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SVELATI I PREMI PANATHLON 2024. LA CONSEGNA MARTEDI' 2 DICEMBRE
Il mese di dicembre è da sempre, in casa del Panathlon International Lecco, sinonimo della attribuzione dei premi Panathlon e…
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BENE I NUOVI IMPIANTI SCIISTICI, MA I PARCHEGGI?
Nelle scorse settimane è stato dato ampio risalto l'approvazione da parte di Regione Lombardia e della Comunità Montana del "Patto…
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LECCO AGGRESSIONE AL CONSIGLIERE REGIONALE, ZAMPERINI (FDI): ALL’ANARCHICO SAREBBE BASTATO SCUSARSI ANZICHÉ RIVENDICARE L’AGGRESSIONE. IL RISARCIMENTO SARA’ DEVOLUTO A UN’ASSOCIAZIONE LECCHESE
È stato condannato l’anarchico che in data 16 dicembre 2019 ha aggredito il Consigliere Regionale lecchese di Fratelli d’Italia, Giacomo…
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BARZIO: IL CORPO MUSICALE SANTA CECILIA HA FESTEGGIATO LA SANTA PATRONA
Domenica 24 novembre, il Corpo musicale Santa Cecilia di Barzio ha celebrato la santa patrona. Come da tradizione, musicanti e…
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PRIMA PROVA DEL PROVINCIALE DI CAMPESTRE A TACENO. VINCE CALCO, TUTTA LA VALSASSINA SUBITO DIETRO
Sull'inedito percorso - ancora parzialmente innevato - tracciato nel comune di Taceno tra il campo volo e la Pioverna si…
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IL CORTENOVA TORNA ALLA VITTORIA E IN ZONA PLAYOFF
Era una partita da vincere a tutti i costi quella di ieri per il Cortenova sul campo dell'ultima della classe,…
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PRIMO POSTO PER LA GIOVANISSIMA GIADA CIRESA DI PRIMALUNA NEL CONCORSO DI DANZA
Una bella soddisfazione quella raccolta ieri dalla primalunese Giada Ciresa, giovanissima allieva della AK Scuola di Danza di Introbio (emanazione della…
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IL 9 DICEMBRE A PRIMALUNA I
Appuntamento da non perdere, riservato soprattutto ad adolescenti e genitori, quello organizzato per il 9 dicembre prossimo nel teatro dell'oratorio…
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VENERDI' 29 SCADONO I TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE AL
Il Comitato "PREMIO ARISTIDE LAMBRUGO" costituito su iniziativa della Società Cooperativa Sociale Le Grigne onlus di Primaluna e della famiglia…
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DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA SECONDA DI AVVENTO
Marco desidera offrire a tutti una buona notizia, anzi la notizia più bella e più buona di tutte. Inattesa, potente,…
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GIORNATA DI PULIZIE NEI BOSCHI DI PREMANA
Giornata dedicata alla pulizia dei boschi, per la sicurezza del paese e della popolazione, quella odierna per LAnti Incendio Boschivo…
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IN FIAMME UN'AUTO A INTROBIO
La cronaca di questa mattina ci consegna l'incendio che ha totalmente disintegrato una monovolume a Introbio. L'evento si è verificato…
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BARZIO: IL 7 DICEMBRE TORNANO
Una buona notizia per la Valle: dopo un'interruzione dovuta a problemi di vario genere, il 7 dicembre a Barzio tornano…
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CORRERE SICURI IN MONTAGNA. SE NE E' PARLATO IERI SERA IN COMUNITA' MONTANA
Il proliferare delle competizioni di "corsa in montagna" declinate nelle varie specialità (lo scorso anno in provincia di lecco ne…
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DOMANI E DOMENICA A CASARGO CAPRE (E BECCHI) PROTAGONISTI
Previsioni meteo favorevoli (a parte il freddo contro il quale non rimane altro da fare se non coprirsi bene) per…
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Correre in montagna è diventato negli ultimi anni uno sport (o un semplice hobby) sempre più diffuso. Questa pratica, però,…
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CELEBRATA IERI A LECCO LA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL'ARMA DEI CARABINIERI
Ieri mattina presso il Santuario Nostra Signora della Vittoria di Lecco l'Arma dei carabinieri ha celebrato la sua Patrona, la…
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Pubblicato in Opinioni

QUALE FUTURO PER L'ALTOPIANO?

