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Domenica, 26 Maggio 2024 19:26

DA TELEVALLASSINA UN BEL DOCUMENTARIO SU LEONARDO DA VINCI: ALOISIO BONFANTI INTERVISTA PAOLO CAGNOTTO

in Cultura

L'immenso Leonardo da Vinci, tornato alla ribalta mondiale per alcuni suoi dipinti collocati nella cornice stupenda delle montagne lecchesi, della Valsassina e della Valtellina, nonché sul romantico lago verso il ponte Visconteo di Lecco, è stato anche al centro di un documentario realizzato con la determinante collaborazione di Paolo Cagnotto milanese da tempo trapiantato in Valsassina. Vediamo un'intervista di Aloisio Bonfanti.

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Domenica, 26 Maggio 2024 18:47

CORSA IN MONTAGNA: LE ALLIEVE DI CORTENOVA SONO CAMPIONESSE ITALIANE! MA CORTENOVA E PREMANA CONQUISTANO ANCHE DUE TITOLI REGIONALI

in Sport

Una Valle Camonica baciata da uno splendido sole celebra i binomi tricolori nelle staffette giovanili di corsa in montagna: a vincere il titolo italiano Allievi/e nella specialità a Darfo Boario (Brescia) sono lo Sport Project Vco maschile e la Società Atletica Valchiese femminile, mentre i Trofei nazionali Cadetti/e di staffette vanno al Gs Valgerola Ciapparelli maschile e l’Atletica Saluzzo femminile. In chiave Under 18 i campioni italiani individuali Licia Ferrari (SA Valchiese) e Matteo Bagnus (Podistica Valle Varaita) ottengono anche quest’oggi i migliori crono di frazione: dai tempi ottenuti a Darfo e dalle classifiche tricolori dello scorso 4 maggio a Lanzada (Sondrio) scaturiranno i nomi dei convocati in Nazionale per l’International Mountain Running Under 18 Cup del 22 giugno a Montaña Palentina (Spagna). Sempre tra gli Allievi/e il tricolore a staffetta chiude il Campionato di Società: scudetti a Sport Project Vco maschile e Centro Sportivo Cortenova femminile.

In palio ci sono anche i titoli regionali di corsa in montagna a staffetta nelle categorie giovanili coinvolte: trionfano il GS Valgerola Ciapparelli Cadetti, l’Atletica Rebo Gussago Cadette, l’AS Premana Allievi e il Centro Sportivo Cortenova Allieve.

LA CRONACA – La manifestazione, organizzata dal Gruppo Sportivo Oratorio Darfo con il supporto tecnico dell’Unione Sportivo Malonno e con il patrocinio del Comune di Darfo Boario e della Comunità Montana della Valle Camonica, propone un percorso tecnico ma molto bello anche sul piano paesaggistico: passando alla Madonnina di Gianico, sulla “Strada dei Tedeschi” e tra i mulini di Fucine, sono le Cadette ad aprire la giornata di competizioni tricolori. La prova delle Under 16 (2,6 km per 160 metri di dislivello da ripetere una sola volta per ogni frazione) conferma in pieno il pronostico: a conquistare il trofeo è l’Atletica Saluzzo, forte della sesta classifica e dell’argento dei Campionati Italiani individuali, al secolo Anna Laratore e Vittoria Audifreddi. La gara parte con un autentico “show” di Anita Pelissero, la campionessa italiana individuale di Lanzada battente bandiera Atletica Susa Adriano Aschieris che completa la tornata in 12:32 con 40 secondi sulla più immediata inseguitrice Giulia Giorda (Atletica Gio’ 22 Rivera), con 45” su Susanna Romegialli (CSI Morbegno) e con 47” su Anna Laratore. Il secondo giro vede la grande rimonta di Vittoria Audifreddi, la migliore tra le seconde frazioniste con 13:31: l’Atletica Saluzzo trionfa in 26:50 con 24 secondi sull’Atletica Gio’ 22 Rivera, al traguardo con Cloe Vesco e medaglia d’argento, e 1’12” sull’Atletica Susa Adriano Aschieris, bronzo con Pelissero e Chiara Montanari. Quarta posizione in 28:43 per l’Atletica Rebo Gussago, che con Dafne Iacono ed Emma Capriotti si prende il titolo lombardo Cadette: completano la top six Unione Sportiva Aldo Moro quinta e Atletica Alta Valtellina sesta a livello tricolore e argento (a 3” dall’oro) nel Campionato Regionale con Greta Compagnoni e Alessia Simonelli (il bronzo va alla seconda squadra di Atletica Alta ValtellinaLetizia ConfortolaGioia Pozzi).

