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Il ricordo dei Caduti e la memoria liturgica del Beato don Carlo Gnocchi saranno celebrati dagli alpini lecchesi domenica 10…
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IL 17 NOVEMBRE PRIMO OPEN DAY AL CFPA DI CASARGO
Domenica 17 novembre si terrà il primo Open day del Cfpa di Casargo: studenti e famiglie potranno scoprire le opportunità formative e…
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COMUNITA' MONTANA: IL 12 NOVEMBRE IN ASSEMBLEA IL PATTO TERRITORIALE PER LO SVILUPPO DEI COMPRENSORI SCIISTICI
E' solo la seconda assemblea per la nuova Comunità Montana ma all'ordine del giorno ci sarà già un punto che…
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OLIMPIADI MILANO-CORTINA, ASSESSORE TERZI: PROSEGUONO I CANTIERI PER LE OPERE INFRASTRUTTURALI, INVESTIMENTI PER OLTRE 1,5 MILIARDI
Proseguono i cantieri per le opere infrastrutturali in Lombardia finanziate grazie all’evento delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. In campo…
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ACCESSIBILITÀ NEI COMPRENSORI SCIISTICI, ZAMPERINI (FDI): DEVE COINVOLGERE NON SOLO GLI IMPIANTI, ANCHE LA RICETTIVITÀ
Anche i Piani di Bobbio (Lc) tra le aree pilota del progetto ‘Arge Alp Ski Ability’, sostenuto da Regione Lombardia…
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ATTENZIONE: LUNEDI' E MARTEDI' CHIUSURE PER LA PROVINCIALE 66 TRA SANICO E NOCENO
La Provincia di Lecco ha disposto la chiusura al transito a fasce orarie della Sp 66 di Vendrogno tra le località Sanico e Noceno…
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In distribuzione (gratuita) presso i consueti punti il numero d'autunno di "Immagine Valsassina". All'interno, come sempre, interessanti articoli e spunti…
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DOMENICA POMERIGGIO A PRIMALUNA CONCERTO ALPINO CON LA BANDA DI CORTABBIO
A grande richiesta il Corpo musicale Santa Cecilia di Cortabbio organizza, domenica 10 novembre 2024 alle ore 17 presso il…
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PRIMALUNA: RIAPERTO L'UFFICIO POSTALE DOPO I LAVORI DI AMMODERNAMENTO
Ha riaperto al pubblico l’Ufficio Postale di Primaluna in Via Provinciale, 79. Sono terminati nella sede, infatti, i lavori di…
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Una buona notizia per i nostri giovani: da sabato prossimo, 9 novembre, l'Oratorio di Introbio resterà aperto dalle 14.30 alle…
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I SOLITI IDIOTI ALL'OPERA A PRIMALUNA: VANDALIZZATO (ANCORA UNA VOLTA) L'ASINELLO AL PARCO GIOCHI
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SABATO A VILLA MONASTERO PRESENTAZIONE DI DUE MOSTRE
Sabato 9 novembre alle 11.30 a Villa Monastero di Varenna si terrà la presentazione delle seguenti mostre: Tracce di vita lecchese…
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IL NOME DI DON LUIGI MELESI ISCRITTO AL FAMEDIO DEL MONUMENTALE DI MILANO
Sabato 2 novembre al Famedio si è aggiunta una nuova figura proveniente della Diocesi di Milano. Tra le tante personalità…
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SOCCORSO ALPINO AL LAVORO IERI SERA SUL SENTIERO DEI TECET
Intervento ieri sera per i tecnici della XIX Delegazione lariana del Soccorso alpino, Stazione di Lecco. Sono stati attivati dalla…
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TRASFERTA IN TOSCANA PER IL CORO NIVES
Invitati dal Coro Genzianella di Pistoia, i cantori del Nives di Premana hanno tenuto ieri pomeriggio un applauditissimo concerto nella…
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Pubblicato in Opinioni

COMUNITA' ENERGETICA DI BARZIO: L'OPINIONE DELL'ASSESSORE CANEPARI

Venerdì, 09 Agosto 2024 16:39 Scritto da  Cesare Canepari - Assessore Comune di Barzio
Si fa largo in queste settimane la chiamata per imprenditori e amministratori ad unirsi sotto il vessillo della CerBa, la Comunità Energetica di Barzio, messa in pista dal Comune di Barzio (amministrazione dell’ex sindaco Arrigoni Battaia) insieme ad Acinque, nota multiutility lombarda. 20mila euro l'investimento del Comune per avviare la macchina, o come piace definirla ad Arrigoni Battaia, un treno in corsa da prendere prima che passi per sempre.
 
