Bicicletta che passione? Grandissima se si guarda ai dati (e di seguito riportiamo il comunicato dell'ANCMA, la "Confindustria" delle due ruote) di vendita. E grandissima anche se ci guardiamo in giro e contiamo quanta gente c'è che va in bicicletta. Che poi ci vada con la muscolare o con quella a "pedalata assistita" è un altro discorso e non vogliamo dar fuoco alle polemiche, per cui mettiamo il punto e ci ritiriamo in buon ordine perché oggi è la Giornata Mondiale della Bicicletta e bisogna festeggiare.
Ed ecco le cifre del mercato comunicate da ANCMA.
“Il successo della bici (oltre 2 milioni di pezzi venduti nel 2020, pari a un + 17% sull’anno precedente) porta con sé opportunità di sviluppo senza precedenti sia sul piano economico e che per la qualità di vita, ma per coglierle è necessario uno sforzo corale in modo da passare dalla logica di incentivi all’acquisto a una prospettiva concreta di incentivi all’utilizzo fatta di attenzioni sul piano culturale, investimenti per l’infrastrutturazione ciclabile e lo sviluppo dell’attrattività cicloturistica del nostro Paese e, soprattutto, per garantire la sicurezza di chi sceglie nel quotidiano la mobilità dolce”. È quanto si legge in una nota diffusa stamane da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) in occasione della Giornata Mondiale della bici istituita dalle Nazioni Unite nel 2018.
“Quello della bici in Italia – sottolinea ANCMA - è un tessuto produttivo fatto di eccellenze nazionali e brand prestigiosi: circa 250 imprese, in prevalenza PMI, che offrono in Italia occupazione a più di 15.000 addetti fra diretti e indiretti”.
“L’aumento della domanda, insieme alle conseguenze globali della pandemia di Covid-19 – prosegue la nota – sta mettendo le nostre aziende di fronte a sfide complesse che meritano l’attenzione delle istituzioni. “Il comparto ha dovuto infatti affrontare l’allungamento dei tempi di consegna da parte dei fornitori asiatici di componenti, l’aumento dei costi di trasporto via mare e delle materie prime, le difficoltà nella logistica portuale: è importante che il mercato e i consumatori conoscono le ragioni di alcuni rallentamenti nelle consegne dei prodotti finiti, ma è altresì evidente che quanto sta succedendo – si chiude il comunicato - apre oggi a un’evoluzione anche del nostro sistema produttivo che, se sostenuto e accompagnato in maniera sussidiaria, può creare ancora più occupazione e valore per il Sistema Paese”.