I controlli anti COVID-19, doverosi, per entrare nei luoghi pubblici a volte danno luogo a degli episodi contradditori ed è quello che. Mi è accaduto ieri, sabato 9 ottobre, in occasione dell’ingresso per assistere alla partita di calcio tra Calcio Lecco 1912 e Padova.
All’ingresso sono oggetto di controlli minuziosi, doverosi, temperatura, lasciapassare verde (Green pass) e documento identità. Naturalmente sono munito di detto lasciapassare verde che, per motivi burocratici, è ancora su carta e il lettore non lo legge.
Gli addetti ai controlli mi dicono di aspettare il responsabile e di farmi momentaneamente da parte. Mentre spiego il motivo per cui detengo il lasciapassare cartaceo, con apposto in QRCODE, un incaricato, di nascosto, mi misura la temperatura, lasciandomi basito per la maleducazione.
Nel frattempo un controllore dice a un suo collega di spostarsi perché ha il lasciapassare verde scaduto, dopo lo stesso che poco prima controllava gli accessi degli spettatori.
Al termine di tutto questo trambusto, appurato che la mia documentazione era regolare, sono riuscito ad entrare, così come il controllore con il lasciapassare verde scaduto.
Insomma regole ferree, ma non per tutti, anzi men che meno per i controllori che intanto sono dentro lo stadio.
Ma che senso ha tutto questo ?