La prendo, come si dice, da lontano.
Chi ha problemi di colesterolo sa benissimo che ce ne sono (generalizzando molto visto che non so nulla di medicina) di due tipi: quello buono e quello cattivo.
Diciamo che ne sono ben al corrente perchè, nonostante gli (per la verità non eccessivi) sforzi che cerco di fare, ogniqualvolta vado a fare gli esami del sangue quel maledetto valore non riesce ad abbassarsi ("mangi troppi dolci", il giustificatissimo e frequentissimo rimprovero cui devo sottostare).
Ovviamente non voglio parlarvi delle mie (e vostre) "lipoproteine plasmatiche che circolano nel sangue durante il digiuno, la cui relativa concentrazione si chiama colesterolemia", ma di un'altra "malattia" anch'essa contraddistinta da un "buono" e un "cattivo": il cosiddetto "campanilismo" che, se si potesse misurare, rivelerebbe valori indubbiamente interessanti nella nostra Valle.
Cominciamo da quello "cattivo".
Questo tipo di deleterio campanilismo, oggi certamente e fortunatamente meno accentuato rispetto al passato, non ha permesso alla Valsassina di fare quel passo (o quei passi) in avanti che le avrebbero consentito di porsi al livello di altre realtà simili che, invece di guardare al proprio angusto cortile, nel momento di effettuare grandi scelte si sono mosse unitariamente raggiungendo obiettivi che dalle nostre parti sono ancora lontani dall'essere conseguiti.
Negli anni abbiamo coltivato la passione di uno sport poco proficuo e talvolta dolorosissimo: quello di darci delle bastonate sulle balle pur di non far contenta una parte avversa che magari (e sottolineo il "magari" perchè la certezza è solo un'ipotesi) avrebbe potuto aiutare il territorio a progredire socialmente in un certo modo (e non sto parlando, ovviamente, di sviluppo industriale).
Con la colpevole aggravante di aver lasciato in troppe occasioni (e l'attualità è ancora questa se ci pensate bene) in mani "foreste" il nostro destino.
Come si può notare è un discorso lungo, lunghissimo e cosparso di trappole, come quelle in cui, tanto per fare un esempio, non deve cadere il progetto della fusione tra Cortenova e Primaluna, espressione massima di tentativo di superamento del campanilismo "cattivo". Personalmente mi auguro un convinto "si" al referendum di ottobre e che poi, di conseguenza, altri comuni decidano di percorrere la stessa via che consentirà alla Valle di essere più moderna e soprattutto più efficiente in termini di servizi resi alla popolazione.
Ma, come ho scritto, c'è anche (per fortuna) un campanilismo "buono".
Ed è quello, pensate un po', che cresce proprio sotto i campanili attorno ai quali in queste settimane d'estate si raccolgono migliaia di persone che, con la "scusa" di festeggiare Santi Patroni, si ritrovano a condividere, socializzare, parlarsi (di persona non via social), raccontarsi storie, far riemergere ricordi ed alzare gli occhi verso l'alto per stupirsi, ancora una volta, delle esplosioni dei fuochi d'artificio abbandonando anche se solo per poche ore le traversie della vita quotidiana.
Il campanilismo "buono" è quello dei tanti volontari che si sbattono per mettere insieme la festa, allestire bar improvvisati, cucinare taragne e luganeghe, cercare premi per lotterie, andare a bussare ai soliti noti benefattori affinché aprano i loro portafogli e diano loro una mano.
Il campanilismo "buono" è quello che tiene vive le tradizioni, ti fa sentire parte di una Comunità, ti fa incontrare e parlare con gente che avevi magari perso di vista, ti invita ad addobbare le vie del paese per accenderle alla festa ed omaggiare una Statua nel suo pellegrinaggio annuale.
Ritengo che lo sforzo di tutti (ma proprio di tutti, non solo dei soliti amministratori che siamo abituati a tirare in ballo per sollevarci da responsabilità che invece ci competono) debba essere quello di trovare, proprio come nel caso del colesterolo, il giusto equilibrio tra "cattivo" e "buono", superando i limiti del primo e rafforzando i valori del secondo.
Se abbiamo davvero a cuore la Valsassina e i nostri Posti Bellissimi, questa è la strada (l'unica) da intraprendere verso il futuro.
P.S.: se avete il colesterolo alto non fate come me e seguite scrupolosamente i consigli del vostro medico.