Alla fine le truppe lombarde hanno dato retta al loro presidente.
Il giallo doveva iniziare di domenica e di domenica, nei fatti, il giallo è iniziato. Anzi, da quel che si è visto, sembrava proprio che il Covid fosse solo un lontano, lontanissimo, ricordo. Insomma, in due settimane dal rosso al bianco, un bel record, vero?
Evidentemente le truppe lombarde non hanno tenuto conto del contrordine governativo: giallo sì, ma di lunedì, aveva firmato Speranza, nomen omen per un ministero che negli ultimi dodici mesi ha vissuto cullandosi spesso nell’illusione che il popolo, dopo aver sperimentato gli arresti domiciliari ed essersi barcamenato nell’arcobaleno, avesse capito il messaggio. E ancora oggi il ministro (simpatico o antipatico che sia) è dovuto intervenire nuovamente per via di feste e baldorie segnalate a Milano e non solo: zona gialla non vuol dire scampato pericolo, e ci vuole poco, pochissimo, per tornare indietro.
Ebbene, aldilà delle parole di Speranza, dopo questa domenica propedeutica a quella del “liberi tutti”, possiamo senza ombra di dubbio affermare che non dovremo assolutamente stupirci se tra un paio di settimane saremo ancora punto e daccapo. Forse, invece, dovremmo sorprenderci del contrario.
Esempio: se è vero che Casargo dista da Lecco 34 km., oggi – domenica arancione – nelle località montane del bel Comune dell’Alta Valle sarebbe potuta salire al massimo solo gente da Ballabio in qua, per cui tutte le auto che adesso stanno scendendo verso Lecco e che erano parcheggiate in quantità industriale tra Paglio e Giumello di fatto sono fuori posto.
E allora, uno si chiederà, cosa ci facevano decine di brianzoli, milanesi, comaschi ammassati in pochi metri quadri a piedi, con ciaspole o con gli sci (ed evito per amor di Patria di tirare in ballo le mascherine)?
E , sempre quell’uno, si risponderà che in fondo le regole sono lì per essere rispettate, ma non troppo, non esageriamo! Meglio rifugiarsi nel condizionale, e lo sa benissimo quel tizio che avevo davanti a Taceno che quando ha visto i carabinieri ha fatto una svolta improvvisa verso Bellano per evitare un possibile controllo.
Se solo avesse voluto, oggi il comune di Casargo avrebbe dato una bella iniezione di liquidità al proprio bilancio. Non l’ha fatto e ne comprendo i motivi, ma in prospettiva, cioè guardando avanti di una settimana, vien da chiedersi cosa succederà.
E cosa succederà è facile immaginare.
Ovviamente sia benedetta la zona gialla (soprattutto per bar, ristoranti e tutte le categorie che potranno riaprire), ma è evidente, visto quel che c’era in giro oggi, che siamo ancora lontani dall’aver imparato la lezione, e domenica prossima, statene certi, ne avremo la riprova.
Poi, però, mi raccomando, evitiamo di dar colpe al Governo o alla Regione.