Un nordafricano con una mazza enorme ieri sera, 31 agosto, alle 11 di sera sfasciava la bella vetrata di un negozio di acconciature in via Digione a Lecco. Il referente provinciale della Lega, Daniele Butti, transitava proprio in quei momenti di violentissimo vandalismo e ha avvisato le forze dell’ordine. Si è allontanato con una pronta inversione di marcia prima di ricevere una mazzata sull’auto, ma cosa sarebbe successo se fosse ci fosse stato qualcuno o qualcuna a piedi ?
Una scena che abbiamo già visto nei film o letto nei casi di degrado delle metropoli, ma un conto è prenderne atto comodamente seduti sul divano di casa un altro esser presenti di persona al fatto: momenti di vera paura.
Pare che questo soggetto, forse non era solo, abbia sfogato il suo furore distruttore anche sulle auto parcheggiate in un cortile.
E’ ancora presto per conoscere un rapporto preciso dei fatti di ieri sera, ma non è presto per constatare che qualora fosse uno straniero irregolare sarebbe l’ennesimo episodio figlio di una politica della sinistra che spalanca le porte dell’Italia. Un’ondata migratoria subita senza regole non è solidarietà ma incapacità e causa di un danno permanente alla civile convivenza.
Se le indagini individuassero l’autore degli atti violenti fra gli “ospiti” dell’area della Piccola il numero dei colpevoli aumenterebbe e fra questi metterei il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e i suoi assessori che non provvedono a rendere quell’area dignitosa nonostante da mesi siano sollecitati a farlo. C’è un’ordinanza comunale che vieta la permanenza all’interno dell’area denominata “stecche magazzino”, ma non è stata ancora applicata. Tipica grida manzoniana.
Cinzia Bettega capogruppo consiliare comune di Lecco
Lega Lombarda per Salvini premier
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