Nei Cadetti (tracciato identico alle Cadette: 2,6 km per 160 metri di dislivello) è trionfo lombardo con il GS Valgerola Ciapparelli campione d’Italia e la Polisportiva Albosaggia argento. La prima frazione vede una situazione di sostanziale parità, con il miglior crono (11:25) di Stefano Negroni (Pool Atl. Alta Valseriana) in gara a titolo individuale e con un folto gruppo racchiuso in una quindicina di secondi, con Edoardo Corradini (Pol. Albosaggia) di poco davanti a Elia Ronchi (GS Valgerola Ciapparelli). Decisiva la seconda tornata e il crono di 10:57 condiviso da Davide Songini Paolo Granzino: Songini, campione italiano individuale, porta il GS Valgerola sul tetto d’Italia con 22:35 per superare di soli 7” Gabriele Vanini (Pol. Albosaggia), argento a Lanzada e argento pure nella staffetta di oggi; Granzino porta al bronzo (a soli 13” dal titolo) l’Atletica Susa Adriano Aschieris, medaglia da condividere con Pietro Strazzacapa. Valgerola e Albosaggia sono anche oro e argento nei Campionati Regionali Cadetti: il bronzo è del Gs CSI Morbegno di Giacomo Ciapponi Tommaso Tarca, oggi quarto al traguardo a 40” dalla vittoria precedendo Atletica Sandro Calvesi (quinta) e Atletica Valle Brembana (sesta).

Capitolo Allieve (due giri, uno per frazionista da 3,9 km per 220 metri di dislivello): sul gradino più alto del podio come a Valdaone 2023 sale la Società Atletica Valchiese con una formidabile seconda frazione di Licia Ferrari, campionessa italiana Under 18 2024 di cross e corsa in montagna e pronta a partire per Annecy (Francia), dove venerdì 31 maggio affronterà il Campionato Europeo della prova di sola salita Under 20 (la categoria superiore). Conoscendo le doti dell’atleta trentina, Pool Società Atletica Alta Valseriana e US Quercia Dao Conad provano a smarcarsi schierando Matilde Mologni e Paola Parotto (seconda e quarta nel tricolore individuale) in prima frazione. Mologni realizza il miglior primo giro in 19:07 davanti ad Alice Gastaldi (Atletica Roata Chiusani, 19:09 a titolo individuale) e a Parotto (US Quercia Dao Conad, 19:12): per la Valchiese Emma Zanetti è 11esima a tre minuti dalla vetta. Partita chiusa? Nemmeno per sogno: da sogno è invece il giro di Licia Ferrari, che chiude in 17:36, guadagnando oltre cinque minuti sia sul Pool Alta Valseriana sia sull’US Quercia Dao Conad. La Valchiese trionfa in 39:53: argento tricolore e titolo regionale lombardo per un regolarissimo Centro Sportivo Cortenova con Serena Mascheri e Caterina Ciacci (autrice di un’ottima seconda frazione) in 40:21, mentre l’US Quercia Dao Conad con Caterina Vesco ultima frazionista riesce a mantenere il bronzo in 41:56 davanti al Pool Atletica Alta Valseriana, quarta con Mologni e Aurora Milesi ma anche argento ai Campionati Regionali; quinta posizione per l’Atletica Pinerolo di Matilde Farinetti e Matilde Grangetto, sesto posto per la squadra “B” del CS Cortenova (Arianna e Sandra Buzzoni sono anche medaglia di bronzo nel Campionato Regionale).

