Dopo la circolare del 2022 il Ministro dell’Istruzione vieta ora l’uso dei cellulari e tablet nelle scuole. L’obiettivo è ridurre la distrazione e il peggioramento del rendimento scolastico (spesso causa dell’abbandono) e vuole evitare tensioni tra insegnanti e studenti.
L’uso sarà consentito solo per scopi didattici e solo sotto la supervisione dei docenti.
Questa decisione si basa anche su una raccomandazione dell’Unesco.
Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni e i docenti entrano così in contrasto con gli alunni. Ne scaturisce una mancanza di rispetto verso la figura del docente che ha il diritto di essere tutelato e difeso secondo il principio di delega e di autorità.
Nel mondo del lavoro l’uso dei cellulari è “spregiudicato” al punto di diventare un’ossessione compulsiva a discapito di una concentrazione produttiva.
È quindi necessario tutelare i giovani che nella scuola trovano uno spazio educativo, abituandoli a non fare un uso indiscriminato del cellulare ma favorendo la consapevolezza dell’apprendimento e del rispetto verso la figura del docente a cui è prioritario restituire autorevolezza e che a sua volta deve costituire un esempio.