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EX PIGAZZI RASA AL SUOLO. AVANZANO I LAVORI PER L'IPERAL A PASTURO
Dopo i lavori preparatori di smontaggio delle parti riciclabili e soprattutto la rimozione delle coperture in Eternit e quindi contenenti…
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CORSO SERVIZI ECOSISTEMICI LEGATI ALLO STOCCAGGIO E ALLA NON EMISSIONE DEL CARBONIO… PER UN TERRITORIO DA VIVERE E SOSTENERE
Nell’autunno del 2024 il 35% della superficie boschiva della Comunità Montana ha ottenuto la Certificazione PEFC, un riconoscimento internazionale per…
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CORSO DI CASTANICOLTURA 2025: UN SUCCESSO CON 44 ISCRITTI!
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CORTENOVA: SCAMBIO DI GAGLIARDETTI FRA IL GRUPPO ALPINI LOCALE E LA SEZIONE DELLA SLOVACCHIA
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Iniziativa tutta al femminile quella promossa da LILT, Associazione Lilli Bergamini e Associazione Lecchese Famiglie Affidatarie, con il patrocinio della…
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VALSASSINA, COM'ERA E COM'E': DAVIDE RUSCONI LA RACCONTA ATTRAVERSO LE IMMAGINI
Seconda fatica letteraria per Davide Rusconi, cantore dei Ragazzi del Falò ed oggi anche divulgatore di un po' di storia…
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IL 13 MAGGIO L'ARCIVESCOVO SARA' A CORTENOVA PER LA BENEDIZIONE DELLA
Grande attesa a Cortenova per l'arrivo annunciato dell'Arcivescovo Delpini che benedirà la grande statua della Madona di Crott, recentemente riportata…
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LA COMUNITA' MONTANA APPROVA IL BILANCIO CONSUNTIVO 2024. OLTRE 10 MILIONI INVESTITI NELLE POLITICHE PER IL SOCIALE
Nella ultima Assemblea di Comunità Montana VVVR è stato approvato il rendiconto economico anno 2024. L’avanzo di amministrazione non vincolato…
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AL VIA IL CENTRO AGGREGAZIONE ANZIANI
Con un pomeriggio musicale e una merenda in compagnia inizia la programmazione del centro di aggregazione anziani "Il Ritrovo". Sono…
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VENERDI' 9 MAGGIO ASSEMBLEA DELLA BANCA DELLA VALSASSINA
Si svolgerà il 9 maggio alle 20.30 (seconda convocazione) presso l'Auditorium della Casa dell'Economia di Lecco l'assemblea della BCC Valsassina,…
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CSC CORTENOVA: L'ASSEMBLEA RINNOVA LA FIDUCIA AL CONSIGLIO DIRETTIVO USCENTE
Si è svolta lunedì 14 aprile l'assemblea annuale del Centro Sportivo Culturale di Cortenova. All'ordine del giorno la relazione morale…
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SUCCESSI PER LE ALLIEVE DI AK SCUOLA DANZA DI INTROBIO A CASTANO PRIMO
Piccole danzatrici che crescono e si impongono all'attenzione delle giurie: questo, in sintesi, il racconto di una domenica molto positiva…
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Lo spettacolo "Il sogno di Isabel" allestito da "Le Amazzoni Scuola di Equitazione" (che ha sede alla Cascina Trote Blu…
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ESERCITAZIONE PER LA SQUADRA FORRA DEL SOCCORSO ALPINO LOMBARDO
I tecnici della squadra forra regionale del CNSAS Lombardo - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico si sono trovati nei…
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I tecnici della XIX Delegazione Lariana, Stazione di Lecco, nel fine settimana hanno effettuato un paio di interventi. Sono stati…
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CICLOPEDONALE ALLA CONCA ROSSA: IL COMUNE DI BARZIO APPROVA IL PROGETTO ESECUTIVO
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Pubblicato in Attualita`

IL WWF INTERVIENE SULLA PROGETTATA STRADA DI BARZIO

Venerdì, 10 Settembre 2021 06:27 Scritto da  WWF Lecco

Barzio: vecchie logiche urbanistiche per nuove strade e nuove case.
L’ambiente e la qualità della vita in valle pagheranno un pesante prezzo

Nel bel mezzo dell’estate ferragostana il sindaco di Barzio approva un progetto stravolgente ripescando una
idea vecchia più di 15 anni. Il paese di Barzio non progredisce così con l’innovazione ma regredisce
pericolosamente alle vecchie logiche degli anni '70, ancorate alla mobilità con auto privata, all’edilizia
speculativa ed al turismo di massa a spese del paesaggio e della qualità della vita della valle.

Se il tentativo dell’Amministrazione Comunale vuole essere quello di rilanciare le vocazioni turistiche del
paese, anche a favore della stazione sciistica dei Piani di Bobbio, attraverso la delocalizzazione dei flussi di
traffico e il potenziamento delle aree di posteggio con oltre 500 nuovi posti auto, crediamo invece che gli
effetti di questa scelta saranno quelli di costringere ancor di più la località a dover accettare supinamente un
ulteriore soffocamento generato dal turismo di giornata.

