Anno 1 e 2 mesi dell'Era Covid 19.
Sembra ieri, ma così non è, e in molti hanno dovuto pagarne le conseguenze e le stanno ancora pagando.
L'illusione della primavera scorsa è svanita a settembre e il secondo giro è stato ancor più violento del primo.
Pensavamo di averla scampata, di esserne fuori, di aver vinto una guerra, di aver visto la parola "fine" dopo un film di serie b.
Ma, come abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, si trattava solo di una breve tregua, niente di più, niente di meno. E, soprattutto, nessun film ma la realtà più dura.
Sembra ieri, ma oggi lo spiraglio di luce che si intravvede tra i rami di questo aprile gemello di febbraio potrebbe essere davvero quello giusto. Ad alcune condizioni.
La prima è vaccinarsi. Prima ancora, ovviamente, avere la disponibilità dei vaccini ed un'organizzazione decente e funzionante (e siamo sicuri che quella che partirà il 26 aprile alla Fornace sarà così).
La prima condizione dipende da noi. La seconda dalle istituzioni ma, nostro malgrado, anche da logiche di mercato che trascendono le volontà, le buone intenzioni e la solidarietà.
Attorno al Covid19 corrono miliardi, e i miliardi, si sa, fanno gola a molti.
La seconda condizione e che, una volta vaccinati, non ci dimentichiamo la lezione: significa non approfittare della prossima libertà che ci verrà concessa per scatenare il Neanderthal che è in noi ed imbarcarci in esodi e raduni di massa. Ci stanno offrendo uno spiraglio, non tutto il sole.
Domenica 25 aprile, dunque, stando alle ultime dichiarazioni, sarà giornata di liberazione, visto che il giorno dopo le regioni più virtuose potranno tornare in giallo, alcune attività riapriranno, altre dovranno ancora attendere ma, almeno, una strada sembra tracciata e potremo vivere l'estate approfittando di una certa libertà e fiducia.
Noi dobbiamo e dovremo fare di tutto per meritarci questa libertà.
Ai nostri governanti il compito (non facile) di farci ricordare in futuro il 25 aprile (anche) come il giorno prima della rinascita dall'Era Covid19.
Riccardo Benedetti