Tra gli Allievi, sullo stesso tracciato delle Allieve, trionfa la regolarità ai piani altissimi dello Sport Project Vco: terzo crono nella prima frazione con 15:10 per Pietro Ruga, miglior tempo a 15:20 nel secondo giro di Christian Piana. Il più veloce in assoluto, l’unico a scendere sotto i 15 minuti (14:59), è ancora Matteo Bagnus, alfiere della Podistica Valle Varaita già tricolore individuale precedendo nel primo giro il 15:05 di Stefano Perardi (Battaglio CUS Torino): la sua squadra, con la seconda frazione di Daniele Mattio, è argento al traguardo a poco più di un minuto dalla staffetta ossolana vincitrice (30:31 contro 31:34). La medaglia di bronzo va al collo dell’AS Premana con Francesco e Moris Gianola: 32:12 il crono complessivo con l’ottimo primo giro di Francesco (15:30) per conquistare anche il titolo lombardo di categoria. A completare la top five sono GS Quantin Alpenplus (quarto) e APD Pont Saint Martin (quinto), a colorare il podio del Campionato Regionale sono anche la Polisportiva Albosaggia (argento regionale e sesta tricolore con Filippo Bertazzini e Matteo Bonetti) e l’Atletica Valle Brembana (bronzo regionale e settima nel Campionato Italiano con Riccardo Goglio e Gabriele Licini).

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Domenica, 26 Maggio 2024 09:32

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA DOMENICA DELLA TRINITÀ

in Cultura

Mi sono soffermato sulla prima lettura, sull’esperienza vissuta da Mosè sul Sinai. Provo sempre una gioia profonda quando incontro coppie di sposi che dopo tanti anni di matrimonio vivono ancora lo stupore di riconoscersi in cammino. Dicono: “è una continua sorpresa”; “non finiamo mai di conoscerci”; “dobbiamo ancora imparare meglio cosa significa volersi bene, appartenersi vicendevolmente, amarci così come ci ha amato Gesù”. Mi aiutano a guardarmi nel cuore cercando di capire com’è la mia vita con Dio. È stato inevitabile questo pensiero considerando l’esperienza di Mosè.

Provo una grande gioia nel pensare che per noi, ogni giorno, è possibile riconoscerci in lui che da una fessura della roccia riesce a vedere Dio di spalle e percepire di poter intuire qualcosa della sua bontà e della sua misericordia. E’ bello riconoscerci, come Mosè, accarezzati da un Dio che ci garantisce che il rapporto con lui sarà sempre una novità, una sorpresa incredibile.

Mi dà gioia essere aiutato a sentirmi sempre agli inizi di un cammino di continua crescita di conoscenza e di amore.

Poter dire a chi incontro che in un certo senso “ho visto Dio di spalle” mi mette a mio agio, capisco che il nostro parlare di lui, di fede in Lui, di vita vissuta nel suo amore, di sguardo nuovo sul futuro sarà sicuramente un dialogo sincero e fecondo, una fortuna incredibile, un evento di crescita, di libertà, di compartecipazione di un amore sempre nuovo, fecondo, liberante.

“Vedere Dio di spalle” è sapere di poterci avvicinare a lui solo con mitezza e umiltà, in punta di piedi. È tenere lontana dal cuore la presunzione di essere i migliori. E’ diventare attenti, vigili, curiosi, veramente affamati e assetati di Dio, contenti di camminare insieme. E’ mettersi ogni volta davanti a lui dicendogli sinceramente: non so ancora nulla di te, della tua bontà e del tuo amore, voglio vederti, voglio conoscerti, voglio poterti amare ancora di più.

Nella festa della Santissima Trinità celebriamo la relazione d’amore tra Padre, Figlio e Spirito Santo e il sentircene profondamente coinvolti ogni giorno di più in un cammino nuovo. La festa della Santissima Trinità è la festa di essere parte di un mistero d’amore promettente e veramente coinvolgente.

