Sovietici cominciavano a respingere le truppe di occupazione naziste : in una fuga precipitosa da parte degli Italiani (la ritirata degli Alpini nel Gennaio Febbraio 1943), con una retrocessione molto più lenta da parte dei Tedeschi, guidati dal Generale Erich Von Manstein.
I Russi ci misero più di due anni ad arrivare alle porte della Germania.

Gli Alleati a dire il vero se la presero con comodo : Stalin (l'Unione Sovietica era sempre vista con sospetto) dovette aspettare circa un anno perchè le sue sollecitazioni venissero eseguite.
Il "Piano Overlord" era sicuramente complesso, si trattava di mobilitare migliaia di navi e centinaia di migliaia di soldati, verso un territorio che i Nazisti, padroni della Francia dal Giugno del 1940, avevano avuto tutto il tempo di fortificare.
Poi nel frattempo c'erano state anche delle esperienze abbastanza negative: lo Sbarco di Anzio per esempio (22 Gennaio 1944) che doveva facilitare la liberazione di Roma e far avanzare più velocemente la riconquista dell'Italia , fu sostanzialmente un grave fallimento, a causa soprattutto della resistenza durissima delle forze Tedesche comandate da Kesserling.
Roma poi era poi finalmente caduta il 4 Giugno 1944, due giorni prima del D-Day : un segnale positivo e incoraggiante per gli Alleati !
Il tempo in Normandia agli inizi di Giugno, come è noto, era pessimo, e il Feldmaresciallo Rommel, che dalla Tunisia era volato a Berlino per difendere la Francia, convinto che l'attacco alleato sarebbe stato rimandato, in quei giorni era a Berlino, a comprare un paio di scarpe per sua moglie che festeggiava il compleanno !

Gli Alleati avevano fatto credere ai Tedeschi che l'attacco si sarebbe sviluppato su Calais, ma la scelta cadde sulla Normandia, per quanto essa fosse difesa da molti bunker, cavalli di frisia sulla spiaggia, e una forte ragnatela difensiva.

Anche qui però furono fatti degli errori clamorosi, da parte dei vertici militari alleati. Se tutto andò abbastanza bene nelle spiagge denominate Juno, Sword , Gold e Utah (dove le resistenze tedesche vennero sconfitte in tempi ragionevoli) su quella denominata Omaha Beach (dove è ambientato il film di Spielberg) si sfiorò il disastro, tant'è che Eisenhower a un certo punto sembrava meditasse addirittura l'annullamento delle operazioni.

I bombardamenti lanciati dalle navi al largo della costa contro i bunker tedeschi furono troppo imprecisi, idem per quelli aerei carenti e imprecisi (non c'era la tecnologia laser come oggi !) .
I soldati americani furono quindi lanciati sulla spiaggia contro dei bunker perfettamente funzionanti, e a migliaia furono sterminati dalla mitragliatrici tedesche (un soldato tedesco che fu poi fatto proigioniero rivelò che solo lui ne aveva uccisi almeno 150) .
Anche il lancio dei paracadutisti, la sera prima, era stato un disastro. Il loro obiettivo era quello di colpire i Nazisti alle spalle, paracadutati sulle campagne francesi poco lontano dalla costa, ma purtroppo per loro i Tedeschi li stavano aspettando !
Molti furono uccisi come tiro al bersaglio mentre erano ancora in volo, altri sbagliarono direzione e si persero nelle campagne (finendo poi per essere o uccisi o se erano fortunati catturati) molti altri annegarono addirittura, col loro pesante equipaggiamento, nelle pozzanghere che i Tedeschi avevano preparato, allagando le campagne, proprio per impedire l'arrivo dei paracadusti.

In più Rommel, furioso per l'errore commesso, raggruppò nei dintorni di Caen tutte le Divisioni tedesche disponibili (almeno quelle che non erano impegnate in Russia) per cercare di rimandare subito indietro le truppe alleate sbarcate in Normandia, circondandole completamente.
Mancò poco che ci riuscisse, i combattimenti furono violentissimi, i soldati Alleati ci misero più di due mesi per arrivare a Parigi, liberata finalmente il 25 Agosto 1944, che tra l'altro era stata tutta riempita di dinamite perchè per Hitler doveva completamente essere distrutta (consiglio il bel libro "Parigi brucia").

Insomma , non fu facile liberare la Francia. L'Europa e le democrazie occidentali hanno sicuramente un grande debito di riconoscenza verso l'Inghilterra, che non si è mai arresa a Hitler anche quando nel 1941 sembrava invincibile, sia verso gli Stati Uniti, che hanno sacrificato centinaia di migliaia di giovani vite per liberare i nostri territorio dall'obbrobrio del Nazismo e del Fascismo !

Enrico Baroncelli

 

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Giovedì, 06 Giugno 2024 09:37

INTROBIO: AL VIA I LAVORI PER L'OSPEDALE DI COMUNITA'

Quella che vedete in copertina (e qui sotto) sono immagini che potrebbero essere definite quasi "storica": testimoniano, infatti, l'avvio nell'area del distretto a Introbio della predisposizione del cantiere per la costruzione dell'ospedale di Comunità, opera finanziata con i fondi del PNRR (circa 3 milioni di euro) e realizzata da ATS Brianza su terreno concesso in diritto di superficie dal comune.

La nuova struttura, secondo il progetto, sarà costituita da una palazzina di 4 piani nella quale verranno ospitate camere (una decina, ma potrebbero aumentare, i posti letto previsti), uffici e magazzini.

Un esempio (molto semplificato e non esaustivo) di funzione dell'ospedale di comunità è quella dell'accoglienza di pazienti anziani che magari hanno subito un intervento all'ospedale di Lecco, hanno trascorso lì il periodo post operatorio e devono completare la remissione con qualche giorno di ulteriore ricovero. In questo modo il paziente sarà vicino a casa ed i suoi parenti potranno andare a trovarlo senza dover scendere fino a Lecco garantendogli una maggiore tranquillità e serenità.

Non è tutto, naturalmente, ma quanto sopra dà un'idea di cosa significhi l'ospedale di comunità.

I lavori, stando alle tempistiche previste dal PNRR dovranno essere conclusi entro la prima metà del 2026 quando, se tutto procederà secondo i piani, l'area Sceregalli sarà completa di Casa di Comunità (ci si augura con maggiori servizi ed ambulatori), Ospedale di Comunità, la RSA Villa Serena e la Comunità Socio Sanitaria La Valle gestita dalla Cooperativa Le Grigne: insomma, una vera e propria cittadella della salute al servizio di tutta la Valsassina per la quale, come noto, è già stato istituito un servizio di trasporto pubblico che si avvale della pensilina realizzata dal comune di Introbio in collaborazione con l'Azienda del Trasporto Pubblico Locale di Como e Lecco.

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