I dati sulla pandemia da Coronavirus relativi alla nostra regione mostrano una sostanziale stabilità per quanto riguarda la percentuale dei positivi che, in ogni caso, rappresentano sempre un numero piuttosto elevato se pensiamo che ancora ieri sommavano a circa 1.900 persone. Da un paio di giorni, sia pur lievemente, aumentano i ricoveri sia in terapia intensiva sia in altri reparti, a testimoniare che il Covid continua a circolare e non è poi così vero che non fà danni (qualcosa, purtroppo, ne sanno alcune famiglie della Valle che proprio in questi giorni stanno piangendo i loro cari strappati alla vita dalle conseguenze del virus).
La situazione generale della Valsassina, peraltro, se si esclude il "caso Premana" e rientrato in parte l'allarme (costato anche in questo caso diverse vittime) a Barzio - dovuto anche alla presenza della RSA - la si può in via generale definire sotto controllo. Sarà interessante verificare da qui a qualche giorno gli effetti - sempre che ve ne siano - del passaggio a zona gialla, mentre attendiamo con una certa curiosità il prossimo weekend che sarà caratterizzato da cieli sereni (seppure con temperature annunciate molto rigide) in quanto si tratterà del primo fine settimana post arancione.
Già domenica scorsa nonostante il maltempo di gente non ne è mancata, ma saranno sabato e domenica prossima i due giorni da monitorare, in attesa che poi, da lunedì, riaprano agli sciatori i Piani di Bobbio, altra situazione che sarà interessante seguire.
Intanto anche a Introbio si registrano, come in altri Comuni, solo alcuni casi: per la precisione vi sono tre persone in sorveglianza attiva e due segnalate come "casi dubbi".
Ma la notizia più importante che arriva dal Centro Valle è che a Villa Serena (duramente colpita dalla prima ondata della pandemia) tutti gli ospiti e gli operatori sono stati vaccinati completamente, cioè hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose di Pfizer.
La messa in sicurezza di uno dei nuclei più deboli ed esposti del territorio se da una parte è motivo di soddisfazione, dall'altra consente di guardare al futuro con più ottimismo.
La raccomandazione dei Sindaci e delle autorità sanitarie rimane comunque sempre la stessa: seguire le regole che conosciamo a memoria, il che significa lavarsi spesso le mani, evitare assembramenti e portare la mascherina dove necessario. La strada che ci porterà fuori da questo incubo è ancora lunga per cui evitiamo tutti assieme di creare incidenti di percorso che potrebbero originare pericolose marce indietro.
Lo stiamo scrivendo sin dal primo giorno della pandemia: la responsabilità personale costituisce il primo e più valido antidoto al Coronavirus. Non costa nulla ed è efficace, quindi mettiamola in pratica.