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DOMANI E DOMENICA A CASARGO CAPRE (E BECCHI) PROTAGONISTI
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CELEBRATA IERI A LECCO LA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL'ARMA DEI CARABINIERI
Ieri mattina presso il Santuario Nostra Signora della Vittoria di Lecco l'Arma dei carabinieri ha celebrato la sua Patrona, la…
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MARCO ANEMOLI CONFERMATO RESPONSABILE DELLA XIX DELEGAZIONE LARIANA DEL SOCCORSO ALPINO
Ieri sera, mercoledì 20 novembre 2024, si sono svolte le elezioni per il rinnovo dei responsabili della XIX Delegazione Lariana…
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DALLA BCC DELLA VALSASSINA PREMI AI GIOVANI STUDENTI SOCI E FIGLI DI SOCI
Serata dedicata ai giovani quella organizzata ieri sera alla Casa dell'Economia di Lecco dalla Banca della Valsassina in occasione della…
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In occasione della giornata internazionale per l'elimiazione della violenza contro le donne, il gruppo ECR (Conservatori e Riformisti Europei di…
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L'eco della mancata fusione tra Cortenova e Primaluna continua a rimbombare. Lo sciagurato esito del referendum non poteva non essere…
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APPUNTAMENTO CON ANTONIO STOPPANI SABATO A BARZIO
Sabato 23 novembre La Fucina, in collaborazione con CasAmica Odv, ospita il paleontologo Andrea Tintori per un viaggio nel tempo…
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DOMENICA A TACENO LA PRIMA PROVA DEL PROVINCIALE DI CAMPESTRE. ORGANIZZA IL CSC CORTENOVA
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La Biblioteca Comunale di Barzio partecipa alla ricorrenza dei 25 anni di Nati per Leggere con una iniziativa che sabato…
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MALORE IN CAMPO: LOMAGNA RINGRAZIA CORTENOVA
Brutta disavventura domenica scorsa a Cortenova per Jacopo Banfi, giocatore del Lomagna, che ha accusato un malore mentre effettuava il…
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LA REGIONE APPROVA IL PATTO TERRITORIALE PER LO SCI IN VALLE
Approvato dalla Giunta lombarda lo schema di Patto territoriale per lo sviluppo delle aree montane e dei comprensori sciistici ed…
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ESERCITAZIONE PER LA SQUADRA FORRA DEL SOCCORSO ALPINO LOMBARDO
Il caldo estivo invita ad andare in montagna o in zone fresche e piacevoli da vivere: più persone significa anche,…
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DA DUE NONNI UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALL'ASILO VENINI DI INTROBIO
Gentile Direttore di Valbiandino.net, Siamo i nonni di Elia e Raffaele, due bimbi residenti a Milano, ma che stanno trascorrendo…
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Pubblicato in Attualita`

STORIA DI DAVIDE (E DEL SUO PERSONALISSIMO GOLIA)

Giovedì, 04 Novembre 2021 20:08 Scritto da  Davide Rusconi
Voglio raccontarvi una storia, una degenza ospedaliera durata 7 mesi, la mia.
Partiamo con il ricovero in ospedale al San Raffaele di Milano. U
Un ospedale figo, avevo la mia suite, un caldo bestiale, i primi giorni tosti, non sapevo, nessuno sapeva che ne era della mia vita. Uno diceva che dovevo restare a letto per due anni inoperabile, un altro che non se la sentiva di fare un' operazione, i giorni passavano, i dolori aumentavano.
Il morale? Dovevo tirare fuori i coglioni, in primis per supportare la mia famiglia e i miei amici che non mi hanno mai abbandonato, seduti fuori sulle scale dell'ospedale, in sala d'attesa, e poi anche per me stesso, io sempre cosi atttivo, pieno di vita, sorridente, felice, messo a letto per una schiena distrutta, sia mai!
Finalmente arriva la buona notizia da un dottore fantastico: "operiamo, Davide te la senti?" O la va o la spacca, spacchiamo e andiamo!
Vengo operato il 10 luglio 2006, giorno dopo la finale dei mondiali vinti, ricordo solo dopo l'operazione essendo tutto fatto dalla anestesia che prendevo per il culo un tizio operato al naso, vabbè, torniamo in stanza, bisognava ricominciare a ricrearsi una vita.
Facile? No!
Nessuno sapeva cosa mi aspettava. Dopo due settimane e mezzo mi mettono seduto su una poltrona/carrozzina, una sensazione di vita bellissima, non sembrava vero, le piccole cose i piccoli gesti cominciavano a diventare grandi cose, quando vidi i miei genitori gli occhi rigonfi di lacrime, una grande emozione, forse forse si tornava a vivere, giorno per giorno.
Nel frattempo in tempo record ( a detta della mia infermiera spagnola) imparai a gestirmi e farmi i cateterismi: a ventun anni infilarsi un tubo nel pisello mai l'avrei pensato, passano i giorni e mi chiedono in quale unità spinale volevo andare, o Niguarda a Milano o Sondalo in Valtellina.
Optai per Sondalo, li si iniziava a fare sul serio.
Arrivato a Sondalo trovai tutto così nuovo ma cosi vecchio ma più familiare. Dopo un mese di san Raffaele qua era tutto diverso, sveglia presto, fisioterapia però, prima non vuoi mica essere operato a una piaga di decubito?
Sala operatoria, musica dei Kiss a tutto volume e poi un bel mesetto di letto forzato.
In stanza c'era un ragazzo sardo, un ragazzo ricco e pure simpatico che era capitato sulla mia stessa barca, ora non so se sia vivo o cosa faccia,  ma non accettava sta situazione.
Ho visto per la prima volta cosa vuol dire tristezza, solitudine, depressione, una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere, qui o lotti o ti ammazzi, i casi son due, io ho scelto la prima opzione.
Passano i giorni, tra fisioterapia, visite di tante persone, era un gran bel puttanaio la mia stanza sempre e con qualche sorriso al ragazzo del letto a fianco siamo riusciti a tirarlo fuori.
Ne ho combinate tante in quell'ospedale.
Trovi persone che probabilmente non rivedrai mai più però diventa una piccola famiglia, aiuti i piu deboli, vieni aiutato, impari a vivere la nuova vita seduto, rubi il cibo ai tetraplegici, le carrozzine agli obesi e la usi con un amico sempre seduto come te.
Lavori su te stesso, sul tuo corpo, fatichi, fai incazzare le fisioterapista, ogni tanto limonavi, andavi al bar e le birrette erano il nettare degli dei: tutto questo lo racchiudo però in un unico pensiero, in ospedale per 7 mesi senza veder casa tua, senza sapere cosa trovi al ritorno, le lacrime che solo io so di aver versato durate le notti insonni, quella voglia di distruggere tutto e allo stesso tempo la voglia di vivere, io la definisco GUERRA, dove o lotti o muori, io ho svelto di vivere, ho scelto la vita, alzarsi, o meglio sedersi alla mattina, guardarsi allo specchio e dire, si ce l'ho fatta, vivo a testa alta nonostante tutto.
Io non voglio essere simpatico o avere attenzioni, o essere compatito, io sono semplicemente così, un enorme cagacazzo fiero di se stesso che ha vinto la sua guerra col destino.
E ce ne sarebbero tante altre cose da raccontare, magari un giorno, chissà....  
 
Davide Rusconi
 
(Grazie a Davide per averci concesso di pubblicare questo suo post. Pensiamo rappresenti un esempio di vita come pochi altri. Ed un messaggio di speranza nella forza che ciascuno può trovare dentro di sè per continuare a vivere  nonostante tutto)
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