RicordandoVi l'iniziativa di mercoledì 14 luglio, ore 18.00, nella quale - presso il giardino interno alla nostra libreria Parole nel tempo (Via Partigiani 19, Lecco) - la Prof.ssa Gilda Tentorio presenterà il volume di Nikos Kazantzakis, Odissea (Milano, Crocetti, 2020), vorremmo richiamare la Vostra attenzione su alcuni aspetti che caratterizzano questo libro importante.
Nikos Kazantzakis (1883-1957) è noto al pubblico italiano principalmente come romanziere: in particolare dai suoi due romanzi Zorba il greco e L’ultima tentazione sono stati rispettivamente tratti l'omonimo film (1964) diretto da Michael Cacoyannis magistralmente interpretato da Anthony Quinn e Irene Papas, e L'ultima tentazione di Cristo (1988), diretto da Martin Scorsese e interpretato da Willem Dafoe e Barbara Hershey.
Questo accresce i meriti della pubblicazione - nella traduzione italiana di Nicola Crocetti - del suo poema Odissea (uscito in Grecia nel 1938). Peraltro l’opera ha dimensioni inusuali, poiché, articolata come i poemi omerici in 24 canti, consta di ben 33.333 versi (decaeptasillabi, un metro inconsueto nella prosodia neogreca) per un totale – nell’edizione italiana – di quasi ottocento pagine.
E' una riscrittura geniale dell'ultimo tempo della vita di Ulisse, come quella operata da Dante (Inferno, canto XXVI) ma diversamente da Dante. A spingere l’eroe del XXVI Canto dell’ Inferno a riprendere il mare e a varcare i confini del mondo è “l’ardore/ ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto/ e delli vizi umani e del valore”. Tutto ciò non basta al personaggio di Kazantzakis che è mosso da un irrefrenabile impulso a lasciarsi alle spalle quanto è consueto e convenzionale (“borghese”), a tradire le aspettative riposte in un figlio, in un padre, in un marito. È un eroe amorale, “fedele” alla “santa infedeltà”, che celebra come “la virtù più fertile al mondo”.
Le sue peregrinazioni oltre i confini del mondo allora conosciuto, gli incontri con personaggi la cui stessa presenza travalica le frontiere del tempo, la morte enigmatica, rendono questo vasto poema una delle opere fondazionali della letteratura e più in generale della cultura del Novecento.
Siamo lieti che a presentarlo dopodomani sia la Prof.ssa Gilda Tentorio, che ha peraltro collaborato con Nicola Crocetti alla revisione del testo, accompagnata nella circostanza dalla lettura di Luca Radaelli del Teatro Invito. E' gradita la prenotazione, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando in libreria (0341/1763760).