Secondo vecchie logiche di sviluppo urbanistico si vuole così denaturare ulteriormente il territorio occupando
e attraversando gran parte degli ultimi spazi non edificati dell’altipiano che rappresentano oggi l’unica traccia
della vera identità della comunità locale.

Il prezzo di questa scelta sarà altissimo: perdita di suolo agricolo, perdita di aree boscate, perdita di senso di
appartenenza della comunità residente al proprio luogo, perdita di qualità della vita (più traffico, più
inquinamento dell’aria, più costi collettivi per la gestione dei servizi quali la raccolta dei rifiuti, la
manutenzione delle nuove infrastrutture). Basta elencare quali sono le tipologie dei terreni che verranno
definitivamente sacrificate e compromesse dal nuovo tracciato stradale e dai nuovi posteggi per capire la
portata delle trasformazioni che Barzio e la sua comunità rischiano di dover pagare. Verranno occupate aree
che nel PGT comunale risultano classificate:

- Ambiti paesaggistici di interesse per la continuità della rete verde;
- Ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico;
- Paesaggio agrario di interesse storico culturale provinciale;
- Ambiti naturali boschivi;
- Rete ecologica provinciale;
- Reticolo idrico minore tutti di assoluta valenza paesaggistica e culturale;

Oggi non è più giustificato uno sviluppo urbanistico che sia impostato solo su contenuti esclusivamente
quantitativi, ovvero più strade, più posteggi, più abitazioni per seconde case, poiché nel caso specifico le
conseguenze dirette di queste scelte saranno quelle rendere il paese di Barzio schiavo di una domanda
turistica feroce, che virerà sempre di più verso un basso valore qualitativo, una domanda che non guarderà
più alla bellezza del paesaggio e della montagna ma alla capienza del posteggio.

Turismo di qualità, in contrapposizione a quello di giornata, è il turismo legato a soggiorni in strutture
alberghiere, a prodotti di interesse che spaziano in una pluralità di attività (sportive, culturali, gastronomiche,
legate al benessere...). Progetti come quello appena approvato non vanno certo nella direzione di migliorare
la qualità dell’offerta del soggiorno ma rischiamo invece di amplificare un fenomeno oramai conclamato di
turismo mordi e fuggi, con deleterie ripercussioni non solo su Barzio ma su tutta la Valsassina, traslocando
gli effetti delle congestioni da traffico anche oltre i confini comunali, portando i picchi più intensi in tutti i
punti critici della viabilità che collega il comune di Barzio con il territorio provinciale (SP62, nuova Lecco-
Ballabio, raccordi con SS36, svincoli del ponte Manzoni).

E quando si arriverà a nuova saturazione della capienza creata, tutto inaspettatamente potrà crollare per
impossibilità nella gestione in continuità dei servizi e dei flussi, lasciando, come successo in altre realtà delle
stazioni sciistiche alpine, monumenti e opere divenute sovradimensionate o, peggio, abbandonate a causa
dello spostamento della domanda turistica in altre località sciistiche più attrattive.

Nemmeno la domanda edilizia giustifica questo progetto se consideriamo che Barzio ha il più alto rapporto
tra numero di abitazioni e numero di abitanti residenti (oltre il 75% delle unità abitative non è occupato) e
che nell’ultimo lustro (2016-2020) la popolazione residente è calata del 6%. Forse è questo un segnale del
peggioramento delle condizioni di vivibilità del paese?
Non si può infine trascurare l’importante modificazione delle condizioni climatiche che prevedono nell’arco di un ventennio una drastica riduzione delle precipitazioni a carattere nevoso sulle fasce prealpine a sud delle Alpi, proprio alle quote comprese tra i 1300 e i 1800 metri.

In un tempo inferiore ad una generazione umana lo scenario climatico sarà (ormai non ha più senso dire “potrà essere”) completamente stravolto, lasciando letteralmente sul terreno opere non più funzionali agli scopi per cui erano state pensate.
Occorre dare spazio a nuove logiche di sviluppo che puntino alla riduzione del traffico veicolare privato, alla
sua limitazione nelle aree abitate e nei centri urbani, sostituendolo con la mobilità collettiva, con offerte
turistiche che prediligano il soggiorno a medio termine, pensate in concertazione con il tessuto locale degli
imprenditori della ricettività, magari dando ad essi più opportunità per uno sviluppo turistico che non sia
pensato solo ed esclusivamente in funzione della stagione sciistica, perché la montagna si può e si deve vivere
in tutte le stagioni.

Chiediamo quindi al sindaco un deciso ripensamento ed un netto cambio di rotta nella pianificazione
urbanistica del paese di Barzio.

Lecco, 9 settembre 2021
Associazione WWF Lecco
Il Presidente Lello Bonelli
Circolo Legambiente Lecco
Il Presidente Laura Todde

Ultima modifica il Venerdì, 10 Settembre 2021 06:33
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