Decisamente interessante e partecipato l'incontro organizzato ieri presso il C.A.S. - Centro di Accoglienza Straordinaria di Cremeno da "Medihospes" - Cooperativa di assistenza sociale e sanitaria che anche in provincia di Lecco e in Valsassina si occupa di garantire accoglienza, assistenza e dignità alle migliaia di migranti in fuga da guerra, povertà e persecuzione, svolgendo un ruolo prezioso per il territorio, realizzando servizi di accoglienza, supporto ed integrazione. A fare gli onori di casa il responsabile del centro, Giuseppe Ranù, che con i suoi collaboratori ha aperto i lavori in un clima di serenità e gioiosa famigliarità che ha colpito in positivo anche l'ospite occasionale.
Esemplificativo il titolo della giornata "L'accoglienza con noi secondo loro" dedicata a questo tema e che ha trovato ragion d'essere proprio dalla rilevanza dei racconti dei giovani migranti ospiti della struttura che fin da subito hanno reso partecipi gli intervenuti nel merito delle loro esperienze spesso dolorose e laceranti, legate al forzato distacco dalla terra natia e alle difficoltà incontrate nell'avventuroso e faticoso viaggio sopportato per giungere in Italia alla ricerca di libertà personale ma anche di opportunità per una vita più dignitosa e dunque per un futuro migliore. Prima dell'inizio dei lavori è stato il momento dei discorsi ufficiali e dell'apertura della mostra fotografica allestita dagli operatori del centro coaudiuvati dagli stessi migranti.
Hanno poi preso la parola alcuni migranti che essendo i veri protagonisti della giornata hanno raccontato le loro toccanti storie di vita vissuta e con parole semplici nella nuova lingua che con buona volontà stanno imparando hanno rivissuto le difficoltà, le paure e le angosce degli avventurosi viaggi che li hanno condotti in Italia.
"Meglio morire in mare cercando di arrivare in Europa piuttosto che restare a vivere nel proprio paese fra violenza e discriminazioni di carattere politico, religioso e sociali. Qui i diritti sono rispettati e ringraziamo l'Italia che ci ha accolto e per quanto farà ancora per noi che per arrivare fino a qui abbiamo rischiato di perdere la vita come purtroppo è capitato a molti dei nostri amici che sono morti di fame, di sete e di stenti durante le traversate degli aridi deserti o del mare Mediterraneo". Un ringraziamento particolare è stato riservato a chi anche sul mare opera con dedizione e professionalità per salvare le vite dei migranti in difficoltà, che hanno presto compreso come il bilancio delle vittime potrebbe essere molto più grave senza il loro provvidenziale aiuto.
"Integrazione, uguale conoscenza, solidarietà, aiuto" ma anche "L'altro sono io" e ancora "Accettare l'altro è intelligenza, cultura e amore per il prossimo", questi sono solo alcuni dei pensieri scritti da chi ha voluto lasciare un segno tangibile del suo passaggio, nell'apposito spazio predisposto al C.A.S. con la collaborazione dei giovani ospiti provenienti numerosi dalla Costa d'Avorio ma anche da altri paesi africani.
Condividere con questi ragazzi che vengono da lontano messaggi di speranza e integrazione ha facilitato tutti nell'esternare le riflessioni che quotidianamente si rincorrono nella mente di chi a Cremeno ha trovato un clima accogliente e famigliare e siccome gli ospiti sono quasi un centinaio si respirava davvero un'atmosfera di allegria ma anche di rispetto delle regole e di sincera condivisione di un comune destino: caratteristica questa della grandi e numerose famiglie d'altri tempi.
Al dunque, "Integrazione è reciprocità!" Questa la filosofia di vita e il convincimento di chi anche in Valsassina si occupa quotidianamente e in modo operativo delle persone coinvolte dal crescente fenomeno della moderna migrazione.
Erano presenti per Forza Italia il sindaco del comune di Airuno Alessandro Milani che ospita sul suo territorio un altro C.A.S. nella sede locale di Medihospes e Claudio Baruffaldi, amministratore pubblico di lungo corso che recentemente ha ripreso ad occuparsi attivamente della realtà politica in Valsassina in vista delle elezioni comunali e europee della primavera 2024.
Presenti anche Paola Cavalcanti capo di gabinetto della Prefettura di Lecco con altri funzionari di Prefettura e Questura che si occupano attivamente dei migranti nella nostra provincia.
Notatissima, invece, l'assenza del sindaco di Cremeno, Pierluigi Invernizzi, che per la prima volta non ha partecipato alla festa al centro degli "Artigianelli" che proprio nel suo comune ospita ormai da tempo il Centro di Accoglienza Straordinaria.
Al piacevole incontro, all'insegna dell' "Unisciti a noi per celebrare la bellezza della diversità culturale", si è concluso con un gustoso e ricco buffet con cucina e musica etnica molto apprezzato dagli intervenuti anche grazie al clima conviviale che si era da subito creato fra i giovani ospiti e i partecipanti alla significativa riunione dai profondi contenuti sociali e umani.
Una giornata di musica, tradizione e riflessione cominciata bene e che si è conclusa nel migliore dei modi