Ed è un treno che corre veloce se consideriamo l’insistenza di questa campagna reclutamenti. 
 
Ho partecipato, da assessore di una nuova amministrazione in dovere di comprendere un tema che vede il mio Comune attore principale, ad entrambi gli eventi organizzati per presentare la CerBa. Di fronte agli imprenditori della valle ho assistito alla richiesta - martellante - di tetti. Tetti su cui impiantare pannelli e produrre energia. Tetti da cedere, possibilmente. Così come l'energia, da mettere in circuito. Ai sindaci la richiesta non si è discostata di molto: tetti per impianti, energia da vendere. 
 
In entrambi i casi la spinta propulsiva era la fretta. Un treno - si diceva - in corsa e che non può rallentare. Perché sono imminenti le scadenze per accedere ai fondi Pnrr. 
 
Ma se un imprenditore del suo tetto può fare ciò che vuole, e può decidere in che modo destinare l'energia prodotta, un amministratore pubblico dovrebbe operare nell'interesse della sua Comunità. Un sindaco, prima di procacciare tetti ben esposti conto terzi, dovrebbe considerare le ricadute positive di questi interventi sul suo paese. 
 
E non se ne è capito molto. Ci hanno detto che si alleggeriranno le bollette dei "poveri energetici", una categoria tutta da definire. 
 
Arrivati a questo punto però ci si accorge che la CerBa paga una grave mancanza. Ricordo che parliamo di Comunità Energetica: se i tetti sono i luoghi dell’energia, dove è lo spazio per la Comunità?
 
Quali sono le ricadute sui cittadini? Quali vantaggi sociali? Come è strutturata la condivisione locale dell'energia prima che venga immessa sul mercato? Dove si posizionano in questo schema i piccoli produttori domestici? Insomma: cosa resta alla Comunità?
 
Al vertice del sistema c'è la CerBa, una associazione non riconosciuta, istituita lo scorso aprile da un pugno di soci con la dichiarata fretta dettata dal mantra del treno da non perdere.
 
Ai sindaci si chiede di aderire alla CerBa con un atto di fiducia. Nel concreto una delega in bianco che demanda la direzione politica della Comunità Energetica al direttivo dell'associazione. Un gruppo ristretto di cui non è dato conoscere composizione né soprattutto competenze specifiche. Per il resto ci sono Acinque e i fondi del Pnrr. 
 
Più avanti, è stato assicurato, ogni socio varrà uno e in assemblea potrà far valere la propria voce. 
 
Ma non può essere "più avanti". I sindaci non possono entrare a giochi in corso, accettando al buio condizioni dettate (in partenza e in futuro) da non-è-ben-chiaro-chi. Al contrario, il pilastro portante della Comunità energetica, se di Comunità si vuol parlare, deve essere una rappresentanza dei Comuni soci. Regole e requisiti vanno discussi tra gli amministratori che credono al progetto, e perché no anche con gli imprenditori altrettanto convinti. 
 
Per questo ritengo occorra un patto sociale. Fin da subito. Un accordo che impegni la CerBa ad adeguarsi immediatamente al cambiamento che vorrebbe portare al territorio. Solo così si potrà dare rilevanza alle esigenze dei Comuni e dei cittadini. Una direzione autorevole che possa stabilire con trasparenza le regole della CerBa, le finalità da raggiungere, e nel concreto quanta parte dell'energia prodotta vada a effettivo sostegno della Comunità e quanta invece possa venir destinata ad arricchire una multiutility. 
 
Se il treno va preso in corsa, ai sindaci spetta un posto sulla locomotiva. Oppure è meglio spostarsi dai binari.
Ultima modifica il Venerdì, 09 Agosto 2024 16:48
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