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GIORNATA DI PULIZIE NEI BOSCHI DI PREMANA
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BARZIO: IL 7 DICEMBRE TORNANO
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CORRERE SICURI IN MONTAGNA. SE NE E' PARLATO IERI SERA IN COMUNITA' MONTANA
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DOMANI E DOMENICA A CASARGO CAPRE (E BECCHI) PROTAGONISTI
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CELEBRATA IERI A LECCO LA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL'ARMA DEI CARABINIERI
Ieri mattina presso il Santuario Nostra Signora della Vittoria di Lecco l'Arma dei carabinieri ha celebrato la sua Patrona, la…
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DALLA BCC DELLA VALSASSINA PREMI AI GIOVANI STUDENTI SOCI E FIGLI DI SOCI
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APPUNTAMENTO CON ANTONIO STOPPANI SABATO A BARZIO
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DOMENICA A TACENO LA PRIMA PROVA DEL PROVINCIALE DI CAMPESTRE. ORGANIZZA IL CSC CORTENOVA
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MALORE IN CAMPO: LOMAGNA RINGRAZIA CORTENOVA
Brutta disavventura domenica scorsa a Cortenova per Jacopo Banfi, giocatore del Lomagna, che ha accusato un malore mentre effettuava il…
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ESERCITAZIONE PER LA SQUADRA FORRA DEL SOCCORSO ALPINO LOMBARDO
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DA DUE NONNI UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALL'ASILO VENINI DI INTROBIO
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Pubblicato in Attualita`

DALL'ABISSO DELLE SPADE ALLA W LE DONNE: CRONACA DI UNA SCOPERTA TRA LE GROTTE DELLA GRIGNA

Lunedì, 25 Ottobre 2021 17:19 Scritto da  Scintilena.com

Gli speleologi di InGrigna! esplorano l’Abisso delle Spade oltre i 900 metri di profondità e raggiungono la grotta W le Donne, è il 15esimo ingresso del Complesso del Releccio Alfredo Bini.

L’Abisso delle Spade si apre sul Grignone (LC) ed è stato esplorato nel primo tratto dal G.G. Milano nel novembre 1973.
Dal 2011 con i campi estivi InGrigna! è stata rivisitata e con esplorazioni successive è stata portata dai -150 metri di profondità fino a 960 metri, dove, questa settimana, gli speleologi hanno raggiunto le gallerie di W le Donne, dove quasi contemporaneamente Fabio Bollini stava effettuando risalite.

Ecco la cronaca di Andrea Maconi:

“L’Abisso delle Spade si apre sul Grignone (LC) ed è stato esplorato nel primo tratto dal G.G. Milano nel novembre 1973.
Una seconda punta nel settembre 1976 ha permesso di raggiungere il fondo del profondo pozzo iniziale fino a -150m circa. Il fondo del pozzo risultava allora ostruito da un ingente deposito di ghiaccio e dalla volta pendevano stalattiti di ghiaccio lunghe 6-7m, definitivamente scomparse nel corso degli ultimi anni.

Nel 1976-1977 è stato eseguito il primo rilievo da parte del G.G. Milano. Per decenni è stata poi dimenticata e costituiva uno delle centinaia di pozzi a neve della Grigna. Durante il campo estivo INGRIGNA! del 2011 è stata finalmente rivisitata, constatando che il deposito di ghiaccio si era ridotto e quindi era accessibile un successivo salto. Una rapida serie di punte ha condotto nel 2012 al raggiungimento del fondo di -767m. Gli ambienti terminali non lasciavano però adito a grosse speranze di prosecuzione, quindi la grotta negli anni successivi è stata disarmata sino a -600m. Durante l’esplorazione di un ramo laterale a -600m ci si è accorti tuttavia che la grotta proseguiva su questo fronte e negli anni successivi è stata raggiunta la profondità di -750m, con grotta ferma su uno stretto cunicolo ventilato.
Nel 2019 viene effettuata una rapida uscita per rilevare il fondo e capire se effettivamente fosse valido e si riesce a passare la strettoia fermandosi sul successivo pozzo. Dopo lo stop legato alla pandemia del Covid, nell’estate 2021 finalmente si scende il pozzo da 20m e si raggiungono i -920m.
Questo weekend Marco Corvi (Corvo), Alberto Romairone (S.C. Ribaldone), Alessandro Rinaldi Alex (S.C. CAI Romano di L.) ed io (G.G. Milano CAI SEM) siamo nuovamente entrati alle Spade e rapidamente ci siamo diretti al fondo con un bel po’ di corde per continuare la discesa della nuova via. Consuete perdite di tempo oltre i -750m a togliersi dalle tute i chili di fango gelato, quindi siamo arrivati al pozzo da scendere. Alex procede con l’armo, mentre Corvo ed io allarghiamo l’ennesima strettoia che precede il pozzo, scavando il fango molle con la paletta… Dopo il P15 la grotta inaspettatamente cambia morfologia e diviene una bella forra attiva, percorsa dal torrente, che oggi ha una portata di diversi litri al secondo, seppure sia in regime normale. La via è inaspettatamente larga, comoda e sub-orizzontale.
Vengono armati solo alcuni saltini per evitare di fare il bagno. Dopo circa 150m, ecco un nuovo pozzo.
Neanche 10m e scopriamo che siamo in W Le Donne in cima al ramo che stavano risalendo da diversi campi Bollini, Pamela e soci. Purtroppo di questo pezzo mancava il rilievo e allora sino all’ultimo non abbiamo capito, neanche con gli avanzati strumenti di Corvo, dove avremmo giuntato! La giunzione è stata fatta a -960m dalle Spade e circa -1090m da W Le Donne. Il secondo -1000 lombardo sfuma per un soffio! Siamo contentissimi e solo un po’ rattristati dal fatto che né Felicita con l’influenza, né Conan per impegni hanno potuto esserci, anche se avrebbero voluto tanto partecipare.
Abbiamo continuato per un pezzo il rilievo della parte di WLD, ma poi era troppo tardi e dovevamo uscire.
Siamo usciti dopo 25 ore di punta, di cui 12 ore e mezza di risalita dal fondo.
La giunzione costituisce attualmente la quindicesima grotta del Complesso del Releccio Alfredo Bini. La profondità rimane invariata (-1313m), mentre lo sviluppo arriva a circa 29.6 km.
Il collegamento è un ulteriore importante tassello di conoscenza del sistema carsico delle Grigne in quanto le Spade è la prima grotta sul lato del Moncodeno, al di là di W Le Donne e Transpatrizia che sono sul Moncodeno, ma a pochi metri dalla cresta. Inoltre la giunzione è stata effettuata oltre il sifone di -1150m, dunque teoricamente si potrebbe entrare dalle Spade evitando il lungo svuotamento, anche se la progressione risulta molto disagevole per via dei lunghi meandri infangati.
Un grosso ringraziamento va al rifugio Bogani e a Felicita per averci aiutato e rifocillato in uscita.

Andrea Maconi
INGRIGNA!

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