Erano i primi anni 2000 quando un autorevole organo di stampa in Valsassina riservò le sue attenzioni agli esponenti politici più discussi e discutibili di allora con un articolo che puntava il dito, verso, quegli amministratori pubblici che si fanno vedere in Valle praticamente solo durante le campagne elettorali in cerca di voti per questo o quel partito, stigmatizzando severamente questo andazzo: se credevamo, però, di avere visto il peggio vi assicuro che ci sbagliavamo perché al peggio purtroppo non c'é mai limite e il peggio, anche a casa nostra, non lo avevano ancora visto.
Quell'intervento giornalistico e forse non per caso mi é prontamente tornato alla memoria avendo sotto agli occhi il discutibile comportamento politico di chi, gli anni scorsi, ci invitava ad allegre e variopinte "taragnate" all'ombra dei brillanti colori dell'Italia che lavora ma poi si é subito dimenticato di quegli sbandierati e in apparenza solidi Valori, cambiando più e più volte vessillo e compagni d'arme: per la cronaca preciso di non aver mai partecipato a tali mangerecci simposi perché, politicamente, già sapevano di stantio ed evidente provvisorietà e ancora oggi mi pregio di esserne stato alla larga.
Sfogliando le disinvolte performances di qualche incoerente personaggio in affannosa ricerca di "preferenze" anche sulle Terre alte, continuo a ricavarne sensazioni negative e nonostante il tipo di specie occhieggi ammiccante fra uno spot e l'altro, rigorosamente online, certamente non lo sceglierò dal mazzo dei candidati e tantomeno lo voterò anche se, oggi, é diligentemente impegnato a sgomitare in Valsassina pur di apparire il solo detentore dei cordoni della borsa Regionale, che non é poi così vero.
Fosse stato Assessore o addirittura Presidente, al suo passaggio, come minimo avremmo dovuto religiosamente genufletterci?
Sorvolando infine, per carità cristiana, sulle inguardabili pretese di chi dopo 5 anni di pressoché totale assenza dalla vita reale della Valsassina vorrebbe ora accreditarsi quale unico interlocutore politico sui nostri territori, dico francamente che anch'io trovo ridicole e inopportune queste pretestuose mire elettoralistiche.
Secondo me l'azione del pubblico amministratore deve, invece, essere rivolta al disinteressato miglioramento della vita delle Persone, prestando grande attenzione alla risoluzione dei bisogni quotidiani della Gente: quando invece si gonfia il petto e, davanti, si mettono sempre e soltanto i Soldi é proprio un brutto spettacolo e un pessimo biglietto da visita.
Ribadisco infine e convintamente che certamente non Voterò chi ha fatto dell'incoerenza e della inaffidabilità politica il suo unico Credo ma, in assenza di candidati locali, preferisco puntare su facce nuove anche se più giovani e magari meno "esperte": di sicuro potranno garantire maggiore freschezza ed entusiasmo alla loro azione politica e amministrativa nel rinnovato Consiglio Regionale della Lombardia.
Viva la Valsassina!!