Fino a non molti anni fa la situazione della Moto Guzzi di Mandello era a dir poco "critica". Un marchio prestigioso del motociclismo italiano che rischiava di scomparire (come la Benelli di Pesaro, per fare un esempio) con grave preoccupazione dei lavoratori mandellesi e del Sindacato.
Oggi il clima è completamente cambiato, con grande soddisfazione dei dipendenti, che a breve aumenteranno di numero, anche a Mandello, sono previste 91 nuove assunzioni (anche se i Sindacati mugugnano, potevano essere anche di più e a tempo indeterminato) e degli appassionati dell'Aquila. Causa Covid non abbiamo potuto festeggiare degnamente a Settembre i 100 anni della Casa fondata nel Marzo 1921 da Carlo Guzzi e Giorgio Parodi: una "festa esagerata", la definì giustamente pochi anni fa l'ex Sindaco Mariani, con appassionati che venivano e bivaccavano sul lago da tutti i paesi europei, in primis Francia Germania e Olanda, però la soddisfazione è immensa.
C'è un importante progetto di ampliamento della fabbrica mandellese, e di aumento come detto del numero dei dipendenti ( + 630 se consideriamo anche i marchi collegati della Piaggio e dell'Aprilia).
Ci sono moto favolose, presentate anche all'Eicma di Milano appena concluso, che ottengono il gradimento internazionale: dalle intramontabili V7 e V9 , presentate con nuovi colori, più di 1300 vendite solo per la V7 tra Gennaio e Ottobre, all'undicesimo posto nella classifica italiana, al successone della "Tutto Terreno" V85 TT , che è stata un successo di vendite persino inaspettato in queste dimensioni, più di 1200 vendite tra gennaio e Ottobre, al quattordicesimo posto della classifica, alla nuovissima V100 presentata proprio in questi giorni, che un esperto come Nicola Cereghini, firma di punta del più importante sito motociclistico italiano, Moto.it, definisce semplicemente "una gran moto".
Qualche dubbio forse sull'estetica, che è fuori dagli schemi usuali dell'Aquila, "però mi piace moltissimo il nuovo motore da 115 cavalli raffreddato a liquido, con i cilindri ruotati di 90 gradi, e anche la ciclistica mi convince: i tecnici di Aprilia non ne sbagliano una, sono pronto a scommettere che offrirà una bellissima guida" scrive Nico.
"Dallo staff tecnico e commerciale raccolgo diverse voci. Su questa piattaforma V100 si lavora da anni, negli ultimi mesi c’è stata una bella accelerazione, c’era la voglia di celebrare il centenario e c’è pure l’esigenza di dare una risposta ai mercati esteri, soprattutto del nord Europa, che vogliono una nuova Guzzi più grossa, almeno una 1.000".
Vitto Guareschi, che le Guzzi le ama da moltissimi anni, afferma che la V100 "è la prova che il gruppo crede nel marchio Moto Guzzi, è un investimento importante, abbiamo davanti anni entusiasmanti".
Il tutto senza neanche un euro di capitale cinese (anche questo è da rilevare): è una moto completamente italiana, nata sul nostro Lago, che continua con grande onore la sua leggenda !