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Domenica, 26 Maggio 2024 09:11

TROFEO BATTISTA BENEDETTI "SANTAFEDE": A CORTENOVA VINCE LA COLICODERVIESEE

in Sport
Si è conclusa ieri sera a Cortenova la seconda edizione del torneo di calcio giovanile (categoria giovanissimi under 15) dedicato alla memoria di Battista Benedetti "Santafede", primo tifoso dei colori gialloblù, appassionato di sport nonchè grande sostenitore dell'attività del Centro Sportivo.
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La vittoria è andata alla ColicoDerviese (foto di copertina) che ha battuto 3 - 0 la Polisportiva Valmadrera, autentica rivelazione del torneo.
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Terzi classificati i padroni di casa del CSC Cortenova che si prendono una rivincita sulla Nuova Sondrio Calcio con un mai in discussione 3-1: per i giovanissimi cortenovesi a segno Mattia Manzoni con una doppietta e Giacomo Scuri.
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Il Premio al miglior portiere, dedicato alla memoria di Beppe Piras e consegnato dai genitori Bruno e Rosa è andato a Corti della Polisportiva Valmadrera, mentre il riconoscimento come miglior giocatore se lo è aggiudicato Busi della ColicoDerviese.
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Ha premiato il figlio di Battista Benedetti, Lino, che guida con successo l'azienda che ha sedi a Cortabbio e Cortenova. Hanno rappresentato il CSC Cortenova il Presidente Riccardo Benedetti e i due veri motori della manifestazione, Silvio Galperti e Walter Mascheri
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Un ringraziamento finale è andato a tutti i partecipanti ed a tutti coloro che si sono prestati come volontari per allestire e gestire l'ospitalità e la sicurezza dell'evento.
 
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Domenica, 26 Maggio 2024 09:07

SARA' DON WILLIAM ABBRUZZESE A GUIDARE LA COMUNITA' PASTORALE MADONNA DELLA NEVE

Dal 1 giugno scadrà l’incarico del Responsabile della Comunità Pastorale Madonna della neve e Parroco di Primaluna per don Marco Mauri. A Primaluna don Mauri era arrivato nel 2015, con l’ingresso ufficiale fatto il 27 settembre. Aveva avvicendato di don Mauro Malighetti che l’Arcivescovo Angelo Scola aveva destinato a Besana Brianza, alla guida della Comunità Pastorale Santa Caterina che incorpora sei parrocchie.

Al posto di don Marco arriverà don William Abbruzzese, originario di Canzo, nato a Erba il 10 dicembre 1977 e ordinato l’11 giugno 2005. Attualmente don William è Vicario Parrocchiale nella Comunità Pastorale San Giovanni Battista di Oggiono – comprendente anche le parrocchie di Annone, Ello e Imberido – e ha svolto precedentemente il suo ministero nelle comunità di Molteno e di Garbagnate Milanese.

Fino all’inizio di settembre il Decano, don Lucio Galbiati, curerà l’Amministratore della Comunità Pastorale, insieme a don Cesare Gerosa, don Gabriele Carena e agli altri presbiteri presenti in Valle. La realtà pastorale si avvarrà della collaborazione di suor Rosanna, che già anima diverse attività della Comunità, sarà un contributo prezioso per questo periodo di cambiamento.

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Sabato, 25 Maggio 2024 09:46

IL SALUTO DI DON MARCO MAURI ALLA COMUNITA' PASTORALE MADONNA DELLA NEVE

Come preannunciato, Don Marco Mauri, Prevosto della Pieve, lascia il suo incarico. Una "notizia" che circolava già da mesi in quanto lo stesso Don Marco l'avrebbe riferita, in via riservata, ai componenti dei vari Consigli Pastoriali del territorio.

Quest'oggi, però, è arrivato davvero il momento dei saluti e il Prevosto uscente ha voluto indirizzare ai suoi fedeli un messaggio di saluto tramite il bollettino settimanale che riporta tutte le funzioni e gli eventi della Comunità Pastorale.

Lo riportiamo integralmente qui sotto.

