Il campionato di serie A di calcio è iniziato da poche settimane ma i tifosi hanno già dovuto affrontare mille disavventure per poter assistere agli incontri che, com’è noto, per questa stagione vengono trasmessi in streaming da DAZN.
In questi week end gli abbonati hanno riscontrato assenze di segnale, blackout e cali di definizione, a seguito dei quali abbiamo agito in due direzioni: da una parte proponendo ad AGCom l’inclusione delle Associazioni dei Consumatori nel tavolo tecnico permanente sulla rete per il calcio in streaming istituito presso l’Autorità stessa e dall’altra chiedendo alla piattaforma l’erogazione automatica di un risarcimento agli utenti coinvolti.
DAZN ha respinto qualsiasi possibilità di compromesso in questa direzione, arrivando anzi a negare gli evidenti disservizi e difendendo a spada tratta la qualità e l’efficienza del servizio erogato. Quanto occorso durante la quarta giornata di campionato, però, smentisce clamorosamente quanto sostenuto dall’azienda: purtroppo per l’ennesima volta si sono verificati ritardi di trasmissione e interruzioni di segnale, come dimostrano anche i numerosi messaggi di protesta che gli utenti ci hanno inviato, nonché quelli pubblicati su social, blog e siti. Partite andate in onda a scatti o addirittura visibili solo in parte, problemi di audio e continui blocchi del video sono solo alcune tra le numerose problematiche riscontrate dagli utenti che tra sabato e domenica hanno assistito – o almeno hanno tentato di assistere – alle partite. Contrariamente a quanto sostenuto da DAZN, quindi, non si tratta di casi isolati o episodici, anzi: arrivati alla quarta giornata di campionato si può parlare a tutti gli effetti di un problema strutturale e ripetuto.
È evidente che gli strumenti tecnici impiegati da DAZN non siano adeguati a sostenere una così elevata mole di traffico e che, come abbiamo ripetuto più volte, la piattaforma stia sperimentando uno step decisivo nel percorso di innovazione tecnologica del Paese senza alcun riguardo per i diritti degli utenti.
Alla luce di quanto accaduto abbiamo inviato una ulteriore richiesta alla società per il riconoscimento di un adeguato e ormai improrogabile rimborso ai clienti. Parallelamente torniamo ad invocare l’intervento delle Authority a garanzia del diritto degli utenti ad usufruire di un servizio di qualità. Invitiamo ancora una volta i cittadini a contattare gli sportelli Federconsumatori presenti su tutto il territorio nazionale per maggiori informazioni e assistenza.