Chi, almeno da piccolo, non ha collezionato qualcosa? La raccolta più diffusa, probabilmente, era quella delle figurine, ma c’erano anche schede telefoniche, tappi, piuttosto che lattine passando dai più classici francobolli o collane di fumetti. Passioni portate avanti anche per anni e interrotte magari per la semplice mancanza di spazio.
Vittorio Cattaneo, 47 anni, abita a Primaluna e lavora in una ditta casearia della Valsassina, ma ha sempre coltivato questa passione: “Sin da piccolo ho sempre avuto questa particolare passione: vicino a casa c’era una piccola fabbrica dove tornivano flange e c’erano delle auto vecchie. Io mi divertivo a far finta di guidarle, mi immaginavo di volta in volta di guidare auto diverse, camion, autobus e memore di quei ricordi della mia infanzia, ho iniziato a raccogliere chiavi di avviamento. Spulciando nella mia collezione si può ricostruire la storia dell’automobile, dai primi modelli sino ai giorni nostri. Quando ho iniziato andava di moda la raccolta delle figurine, dei francobolli, delle monete, delle schede telefoniche, a me però interessavano le chiavi. Non ho mai smesso e ho raggiunto un numero considerevole di pezzi”.
Una collezione quella di Vittorio che, in alcuni casi, si è rivelata molto utile: “Come ho detto, la mia attenzione è per le chiavi di automobili e moto. Una passione che in più di un’occasione ha ‘salvato’ mia sorella da qualche situazione di difficoltà. A chi non è mai capitato di perdere le chiavi dell’auto? Quando è successo a lei arrivavo io con un bel mazzo della mia collezione e cercavamo quella che poteva andar bene. Allora non era complicato come adesso con le chiave che hanno il proprio codice numerico, all’inizio una chiave poteva benissimo andar bene per più automobili”.
Come ha fatto a trovarne così tante? “Ormai tutti quelli che mi conoscono sanno di questa mia particolare passione e quando hanno sotto mano chiavi che non utilizzano più me le regalano. Inoltre passo al setaccio anche gli sfasciacarrozze, anche loro ormai mi conoscono, sanno di questa mia particolare passione e quando hanno delle chiavi inutilizzabili le conservano e me le danno. A volte poi, sapendo di conoscenti che hanno cambiato macchina e rottamato la vecchia, sanno già quale sarà la mia richiesta, e così la mia collezione si arricchisce e diventa sempre maggiore”.
Quante chiavi ha collezionato in tutto questo tempo? “Ormai ho perso il conto, è difficile fare una stima, come hai potuto vedere c’è un panello pieno di chiavi nella mia camera, altri pannelli li ho allestiti in garage e altre chiavi le messe nei bauli. Ormai è impossibile contarle tutte: sono certo di perdere il conto e di dover ricominciare da capo parecchie volte, perciò la collezione è più bella così, senza sapere quante chiavi sono”.
Ci sono chiavi particolari? “Penso che ce ne siano tante di particolari, tra migliaia di pezzi che colleziono da moltissimi anni, sicuramente c’è qualche chiave che è appartenuta a qualche modello abbastanza vecchio anche se per me tutte sono importanti”.
Orgogliosamente, però, ci mostra l’ultima che gli è stata regalata, è la chiave di una Toyota, probabilmente il pezzo più importante della collezione è sempre l’ultimo perché significa che la collezione continua a crescere e chissà che un giorno non possa entrare nel guinness dei primati.