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Sabato, 25 Maggio 2024 07:02

DUE INIZIATIVE DELL'UNIVERSITA' DELLA TERZA ETA' VALSASSINA

in Cultura

Ricordo che lunedi 27 Maggio abbiamo anticipato l'incontro sull'Europa con il prof. Costantino Ruscigno, inizialmente previsto per il 3 Giugno, sempre in Comunità Montana dalle ore 16 alle 18.
Ruscigno è avvocato e prof. di Diritto al Parini e al Politecnico di Lecco, dove si occupa di Diritto nell'Edilizia, Presidente del Movimento Federalista Europeo lecchese, nonché dell'Associazione Martiri di Cefalonia sezione di Lecco.

Faremo un incontro sicuramente interessante sulle origini degli ideali europeisti, a partire da Altiero Spinelli e il Manifesto di Ventotene, alla formazione della CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, 1951) e della prima unità europea economica (il MEC) fino a oggi, alla formazione dell'Unione Europea con la moneta comune (euro). Il titolo è volutamente "mazziniano" : " O SI FA L'EUROPA O SI MUORE". Alla metà dell'Ottocento infatti il tema era quello dell'Unità d'Italia. Se un secolo e mezzo dopo l'Italia è diventata la quinta potenza industriale del mondo (oggi siamo però retrocessi di qualche posto) pochi ricordano che il merito è stato anche di personaggi come Quintino Sella, Gian Domenico Romagnosi, Bettino Ricasoli, Francesco Crispi e tanti altri, oggi ricordati nei nomi delle vie italiane ma purtroppo sconosciuti ai più, che hanno abolito le barriere tra i Ducati e i Regni italici (di Napoli, di Sardegna, di Toscana e Parma, del Lombardo Veneto ecc.) creando un mercato nazionale competitivo con le altre nazioni europee (Francia, Germania, Inghilterra) e soprattutto una rete ferroviaria nazionale, quasi inesistente nel 1848.

Oggi il tema è l'Unità d'Europa: di fronte allo sviluppo della globalizzazione e alla preponderanza delle economie più forti, in particolare degli Stati Uniti e della Cina, e alla ripresa di pericolose ambizioni militari da parte della Russia, l'Europa rischia seriamente di fare la fine del "vaso di coccio" in mezzo a dei "vasi di ferro", come scriveva sempre nell'Ottocento un nostro illustre concittadino !

E' allora più che mai necessaria una ripresa dei valori europei, dopo l'obbiettivo raggiunto, grazie anche a un grande economista e un grande Presidente come Carlo Azeglio Ciampi, di una moneta unica. Uno spirito comune che unisca il "vecchio Continente" nella consapevolezza che ogni nazionalismo da solo non va da nessuna parte, come da molti anni è assolutamente chiaro a chi si occupi di politica economica.

Riprendere quindi le idee di Ventotene e di Altiero Spinelli, nate nel disastro degli anni conclusivi della II Guerra Mondiale, per una Europa più forte, più unita e più consapevole (parleremo anche del tema di un possibile "Esercito Europeo", di cui ultimamente si sta discutendo).

L'altro incontro della settimana è per Mercoledi 29 Maggio sul tema dei nostri amici cani, in particolare sul "Rapporto tra esseri umani e cani", a cura di Elisabetta Mariani. Anche qui ci saranno molti argomenti interessanti da sviluppare.

 

Enrico Baroncelli

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Sabato, 25 Maggio 2024 06:56

IL 24 MAGGIO 1915 L'ITALIA ENTRA NELLA "FORNACE"

in Cultura

Il 24 Maggio 1915 l'Italia entrava ufficialmente nella "fornace" della I Guerra Mondiale, già iniziata nell'Agosto dell'anno precedente, e "il Piave mormorava calmo e placido al passaggio, dei primi fanti il 24 Maggio".
Ma come si era arrivati ad entrare in una guerra che in realtà, a parte qualche esagitato come Mussolini, Marinetti, D'Annunzio e gli "interventisti" , non voleva nessuno ?
Non la volevano assolutamente i deputati socialisti, in nome della "fratellanza universale" dei lavoratori, e per questo avevano espulso con ignominia Benito Mussolini sia da direttore dell'"Avanti !" che dal Partito Socialista Italiano. Non la volevano i Cattolici: tanto meno il Papa Benedetto XV, che pochi anni dopo classificò come "inutile strage" la guerra contro un paese cattolico come l'Austria.
Non la volevano i Liberali, tanto meno il Primo Ministro Giovanni Giolitti, il quale pensava che si potesse ottenere "parecchio" dall'Impero Austriaco (cioè Trento e il Trentino) senza neanche sparare un colpo, in cambio della neutralità fino allora osservata (e questa ipotesi era più che probabile).

