Dalla premessa ai pubblici incartamenti relativi alla cosiddetta "Variante di Primaluna", pubblicati sul sito istituzionale e dunque all'albo pretorio dell'amministrazione provinciale di Lecco, ente proprietario della strada provinciale n. 62 che attraversa la Valsassina, si possono apprendere notizie interessanti anche in merito alle procedure di esproprio necessarie per acquisire le aree indispensabili a realizzare l'attesa alternativa alla attuale e vetusta arteria stradale in comune di Primaluna.
Si legge infatti che, cito testualmente: "Il presente elaborato, parte integrante del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica inerente l' “INTERVENTO SU S.P. N. 62 DELLA VALSASSINA. COSTRUZIONE DELLA VARIANTE STRADALE IN COMUNE DI PRIMALUNA”, è finalizzato ad individuare dal punto di vista catastale, le aree sul quale dovranno ricadere gli interventi progettuali con i relativi proprietari, e a quantificare preliminarmente, le indennità per le procedure espropriative. L’attuale S.P. 62 che attraversa l’intero abitato di Primaluna divide in due il Paese e creando di conseguenza molteplici problemi, non ultimo quello legato alla sicurezza dei pedoni. L’attuale strada provinciale della Valsassina sempre più impiegata da mezzi pesanti, come arteria principale di collegamento alla SS. 36 in direzione Milano e Sondrio attraversa tutte le frazioni del Comune rendendo difficoltoso e pericoloso il traffico locale sia per le automobili che per i pedoni. Il nuovo tracciato escluderebbe l’intero centro abitato di Primaluna, la tangenziale verrebbe a collocarsi in prevalenza sulla sponda sinistra orografica del Pioverna ai bordi della zona boscata ed all’esterno di aree coltivate. I punti di innesto previsti sono la recente Variante della S.P. 62 eseguita dall’Amministrazione Provinciale di Lecco in direzione Introbio mentre in direzione nord si innesterebbe in prossimità della ex cava di Cortabbio."
In più. Nell'interessante carteggio e come già detto si "parla" anche di acquisizione delle aree. Nelle tabelle allegate al piano particellare di esproprio sono infatti riportate tutte le indennità e gli oneri necessari per espletare le procedure espropriative nei due diversi casi: bretella realizzata integralmente fino alla ex cava di Cortabbio o bretella realizzata solo fino all'abitato di Cortabbio. Che non è la stessa cosa! Ovviamente sono pubblicate online anche le relative planimetrie dalle quali si deduce l'individuazione del futuro tracciato della bretella sul territorio della cosiddetta "Val piana", dal confine tra Introbio e Primaluna fino alla ex cava di Cortabbio e dunque vicino ai confini comunali con Cortenova. Vale ancora una volta la pena di ricordare che così era stata concepita dai sindaci nei primi anni '80.
Questa lunga e articolata premessa per esprimere il sincero stupore di chi, con tutto l'impegno e la buona volontà di questo mondo, proprio non riesce a comprendere la natura di quella sorta di ingiustificabile ritrosia che impedisce di parlare in pubblico di cose che, di fatto, sono già state rese pubbliche almeno per chi ha una certa dimistichezza con gli strumenti informatici che vanno per la maggiore che, però, non sono la totalità dei cittadini di ogni fascia di età.
Perché, dunque, non vengono esposte e illustrate anche in un incontro con la popolazione residente più coinvolta? Onestamente non lo si capisce. Certamente potrebbe partecipare chi fosse liberamente interessato a conoscere più da vicino anche i dettagli tecnici e procedurali di questa "rivoluzione viabilistica" che, prima o poi se realizzata integralmente, dovrebbe portare significativi vantaggi in termini "ambientali" e di sicurezza a chi transita e non soltanto ai Primalunesi che finalmente saranno più liberi dall'assedio del traffico soprattutto pesante e dal relativo inquinamento atmosferico.
Sembra di rivivere lo stesso strano e, politicamente, ambiguo atteggiamento che si è recentemente registrato in convegno in Comunità Montana, dove si è avuto sentore che i cosiddetti "vertici" avrebbero gradito che nessuno degli ospiti prendesse la parola per chiedere chiarimenti su quanto veniva illustrato.
Molto strano davvero questo modo di fare Informazione e Comunicazione.
Vale evidentemente anche per l'Informazione sulla viabilità pubblica per gli abitanti delle Terre alte.