Come immagino già sappiate il nuovo presidente del consiglio Draghi, non ancora ufficialmente fornito di un governo, parla,tra i primi argomenti urgenti da risolvere, della scuola. E sì che ce ne sarebbero di problemi a cui trovare soluzioni nella scuola!...Ma il primo, il più urgente per Draghi è il calendario scolastico, pensate un po'!
Vorrei far notare che Draghi, con un governo non ancora formato, si scaglia come prima argomentazione sulla scuola, sul nostro calendario scolastico che andrebbe rimodulato per recuperare i "giorni persi". Vorrei far notare però che la scuola non è mai stata chiusa, che il servizio e le attività didattiche non sono mai state sospese.
Dirigenti,docenti ed alunni hanno lavorato il doppio per coprire i ritardi sul digitale, la mancanza di infrastrutture adeguate, il disagio delle classi pollaio [alcuni dei grossi problemi da risolvere a monte!!]. Ma il signor Draghi è stato sempre tra le banche e non può sapere come si sta e cosa si fa tra i banchi! Non si è ancora formato un suo governo e già comincia a vaneggiare! Questo è il solito accanimento avvilente contro gli insegnanti e tutto nasce solo da una malata e sbagliata invidia verso il nostro lavoro [che sarebbe un lavoro bellissimo se ci dessero modo si farlo bene e il calendario scolastico non c'entra nulla], un lavoro che si incomincia facendo amandolo e finiscono quasi per farcelo detestare.
Per come veniamo considerati [cioè lavoratori che hanno avuto lo stipendio regalato, dei fannulloni] verrebbe proprio da incrociare le braccia e non far più nulla sul serio MA solo come forma di protesta e invece noi continuamo a subire, a farcene dire di ogni e siamo sempre accondiscendenti qualsiasi cosa ci venga proposta!
La verità però è che la DAD, la DDI, la pandemia sono solo un pretesto. Di base c'è l'idea di fondo che se ti pago, devi lavorare anche a ferragosto: aumento della produttività a parità di costi. E dato che tra le tante cose che non facciamo, una la facciamo e ne viene anche riconosciuta l'utilità, cioè il "babysitteraggio statale", l'"intrattenimento" quindi già pagato, possiamo liberare le famiglie dalla prole in modo che queste possano dedicarsi al lavoro (quindi sempre in nome della produttività) senza problemi e senza aggravio di costi per le famiglie stesse.
È questo forse il vero motivo della proposta della rimodulazione del calendario scolastico. Draghi si nasconde dietro la scusa delle lezioni da recuperare ma ha davanti a sé dei professionisti con una qualche intelligenza e levatura culturale che sanno scrutare quelle che potrebbero essere le vere motivazioni dietro certe proposte. Ora mi auguro solo che i sindacati, a cui ancora ci affidiamo per far valere i nostri diritti, facciano la loro parte opponendosi nettamente a questa proposta.
Volevo solo esprimere un mio parere e il mio disappunto sulla questione.
Buon pomeriggio e buon lavoro [ah già ma noi non lavoriamo.. poi di pomeriggio!!] a tutti.
Prof.ssa Magarelli.