Pure fantasie il commissariamento: manteniamo la stessa posizione di "correzione" del bilancio sull'aumento di indennità.
Ribadita al prefetto la disponibilità al confronto costruttivo per il secondo voto.
E' stata fatta circolare l'affermazione infondata che chi ha votato contro il bilancio e l'aumento di indennità per sindaco e assessori voglia far commissariare il paese, o addirittura che con quel voto sia stato licenziato il sindaco Bussola.
Tutto ciò non esiste: l'intervento pronunciato in aula si chiudeva con questa esortazione: "Indichiamo a sindaco e assessori l'esempio virtuoso di altri sindaci e assessori che in varie parti del Paese hanno rinunciato a questo supplemento di soldi dei cittadini". E' semplicemente l'indicazione a correggere in senso virtuoso questo bilancio, che tanto perfetto forse non è, visto che su 13 votanti solo 5 si sono schierati col sindaco.
Infatti, in caso di bocciatura, il bilancio viene generalmente riproposto 20 giorni dopo, ed ora pare che il periodo di ripensamento sia stato persino prolungato a un mese da un provvedimento del ministro dell'Interno.
In questa ottica, da subito all'indomani del voto, ho chiamato la Prefettura offrendo al prefetto la disponibilità alla collaborazione più costruttiva. Spero che Bussola sia disposto a ragionare sull'impegno di evitare ogni aumento dei costi della politica, tema che ci ha visto sempre combattere uniti e con successo, e che rinunci ai 1.000 euro lordi mensili.
L'ipotesi commissariamento non è mai stata considerata, anche perchè proprio nella seduta sul bilancio è stato ottenuto, anche con il nostro contributo, che finalmente i cittadini possano avere un'assemblea pubblica in tempi ravvicinati sulla questione del Barech, impegno che se il paese venisse commissariato diventerebbe irricevibile.
Alessandra Consonni