Come noto, ieri hanno preso il via le Manifestazioni Zootecniche Valsassinesi che, pur bagnate dalla pioggia e segnate dal termometro in ripida discesa, hanno visto accorrere a Prato Buscante un buon numero di "visitatori" la cui quantità è aumentata esponenzialmente nel corso della notte grazie al Ritmo FFF ed al loro seguito di giovani appassionati di musica e (soprattutto) di prodotti da bar (per completezza di informazione, anche i balli country hanno contribuito a riscaldare un po' l'ambiente, ma gli FFF avevano tutto un altro ritmo).
Il clou della prima serata era costituito dalla cosiddetta "cena dell'allevatore" servita nella Palazzina Valsassina, un'occasione che lo scorso anno fu caratterizzata da una bella e lunga tavolata composta da numerosi sindaci del territorio invitati dagli organizzatori.
Quest'anno, stando a testimonianze raccolte qua e là, di inviti nei comuni (almeno in quelli interpellati) non se ne sono visti, se per invito, ovviamente, si intende qualcosa di diverso da una locandina dove in basso erano riportati i contatti per le "prenotazioni".
Ciononostante, la "politica" è entrata egualmente in scena grazie alla presenza del Sottosegretario Piazza e del suo seguito: non si sa se fossero stati invitati, non si sa se abbiano prenotato, certo è che hanno mangiato (e nella foto si vede benissimo).
Tutto nella norma? Sì, tranne che a un certo punto, stando a testimonianze che riteniamo del tutto attendibili, è entrato in scena un "attore" probabilmente inaspettato e la tranquilla serata ha conosciuto momenti dialettici che ci assicurano essere stati abbastanza vivaci con protagonisti i due partecipanti ritratti nella foto di cui sopra e l'ultimo arrivato, il consigliere regionale Zampe (Zamperini per i non amici), sembra "invitato" all'ultimo momento per mezzo della locandina già citata.
Cosa si sarebbero detti i tre ci attendiamo di leggerlo nelle cronache solitamente equilibrate e particolareggiate di giornalisti più informati di noi e vicini agli ambienti che contano (e, in questo caso, mangiano).
A noi interessa passare al capitolo successivo, in quanto la "politica" alle Zootecniche non si è fermata qui.
Già, perchè stamattina ha fatto la sua comparsa sul ghiaioso piazzale inzuppato d'acqua che ad agosto ospita il mitico "fierone" un curioso gazebo che stonava decisamente con l'ambiente circostante.
Non vendeva formaggi e prodotti locali (se per questo nemmeno lo stand siciliano e quello toscano lo facevano, ma questa è un'altra storia), non esponeva trattori o attrezzi agricoli, non suonava né ballava il country e non metteva in mostra vacche, cavalli, asini e via discorrendo.
E allora, per Giove Pluvio, cosa diavolo ci faceva lì, alle storiche Zootecniche, il gazebo di propaganda politica dei "Conservatori Riformisti Europei"?