La volle invece il Re, Vittorio Emanuele III di Savoia, "Il Re guerriero" come lo adulava la propaganda Fascista fino al 25 Luglio 1943 (dopo questa data invece i Fascisti lo definirono "il Re fellone"!). Fu sostanzialmente un suo colpo di mano che il Parlamento, fino ad allora per la maggior parte contrario all'intervento in guerra, fu costretto ad approvare.
Rovesciando le alleanze fino allora costituite, e cedendo alle promesse e alle lusinghe della diplomazia inglese (il "Patto di Londra") che promettevano l'Istria, la Dalmazia e quant'altro, naturalmente a spese dell'Impero asburgico.
Ma ecco un'altra domanda importante : perchè l'Italia rovesciò la sua unione con la Triplice Alleanza, cioè Germania e Austria, che durava da più di una trentina di anni, subito dopo la conclusione delle Guerre del Risorgimento, per passare all'altro fronte ? Un "tradimento" vero e proprio per gli Imperi centrali, che nel 1916 organizzarono la "Strafexpedition", cioè una "spedizione punitiva" contro gli Italiani.
In realtà l'alleanza con gli Imperi centrali, e stranamente insieme all'Austria, nemica storica fino alla Terza Guerra di Indipendenza, cioè fino alla battaglia di Lissa del 1867, era in funzione anti-francese.

L'Imperatore Napoleone III nel 1859 aveva aiutato l'esercito piemontese nelle battaglie sanguinose e decisive di S.Martino e Solferino. Ma l'obiettivo per lui era di aiutare Cavour a costruire uno Stato limitato al Nord Italia (Lombardo Veneto, Regno di Sardegna, Parma e forse Toscana) non uno Stato nazionale che sarebbe stato concorrente alla Francia nel Mediterraneo.
Per lo stesso motivo all'opposto invece gli Inglesi vedevano di buon occhio la nascita del nuovo Stato sulla penisola, e ad esempio aiutarono Garibaldi ad arrivare indenne nel suo sbarco in Sicilia. Il "tradimento" definitivo per i Francesi fu invece l'occupazione di Roma nel 1871, approfittando della sconfitta di Napoleone III contro i Prussiani a Sedan. Per loro fu la prima "coltellata alla schiena" : la seconda fu il 10 Giugno 1940, quando Mussolini dichiarò guerra a una Francia già piegata dalle truppe naziste.

Per molti anni, dal 1878 in poi, ci fu una durissima guerra commerciale contro i Francesi (con dazi elevati alle stelle, soprattutto su prodotti comuni, ferro, seta, vini olio formaggi e prodotti alimentari) e rapporti diplomatici durissimi tra i due paesi.
Il Generale Raffaele Cadorna, quando seppe del cambio di fronte approvato dal Parlamento, ebbe una risposta molto stizzita: per anni aveva studiato come attaccare la Francia dalle Alpi piemontesi e valdostane, e adesso di colpo doveva cambiare tutta la sua strategia, dirigendosi verso le Dolomiti !

Ma "il Re Guerriero" , come detto, dopo mesi di consultazioni con gli Inglesi (promesse che furono poi in buona parte anche queste "tradite" dal Trattato di Versailles) aveva ormai deciso.
Tutti pensavano che la guerra sarebbe stata breve, confidando ognuno nella potenza terribile delle nuove armi : nessuno immaginava che si stava aprendo un baratro, che per molti anni avrebbe seppellito non solo la pace, la "Belle époque", le speranze di futuro per milioni di giovani, e che avrebbe dato il via a una instabilità politica che sarebbe poi sfociata solo vent'anni dopo in una nuova Guerra mondiale.

"Il Piave mormorava".

Enrico Baroncelli

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