Certo che questi Russi sono a dir poco strani (così come nel titolo li definirebbe il grande Goscinny, l'autore di Asterix).
Prima si lamentano che sono costretti a bombardare case e luoghi civili perchè i soldati Ucraini non si piazzano in mezzo alla strada o davanti agli incroci per farsi gentilmente ammazzare dai loro proiettili e dalle ogive (per questo hanno bombardato e distrutto intere città !).
Adesso che due missili Ucraini hanno distrutto la nave ammiraglia dell'ex flotta sovietica, mandando a fondo purtoppo anche il Comandante e 200 membri dell'equipaggio, stanno pensando di redigere una vera "Dichiarazione di Guerra" all'Ucraina. Quasi due mesi di bombardamenti, di massacri di gente inerme, di lanci di missili indiscriminati, cosa sono stati, una esercitazione ?
Ah no, una "Operazione Speciale" (e a chi ne dubitava 15 anni di galera !).
La verità è che a me questa campagna militare, per disorganizzazione, approssimazione, calcoli errati e via dicendo, ricorda sempre di più l'invasione della Grecia voluta da Mussolini il 28 Ottobre 1940.
Certo, l'armamento dei due eserciti, quello Italiano di 80 anni fa, e quello Russo di oggi, non sono confrontabili, soprattutto per lo sviluppo tecnologico avvenuto, ma molti elementi sono incredibilmente uguali.
Innanzitutto la scelta sbagliata della data di inizio: per Mussolini il 28 Ottobre era l'anniversario della Marcia su Roma avvenuta 20 anni prima, e l'Esercito Italiano secondo lui sarebbe passato tra le montagne del Montenegro come in una passeggiata sulla Via dei Fori Imperiali (che il Duce stesso aveva voluto, sventrando il più antico quartiere di Roma).
Peccato però che subito dopo Ottobre arrivano Novembre e Dicembre: moltissimi Alpini, come due anni dopo in Russia assolutamente non attrezzati per l'Inverno, si congelarono tra le montagne greche, o ci lasciarono arti, braccia e piedi, per il freddo. Bastò una settimana per capire che era stato un tragico errore.
Così la data del 24 Febbraio decisa da Putin è stata un errore: troppo vicina al disgelo che rende fanghiglia i campi e le strade, facendo dei carri armati russi impantanati nel fango dei facili obiettivi per i "Javelin" degli Ucraini.
Poi così come l'attacco Italiano del 1940 risvegliò il nazionalismo e l'orgoglio patriottico dei Greci, che risposero agli Italiani ricacciandoli in fretta in Albania, allo stesso modo l'attacco Russo ha risvegliato quello degli Ucraini, che non hanno certo accolto i carri armati russi come il popolo italiano accolse quelli degli Americani nel 1944-45, tra applausi e fiori (come si aspettava Putin).
Insomma cialtronismo, incompetenza, disorganizzazione, informazioni sbagliate, uniti a inutili massacri, sempre di più emergono come caratteristiche della "Operazione Speciale".
La verità è che i Dittatori, quello Italiano di 80 anni fa e quello Russo attuale, vivono in un mondo del tutto slegato dalla realtà, in cui i subordinati, scelti per incompetenza perchè non devono oscurare la luce del "leader", dicono loro esattamente ciò che vogliono sentirsi dire.
Cioè qualcosa di sempre più incredibilmente lontano dalla realtà.
"La Democrazia - diceva Churchill - è un sistema sicuramente imperfetto, ma per adesso è ancora il migliore".
Ecco, la nostra speranza è che anche i Russi lo capiscano, e che mandino a casa il più presto possibile il principale autore dei disastri che osserviamo oggi !