Ho deciso di essere presente ai lavori del convegno con altri amici con alle spalle una lunga e qualificata esperienza politica e amministrativa maturata in Comunità Montana e nei loro paesi e che ancora oggi sono interessati molto da vicino all'argomento "Montagna" e alla evoluzione normativa che presto rivoluzionerà, si spera in meglio, il governo delle Terre alte anche dalle nostre parti.
All'apertura dei lavori del propagandistico convegno, se qualcuno, visto che ci si muoveva in un contesto partitico ha pensato che fosse soltanto una passerella Leghista, effettivamente non si è sbagliato soprattutto perché i relatori che si sono susseguiti al microfono hanno un po' pateticamente cercato di accreditare solo alla loro parte politica il merito per i finanziamenti pubblici recentemente pervenuti, anche dalla Regione Lombardia, sul territorio della Comunità Montana della Valsassina.
La cosa è stata notata ed è spiaciuta agli alleati intervenuti perché quando si opera e ci si muove in una realtà di coalizione dove tutte le forze politiche che ne fanno parte sono indispensabili al compimento della piena azione della maggioranza di governo, questo non si dovrebbe mai fare.
Soprattutto se in sala ci sono i compagni di cordata di Centro destra a Milano ma anche in Parlamento che si aspettavano almeno un cordiale e non impegnativo saluto.
Invece niente, come se non ci fossero. Ma allora perché invitare a mezzo stampa:" tutti coloro hanno a cuore la montagna lecchese"?
Davvero incomprensibile!
Qualcuno fra i presenti ha, impietosamente, sussurrato. "La classe non é acqua!". Sia chiaro, è una mia opinione personale e dunque se così la penso, così, anche la scrivo.
Questa grave distrazione, chiamiamola benevolmente così, sarà forse il primo segnale di un certo nervosismo che aleggia sul territorio dopo che i risultati di Politiche e Regionali hanno cominciato a disequilibrare il rapporto numerico dei consiglieri e dunque di potere nell'assemblea della CM, apparentemente granitico, erodendo progressivamente il consenso dell'attuale maggioranza politica così faticosamente portata al governo del parlamentino locale?
Le elezioni del 2024 sono vicine!
A dare la giusta dignità politica alla presenza dei citati alleati ci ha pensato Nando De Giambattista, già sindaco di Perledo, che ha rimesso le cose a posto con un intervento schietto e molto critico con il quale ha stigmatizzato lo stallo politico e amministrativo che caratterizza l'attuale gestione del Parco della Grigna Settentrionale che, senza interventi davvero qualificanti, non potrà che restare la Cenerentola dei Parchi lombardi assomigliando sempre di più ad una scatola vuota.
Ai giorni nostri il Parco Valsassinese è gestito direttamente dalla Comunità Montana e non da un ente pubblico regionale come la stragrande maggioranza degli altri parchi in Regione Lombardia: a tale proposito il presidente comunitario ha detto che se ne può parlare di un cambio di gestione e che si fa così perché si risparmia visto che il personale della CM si occupa anche delle pratiche del Parco stesso.
Delle due l'una: o c'é poco da fare in Comunità Montana o c'é poco o nulla da fare al Parco della Grigna e dunque ci faccia sapere che decisioni saranno prese, possibilmente non a babbo morto.
Ci ha fatto piacere anche apprendere che il Parco si occupa di recupero sentieri e di educazione ambientale nelle scuole ma visto che questo già lo fanno anche gli altri parchi sul territorio regionale e che certamente nessuno di loro spreca risorse pubbliche, si attendono a stretto giro di posta le decisioni che competono all'assemblea comunitaria e questo in favore del Turismo e delle realtà socioeconomiche ad esso strettamente collegate.
In conclusione.
Come è già stato detto, di lavoro e meriti da conquistare sul campo ce n'é per tutti purché si voglia lavorare da buoni amici per il Bene comune del nostro territorio montano e del bellissimo e Azzurro lago che bagna la comunitaria Riviera.