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Pubblicato in Opinioni

LA "CHICANE" DI BELLEDO, COME MONTECARLO

Lunedì, 30 Maggio 2022 06:52 Scritto da  Giuseppe Mazzoleni

Il termine mobilità sostenibile indica un sistema ideale dei trasporti che permette di ridurre l’impatto ambientale, sociale ed economico del settore, rendendo allo stesso momento gli spostamenti più veloci ed efficaci. Nello specifico, la mobilità sostenibile è volta a ridurre o a eliminare:

L’inquinamento atmosferico

L’inquinamento acustico

La congestione stradale

Il tasso di incidentalità

Il deturpamento delle aree urbane causato dagli autoveicoli

Il consumo del territorio dovuto alla realizzazione di nuove infrastrutture ed edifici

I costi degli spostamenti a carico della comunità e del singolo individuo.

Questi sono obiettivi a cui tutti noi tendiamo ambiamo da alcuni anni a questa parte. Realizzarli e raggiungerli non è facile, soprattutto in città anguste, con quartieri “vecchi e stretti”, com’è Lecco. Città posta fra lago e monti con alcuni rioni abbarbicati ai piedi delle montagne, con viuzze anguste, altri con edificazioni vecchie di decenni, vicine fra loro e con strade strettissime.

A questo si aggiunga che in Lombardia circolano 587,9 auto ogni 1.000 abitanti. La provincia lombarda in cui vi è il maggior rapporto tra autovetture circolanti e abitanti è Varese (632,8), seguita da Como (628,4), Mantova (620,4), Lecco (608,8), Pavia (607,4), Monza Brianza (604), Sondrio (595,4), Brescia (593,8), Cremona (583,1), Lodi (575,9), Bergamo (573,8) e Milano (557,2). Questi dati sono stati elaborati dal Centro Studi Continental su fonti Aci e Istat. Quindi Lecco risulta 4° in Lombardia per tasso di motorizzazione.

I dati riferiti al 2021, fonte ACI, parco veicolare nel comune al 31 dicembre in base alle registrazioni nel PRA evidenziano quanto segue:

 

Comune di Lecco – 587 auto per abitante:

auto: 28.065;

motocicli: 5.977

autobus: 159;

trasporti merci: 2.971;

veicoli speciali: 572;

trattori: 65

 

I dati riferiti al 2020, fonte ISTAT, parco veicolare nel comune al 31 dicembre evidenziano quanto segue:

 

Provincia di Lecco

auto: 219.476;

motocicli: 41.422;

autobus: 309;

trasporti merci: 30.152;

veicoli speciali: 572;

trattori: 65

Quindi la provincia ed il comune di Lecco, seppur non presentino dati fortemente negativi, denotano un notevole numero di veicoli per abitante e riprendendo le considerazioni precedenti, relative alla morfologia del territorio, la situazione non può dirsi rosea.

Prendendo in considerazione la sola città di Lecco possiamo notare che le scuole presenti nei rioni “alti” sono quelle maggiormente in difficoltà in quanto, come detto, sono dislocate in zone dove è difficile trovare parcheggio e la transitabilità è difficoltosa. Ne sono l’esempio le scuole di Bonacina, San Giovanni, Olate.

In centro la situazione non è diversa in quanto, se magari vi sono dei parcheggi più ampi, anche se a pagamento, il traffico nelle ore di punta è decisamente più sostenuto e congestionato. Conseguentemente l’arrivo in contemporanea dei veicoli dei genitori che vanno prendere i figli non fanno altro che aumentare la problematica.

Arriviamo infine al caso di specie in questione, ovvero la Scuola Stoppani sita in via A: Grandi, nel rione di Belledo. La scuola ha un’elevata presenza di alunni e conseguentemente gli accessi dei genitori sono, altresì, notevoli, così come le auto.

Il Comune di Lecco, su sollecitazione della Dirigenza Scolastica, ha deliberato lo scorso settembre 2021, la modifica alla via in questione, per cercare di rendere più sicuro il flusso di studenti e genitori da e verso l’edificio scolastico.

La soluzione pensata, per ora in fase sperimentale, attuata in questi giorni di fine anno scolastico, è stata quella di porre una “sporgenza” a partire dal cancello di uscita della scuola, con conseguente creazione di ampio marciapiede, affinchè le auto debbano necessariamente rallentare per affrontare questa nuova chicane, permettendo quindi all’utenza di attraversare in sicurezza le strisce pedonali. Il progetto dovrebbe prevedere, in futuro, il posizionamento di panchine e tavolini per l’utenza in attesa degli scolari in uscita. Insomma al termine lavori si avrebbero “degli spettatori, non paganti, comodamente seduti che osservano le auto che passano”. Ironicamente se si allargasse la sporgenza si potrebbe posizionare anche una piscinetta così il tutto somiglierebbe a alla molto più famosa chicane delle Piscine del circuito di F1 di Montecarlo.

A parte la battuta, la modifica ha comportato l’immediata perdita di circa 22 posti auto, che in futuro i posti persi presumibilmente saranno “14/16”. Un’ulteriore conseguenza di tale modifica è che in questi giorni i genitori non hanno desistito dall’andare in auto il più vicino possibile alla scuola e quindi ora parcheggiano sui marciapiedi di via Roccolo e della stessa via Grandi, non avendo più a disposizione i suddetti parcheggi mancanti.

Occorre considerare che l’utenza di quei parcheggi è notevolmente aumentata in questi anni, stante la costruzione di nuovi insediamenti industriali, i lavoratori de La Nostra Famiglia e probabilmente i residenti del nuovo centro in costruzione presso l’ex Area Pagani.

Detta via ora è diventata “Zona 30”, quindi non si può percorrere ad una velocità maggiore. Il problema è che il cartello attuale, poco visibile e le auto viaggiano alla solita velocita, fatto salvo rallentare repentinamente in prossimità della chicane.

Anche i bus hanno delle difficoltà in quanto la curva è molto angusta e stretta e sono quasi costretti a tagliare la corsia.

Da ultimo pare che i costi stimati per terminare l’opera si aggirino intorno ai 70mila euro, chiaramente a carico dei contribuenti lecchesi.

Premesso che la soluzione è temporanea, ma come visto in altre occasioni a Lecco, questa poi diventa quella definitiva, senza che magari la municipalità prenda in considerazione suggerimenti e/o migliorie dei residenti. Secondo noi si sarebbe potuto fare diversamente senza stravolgimenti e costi aggiuntivi.

Per primo, al posto del piccolissimo cartello con l’indicazione “Zona 30”, si potrebbe posizionare l’apposita segnaletica luminosa che rileva la velocità e invita l’automobilista a ridurla, proponendo anche l’avvertimento della decurtazione dei punti patente per eccesso di velocità.

Poi, anziché costruire questa variante, si potrebbero posizionare dei cavallotti per una gran parte del marciapiede per la parte che precede e segue l’uscita principale dalla scuola Stoppani, costringendo quindi studenti e genitori a camminare sullo stesso ed ad attraversare la strada nei diversi punti in cui vengono posizionate delle strisce pedonali. Così facendo i pedoni verrebbero “costretti” a camminare sul marciapiede in sicurezza, attraversando la strada in piccoli gruppi.

 

In questo modo non si perderebbero posti auto, sui cavallotti potrebbe essere posizionata anche della pubblicità, magari specifica, indirizzata agli utenti della scuola, i bus non avrebbero difficoltà nel transitare e le auto non verrebbero malamente parcheggiate nelle vie adiacenti all’Istituto scolastico.

Ultima modifica il Lunedì, 30 Maggio 2022 06:56
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