Ho sempre avuto dei dubbi che l'elettorato italiano votasse qualcuno o qualcun altro a seconda del programma. Il Partito di Giorgia Meloni è cresciuto esponenzialmente nell'anno e mezzo di Governo Draghi, il quale è appena stato premiato in America come "miglior statista dell'anno".
Che il "miglior statista dell'anno" faccia lievitare così tanto l'unico partito che era all'opposizione dovrebbe come minimo far porre dei dubbi, come anche il tracollo del PD e dell'area "ministeriale" degli ex 5 Stelle (Di Maio).
Comunque andiamo avanti in questa seconda parte delle nostre considerazioni. Negli anni '80 del secolo scorso il programma che lanciò Ronald Reagan alla Presidenza degli Stati Uniti era costituito sostanzialmente da una sola parola:"Arricchitevi !". Non molto più elaborato quello di Berlusconi nel 2001 : i famosi "Dieci Punti" presentati sulla scrivania di Bruno Vespa erano una pagliacciata a uso telecamere, e sostanzialmente rimasero lettera morta. Sono rimaste famose anche le 300 pagine di programma con le quali Romano Prodi tornò brevemente al Governo nel 2006, azzerate o quasi da una promessa di Berlusconi: "Aboliamo l'ICI" (3 parole che hanno fatto perdere milioni di consensi al Centrosinistra di allora).
Cos'è che fa votare da una parte piuttosto che dall'altra ? Oggi abbiamo un termine nuovo, il "Sentiment". Cioè il sentimento, l'aria che spira, aree di protesta che non si sentono rappresentate (una volta si chiamava "weltanschauung", cioè lo "spirito del tempo").
Alcuni esempi dalla storia politica del Novecento: le crisi economiche favoriscono da sempre le posizioni estreme e i partiti estremisti, di Destra o di Sinistra, e questo è un concetto che a Bruxelles hanno imparato molto bene.
La drammatica crisi della Russia nel 1917 portò alla Rivoluzione Bolscevica, quella dell'Italia nel 1919-21 portò al Fascismo, quella terribile della Germania dopo Wall Street nel 1929-31 portò all'affermazione di Hitler : il Partito Nazionalsocialista aumentò a dismisura i suoi voti tra il 1931 e il 1933. Qualcuno dimentica che sia Hitler che Mussolini, prima di diventare dittatori, furono votati, ma non per questo aderirono alla Democrazia.
In tempi più recenti la crisi della Grecia nel 2015, vicinissima al default, portò all'affermazione della Sinistra.
Quando un Paese si avvicina al default (in Germania nel 1930 per comprare un francobollo ci volevano miliardi di marchi, e per comprare un panino bisognava andare in giro con una carriola di soldi, vedi foto, la situazione socio-economica si fa drammatica.
La Grecia nel 2015 ne uscì con politiche estremamente drastiche: migliaia di pubblici dipendenti furono licenziati, le pensioni non pagate, servizi pubblici ridotti all'essenziale, inflazione alle stelle, crollo del valore del denaro, crollo dei valori immobiliari (con poche migliaia di euro compravi un appartamento in centro Atene), disagi sociali altissimi.
Lo stesso in Argentina nel 2001 (default conclamato) e Venezuela 2019 , quando con lo stipendio mensile di un impiegato ci compravi una "scatoletta di tonno".
Questo è il rischio che corre l'Italia. Mai come ora sarebbe stato invece necessario un "Governo di unità nazionale", come quello varato da Draghi nell'anno scorso, che veda tutte unite le forze politiche per varare provvedimenti anche drastici che facciano uscire l'Italia dalla strada pericolosa su cui è inclinata, derivante anche dall'enorme Debito Pubblico, la nostra vera zavorra.
Diminuire le tasse con la Flat Tax, e altre ricette improponibili del programma del centro destra (Ponte sullo Stretto di Messina e via dicendo) sono l'esatto contrario di quello che servirebbe: mi ricordano i medici del Seicento che, di fronte a un paziente debilitato dalle malattie, sapevano soltanto ricorrere all'estrazione del sangue tramite sanguisughe !
Un'ultima annotazione: quando si vara una inevitabile politica di sacrifici, i lavoratori e i Sindacati la prendono meglio quando è varata da un "Governo amico", cioè di centro sinistra. Nessun Governo fece fare tanti sacrifici agli Italiani come quello di Ciampi del 1992 (anche allora eravamo vicinissimi al default), Prodi nel 1996-1998, e naturalmente i "Governi tecnici" in cui era coinvolto il PD (Monti 2012), mentre la Destra (Berlusconi) tendeva a sperperare quello che il centrosinistra aveva faticosamente recuperato.
Un Governo di Destra che debba imporre dei sacrifici apparirà invece subito come "il Governo dei Padroni", suscitando proteste, scioperi e opposizione popolare.
Insomma, per concludere, la Meloni ha un compito veramente difficile. Ne sarà all'altezza ? Le prime voci dicono che anche lei vorrà ricorrere a persone "tecniche" anche se poco schierate con il suo Partito (ottima idea), mettendo nell'angolo gli "spiriti bollenti" di alcuni suoi partner (Salvini). L'ultima speranza è che si dimentichi dei suoi comizi e lavori su quello che serve veramente all'Italia.