Come avrete tutti notato, sempre più spesso compaiono sui social (l'ultimo proprio ieri) annunci di "smarrimento" di cani.
Ora, è opportuno ricordare che a Introbio (su tutto il territorio e non solo nel contesto urbano), per esempio, è in vigore un'ordinanza che (oltre a contenere norme relative agli escrementi ed alla loro raccolta) obbliga all'uso del guinzaglio.
La stessa cosa, cioè l'obbligo del guinzaglio, vige sulla ciclabile dove, invece, sono moltissimi i "padroni" che lasciano pascolare liberamente i loro animali "tanto non fanno niente", "non ha morso mai nessuno" e, dulcis in fundo, se fa cadere un ciclista la colpa è della bicicletta perchè l'animale non ha l'uso della ragione (così come, aggiungiamo noi, il loro sconsiderato e maleducato proprietario).
In definitiva, possiamo convenire che se i cani fossero tenuti al guinzaglio avrebbero molte meno possibilità di "smarrirsi", a meno che lo facciano con i loro proprietari che, peraltro, denunciandone la scomparsa affermando che non erano al guinzaglio in sostanza si autodenunciano e quindi diventano passibili di essere sanzionati.
Purtroppo lo sappimao tutti: viviamo in un'epoca dove il rispetto delle regole occupa per molti l'ultima posizione nella scala dei valori nella convinzione che in un modo o nell'altro la si possa fare franca, e questo vale per la conduzione dei cani, le auto parcheggiate a caso, le bottiglie rotte sui marciapiedi, le carte buttate per terra e via discorrendo.
Ovviamente ci auguriamo che l'ultimo cane venga ritrovato sano e salvo e che la sua "scomparsa" sia una lezione per chi, rispettando una semplice regola, si sarebbe risparmiato comprensibili ore di ansia.
Qui sotto, per opportuna conoscenza e buona memoria, l'ordinanza in vigore a Introbio.