Volete sapere qual era un argomento “scolastico” all’ordine del giorno nel 1880? No? Allora lasciate perdere questo articolo.
Se, invece, siete curiosi vi darò il titolo: “lo sport nella scuola” o, meglio, l’insegnamento della ginnastica.
Centoquaranta e più anni fa, apprendiamo spulciando testi ingialliti ma ancora, come vedrete, estremamente attuali, “una delle principali cagioni per le quali l’insegnamento della ginnastica ha dato fino ad ora scarsi risulta menti sta, parte nella insufficienza di locali per le palestre, parte nell’incompiuto arredamento delle medesime”.
Il Ministro dell’istruzione Pubblica di allora Michele Coppino (peraltro autore di rilevanti leggi scolastiche, tra cui quella del 15 luglio 1877, che sancì per la prima volta in Italia l'obbligo dell'istruzione elementare gratuita) scriveva che la mancanza di palestre costringeva le classi a fare ginnastica (sì, proprio “ginnastica” non “educazione fisica”) all’aperto con la conseguenza che quando faceva troppo caldo o troppo freddo, oppure pioveva, la lezione andava a farsi benedire diventando “più un disturbo che un vantaggio per la scolaresca”.
Lo stesso ministro sottolineava l’importanza della ginnastica descrivendola “una disciplina, la quale, saggiamente e con costanza coltivata, può essere di molta utilità alla vita civile e militare della gioventù italiana”.
Morale, il Ministero contava “sul patriottismo dei Comuni del regno un valido aiuto perché la legge 7 luglio 1878 possa avere la sua piena effettuazione”.
Non solo, perché aggiunge che “le palestre di ginnastica debbono essere provveduto di tutti gli attrezzi indicati nell’elenco unito alla presente”.
Il Ministro conclude raccomandando ai Municipi “di curare l’insegnamento della ginnastica anche nelle scuole elementari, dove queste salutare esercitazioni devono avere principio in modo regolare e proficuo”.
Lasciando ciascuno alle sue personalissime riflessioni, soddisfiamo sino in fondo la curiosità iniziale e qui sotto in "regalo", con dedica particolare agli insegnanti di ginnastica (pardon, educazione fisica),vi pubblico l'allegato con gli “attrezzi” senza i quali una palestra di ginnastica non può definirsi completamente tale.
Riccardo Benedetti