Premessa.
Ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie Z.
I primi sono quelli che se vedono qualcosa che non va telefonano in Comune, al Sindaco, al vice sindaco, a un assessore, a un consigliere, e lo fanno presente.
I secondi, invece, anzichè informare chi di dovere informano chi di piacere chiedendo codardamente di mantenere l'anonimato.
Chi scrive, ovviamente, preferisce i cittadini di serie A.
Molto più utili alla causa del bene comune degli inutili che spifferano a terzi "notizie" che poi quei "terzi" (già poco inclini a riservare laudi a certi comuni) trasformano a loro piacimento non curandosi (ma è vero che sarebbe chiedere troppo) di andare ad informarsi anche dall'altra parte della barricata.
Era una premessa, quindi, ciò premesso, veniamo al dunque.
L'altra sera la cascata di Introbio era illuminata. E non doveva, perchè, guarda caso, era la sera in cui per solidarietà con la tragedia in atto in Ucraina, le luci avrebbero dovuto essere spente.
Ma qui - guerra o non guerra - è intervenuta la mitica legge di Murphy.
Quindi spieghiamo cosa è successo, così il cittadino anonimamente premuroso sarà contento.
Notte del quattordici febbraio, San Valentino, nevica, ve lo ricordate?
E lì, in via alla Cascata dove finisce la strada asfaltata, un albero - sotto il quale per fortuna non limonavano innamorati - decide che è giunto il momento di abbattersi sulla strada e su una vicina azienda, portando con sè una parte di muro di cinta e facendo quasi crollare un casello dell'ENEL.
Il giorno dopo si contano i danni e ripristinato un tratto di strada. Due giorni dopo i resti dell'albero vengono rimossi, ma resta in bilico il casello dell'ENEL.
E sapete cosa c'è dentro il casello dell'ENEL? L'interruttore (spento) delle luci della cascata.
Ora, è bene sapere che sino a due anni fa il Comune comunicava alla società dell'elettricità un programma di accensioni dei fari in questione.
Li impizziamo a Natale, poi a Pasqua, alla Madonna della Neve e in altre due o tre occasioni.
Poi, da due anni a questa parte, il programma inviato prevedeva zero accensioni. Luci spente, smorzate: buio a Natale, a Pasqua, alla Madonna della Neve e via di questo passo.
Ma cade un albero, arrivano i tecnici per sistemare il casello, vedono un interruttore abbassato e cosa fanno? Di iniziativa lo tirano su.
E le luci, proprio quando dovevano starsene spente - forse per una programmazione mal cancellata dagli addetti - si accendono.
Indagine fatta, mistero svelato, interruttore riabbassato, anonimo cittadino di serie Z tranquillizzato?
Morale: se vedete qualcosa che non funziona, se avete delle critiche, dei suggerimenti, dei pareri, in Via Vittorio Emanuele al civico 14 trovate una villa, si chiama Villa Migliavacca ed è la sede del comune.
E' casa vostra, i dipendenti sono al vostro servizio, gli amministratori sono al vostro servizio: quindi rivolgetevi a loro, non a inutili "terzi" o "quarti". Siate cittadini da Champions, non da terza categoria (con tutto il rispetto per chi gioca in terza categoria).
Grazie per la collaborazione.
(Ah, qui sotto potete ascoltare "Luci Ah", del grande Lucio Battisti).