Mercoledì, 15 Marzo 2023 14:13 Scritto da  Claudio Baruffaldi
Giusto qualche giorno fa, a Lecco, in un incontro al quale non ho purtroppo potuto partecipare, amici della montagna, associazioni ambientaliste e pubblici amministratori si sono confrontati sui possibili sviluppi del turismo nelle Terre alte e questo soprattutto a causa degli evidenti e non più smentibili mutamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti e che inevitabilmente condizioneranno sulla media montagna l'esercizio degli sport invernali e la pratica dello sci da discesa.
Non starò a ripercorrere le fasi di quel dibattito che ha riepilogato le opposte posizioni di chi, sempre e comunque, intende procedere con un modello di crescita anche turistica che non riesce a svincolarsi dalla cosiddetta "visione dei padri" ancorato a un modello ereditato dalle passate generazioni ma che oggi non ha le gambe per camminare anche se, purtroppo, i più diretti interessati non riescono proprio a vedere una valida alternativa e si arroccano in difesa dell'indifendibile.
Mute e silenziose testimonianze di quel mondo affidato ad una memoria che non ritorna sono le arrugginite infrastrutture che ancora "fanno bella mostra di sé" in vari punti del territorio anche fuori dalla Valsassina ma comunque sulle montagne a noi vicine, tra Valcava e l'Alto lago: piccole località che ancora e forse sperano di poter far rivivere questi impianti sciistici, come sempre più spesso accade utilizzando soldi pubblici per riesumarli, ammodernarli o farne di nuovi gravando sulle tasche dei cittadini e perpetrando un nuovo e comodo modello di imprenditorialità senza rischio d'impresa per chi lo propone e ancora vorrebbe vedere il preponderante intervento pubblico in fase di finanziamento e realizzazione di infrastrutture private.
La cosa é stata stigmatizzata anche da qualche relatore che ha ricordato come questo "modello imprenditoriale" viva esclusivamente e fiduciosamente sulla residua speranza metereologica e sulla stantia rievocazione di fasti che non valgono più e ormai sono stati affidati all'archivio di una nostalgia che non porta un nuovo sviluppo e tantomeno uno sviluppo sostenibile per le nostre montagne, sempre più spesso aggredite e offese.
Se i Piani di Bobbio sono la più frequentata stazione sciistica in terra lecchese, il discorso é diverso per i Piani di Artavaggio dove la diversa esposizione e conformazione dei versanti consentirebbe di potenziare una scelta turistica alternativa, il cosiddetto turismo "slow", come il trekking, l'escursionismo a piedi, con ciaspole e zaino in spalla o con mezzi di trasporto a impatto zero ma le voci che si sono levate in difesa dello "status quo" lasciano poche speranze che a livello locale si voglia convintamente invertire la tendenza in atto.
Pare si voglia insistere ancora e fino in fondo con la costruzione di una seggiovia con la motivazione, questa si più che lecita, di difendere i posti di lavoro che però si possono tutelare anche facendo scelte diverse con un occhio rivolto al futuro e con lungimiranza e professionalità, come si sta facendo in Alta Valsassina, in un Ambiente meraviglioso che va tutelato e non aggredito con interventi superati e non più difendibili.
E' infatti del tutto evidente che mancando le precipitazioni nevose come le conoscevamo e mancando anche l'acqua a causa della persistente siccità non si potrà continuare in eterno allargando i bacini pensati per l'antincendio boschivo o peggio scavandone di nuovi e troppo grandi e finalizzati a quell'innevamento artificiale che, giova ricordarlo, necessita di temperature che gli inverni miti di questi ultimi anni non hanno quasi mai potuto garantire.
In questo contesto, ed é stato ribadito in sala Ticozzi anche da qualche amministratore, non si devono ripetere gli errori del passato legati in modo del tutto evidente ad una scriteriata cementificazione del territorio che, soprattutto sull'Altopiano valsassinese, ha puntato fin dai primi anni 60 soltanto sulla costruzione di condomini che oggi mi dicono essere desolatamente vuoti e certamente non servono più alla ricettività turistica del nuovo millennio che ha cambiato pelle e mutato e qualificato le sue esigenze. Altri territori si sono adeguati velocemente e convintamente, altri e nonostante i segnali che ci dà la Natura, ci stanno ancora pensando e viaggiano in direzione ostinata e contraria.
Tuttalpiù, pensando di fare cosa gradita al Turismo di casa nostra, intendono liberalizzare l'accesso dei mezzi motorizzati sui sentieri e sulle mulattiere nei boschi.
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