Il mio amore di gioventù è stata la Demografia e ancora adesso non riesco ad assistere indifferente all'emergere di certi problemi.
L'affermazione di Draghi è infatti molto parziale
L'affermazione esatta sarebbe questa: «Senza giovani l'Italia è destinata a scomparire».
E i motivi per cui l'affermazione di Draghi è imprecisa e parziale sono due.
Primo motivo:
Il nostro paese è destinato a scomparire anche se si dovessero fare figli come conigli e poi, quando arrivano alle soglie della maturità, questi figli scappano all'estero perché le prospettive che il nostro paese offre sono bloccate da un sistema di caste che difendono i loro interessi.
Secondo motivo:
Anche se gli italiani iniziassero a fare quindici figli per coppia, questi bambini sarebbero in grado di compensare il drammatico declino demografico del nostro paese solo tra vent'anni. E intanto
chi le pagherà le nostre pensioni? Chi ci assisterà quando avremo bisogno di un aiuto per tirare avanti? Chi produrrà nei nostri uffici e nelle nostre fabbriche? Chi comprerà le nostre case?
Lo so che questo discorso fa rabbia a parecchie persone, ma il primo problema da risolvere per fermare il declino demografico dell'Italia è quello di avviare una politica delle immigrazioni intelligente, trasformando in "opportunità" quello che invece molti politici miopi descrivono come un "problema".
Il fatto è che di fronte alle persone che arrivano sulle nostre coste ci chiudiamo a riccio e non ci chiediamo come possiamo valorizzare la loro presenza nel nostro territorio. Se fossimo davvero furbi andremmo a reclutarli nei paesi da cui partono evitando così quei naufragi che gridano vendetta al cospetto di Dio e prevenendo anche quegli sbarchi che tanto mettono in ansia i nostri "benpensanti".
Naturalmente non si tratta solo di dedicare a questo problema delle risorse, ma di usare queste risorse in maniera intelligente, evitando magari di finanziare il faccendiere di turno che decide di fare i soldi sulla disperazione del prossimo.
A me colpisce la miopia di un Recovery Plan che non affronta quella che sarà una delle sfide più importanti che siamo destinati ad affrontare: l'arrivo dal Sud del mondo (e soprattutto dall'Africa) di centinaia di migliaia di persone.
Dobbiamo trasformare questo "problema" in opportunità. Senza approcci ideologici che servono solo a raccogliere i voti di quelli sfigati che, non essendo stati in grado di combinare granché nella loro vita, debbono cercare qualcuno a cui dare la colpa.
Lo so... quello che ho scritto potrebbe disturbare qualcuno, ma sono davvero convinto che sia la sacrosanta verità.
Gianni Geraci
N.d.R: Gianni Geraci. di professione libraio, vive a Porto Valtravaglia sulle rive del Lago Maggiore. Ha radici valsassinesi (la mamma cortenovese) ed è laureato in statistica.