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IL TEAM HONDA DOWNHILLHER SI PREPARA A CONQUISTARE IL 2025. L'INTROBIESE MARTINA FUMAGALLI PUNTA AL QUINTO TITOLO ITALIANO
Il team femminile di downhill più famoso d'Europa, l'Honda DownhillHer, si svela al grande pubblico per la stagione 2025!  L’ingresso…
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SABATO E DOMENICA A MEL (BELLUNO) I
Saranno quasi 2.000 gli atleti che sabato prossimo a Mel di Borgo Valbelluna si sfideranno nella 26^ edizione del Campionato…
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CORTENOVA HA OSPITATO IL RADUNO NAZIONALE TRIAL UNDER 21
E’ andato in scena sabato 29 e domenica 30 marzo a Cortenova (LC) il 1° Raduno Nazionale Trial Under 21. Presso…
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CINECITTA' E LUCA ARGENTERO A BARZIO PER LE RIPRESE DI
Palazzo Manzoni e il centro storico di Barzio sono divenute set per un giorno per le riprese di Ligas, una…
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PUMP TRACK: APPROVATO A BALLABIO IL PROGETTO DELLA PISTA
La Giunta Comunale Ballabiese ha approvato il progetto esecutivo relativo alla fornitura e posa di una pista Pump Track presso…
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MIGLIORARE LA SANITA' LOMBARDA? SE NE PARLA A PREMANA LUNEDI' 7 APRILE
La sanità lombarda come modello di efficenza? Sicuramente rispetto ad altre regioni siamo messi meglio ma ciò non toglie che…
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IL BMT VALSASSINA PRONTO PER UNA NUOVA SFIDA: NASCE IL SANTA CRUZ NMT GRAVITY TEAM ITALIA
In Valsassina è tempo di grandi cambiamenti. Durante l’inverno, il team ha lavorato intensamente per rinnovare completamente la propria struttura…
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UNA DOMENICA BESTIALE
Domenica di sole, domenica di vento, domenica di "fuori tutti", domenica di passione, domenica di code. E, soprattutto, domenica di…
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VILLA MONASTERO ADERISCE ALLE GIORNATE DELLE CASE DEI PERSONAGGI ILLUSTRI
La Provincia di Lecco aderisce con Villa Monastero di Varenna alle Giornate internazionali delle Case della Memoria e dei Musei di…
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RIAPRE OGGI ALLE 17 LA PROVINCIALE A TACENO
La Provincia di Lecco ha disposto la riapertura al transito della Sp 62 della Valsassina dir. I Taceno, nel tratto compreso tra l’innesto…
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IL CORTENOVA BATTE IL BARZANO' E CONTINUA LA (DURISSIMA) CORSA VERSO I PLAYOFF
Servivano i tre punti e così è stato, anche se il Barzanò ha messo paura al Cortenova andando a segno…
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CARABINIERI IN AZIONE NEI BOSCHI DI COLICO E DORIO: SMANTELLATI TRE BIVACCHI E UNA BASE LOGISTICA DEGLI SPACCIATORI. TRE DENUNCIATI E UN ARRESTO
Prosegue l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree boschive a ridosso dei comuni di Colico e Dorio,…
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ASTROFILI VALSASSINA: UN SUCCESSO L'OSSERVAZIONE DELL'ECLISSI DA GIUMELLO
Una giornata indimenticabile quella dell'eclissi parziale di Sole con gli Astrofili Valsassina che in occasione dell'eclissi parziale di Sole hanno organizzato…
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Dopo la giornata effettuata a Casargo qualche settimana fa, oggi la protezione civile di Margno Crandola e Casargo insieme agli…
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SABATO 12 APRILE RIAPRE IL MUSEO ETNOGRAFICO DI PREMANA
Sabato 12 aprile il Museo di Premana riaprirà le sue porte per la stagione 2025 mettendo a disposizione dei visitatori…
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DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA DOMENICA DEL CIECO NATO
Quali luci si accendono nella vita nuova di questo uomo guarito da Gesù? Cosa si trova finalmente a vedere? Vede…
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SOCCORSO ALPINO: IERI ESERCITAZIONE IN GRIGNA
Esercitazione di soccorso sul versante Sud Est della Grigna nella giornata di ieri, sabato 29 marzo 2025: presenti la Stazione…
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CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI BEPPE GROSSI
Giuseppe Grossi, ma tutti lo conoscevano semplicemente come "Beppe" se ne è andato questa notte all'età di soli 53 anni.…
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APRE IL CENTRO DI AGGREGAZIONE
I Comuni di Cortenova e Primaluna sono lieti di invitare tutti i cittadini over 65 a due pomeriggi di presentazione…
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Pubblicato in Attualita`

OGGI E' IL GIORNO DEL RICORDO DEI MASSACRI DELLE FOIBE

Giovedì, 10 Febbraio 2022 08:14 Scritto da  da Studenti.it

Oggi in tutta Italia si celebra il Giorno del ricordo, solennità istituita per ricordare i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata.

Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

Per chi ancora non lo sapesse, i massacri delle foibe sono stati degli eccidi ai danni di militari e civili italiani della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, avvenuti durante e subito dopo la seconda guerra mondiale da parte dei partigiani jugoslavi e dell'OZNA (un dipartimento dei servizi segreti jugoslavi).

Il nome di tali eccidi deriva dai grandi inghiottitoi carsici (chiamati in Venezia Giulia "foibe") dove furono gettati molti dei corpi delle vittime.

Per comprendere il massacro delle foibe bisogna andarne a ricercare le radici in quella contesa tra popolazione italiana e popolazione slava per il possesso dei territori di Nord-Est, quelli dell’Adriatico orientale. È una disputa che vide il suo inizio con la fine della Prima Guerra mondiale, quando il confine tra Italia e Jugoslavia venne delineato dalla cosiddetta “linea Wilson”: la Jugoslavia vide data all'Italia l’Istria, e circa 500mila slavi si ritrovarono a vivere in territorio italiano.

Una prima ondata di violenza esplose già durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, cioè dopo l’8 settembre 1943, quando l’Italia firmò l’armistizio con gli anglo-americani e i tedeschi assunsero il controllo diretto del Friuli venezia Giulia e dell'Istria (oltre che del Trentino). Con la fine della Seconda Guerra mondiale, gli attacchi contro la popolazione italiana si fecero via via sempre più violenti ed intensi: nell'Aprile del 1945, l’esercito jugoslavo guidato da Tito marciò verso i territori giuliani .

L’esercito di Tito, lungi dal voler aiutare l’Italia ed interessato solo a riappropriarsi delle zone territoriali, occupò Trieste e l’Istria, obbligando gli italiani che abitavano quelle zone ad abbandonare la propria terra. Molti furono i cittadini italiani (alcuni persino notoriamente antifascisti) che vennero uccisi dall'esercito di Tito, gettati nelle foibe o deportati nei campi sloveni e croati.

Gli infoibamenti si perpetuarono fino al 1947: l’esercito slavo si impadronì pian piano dell’Istria, operando una vera e propria pulizia etnica, obbligando gli italiani ad abbandonare la zona e sterminando coloro che decidevano di opporsi a tale violenza. Il massacro delle foibe iniziò a cessare solo a partire dal 10 febbraio 1947, quando la Jugoslavia riottenne ufficialmente le province di Fiume, Zara, Pola e di altri territori grazie al trattato di Parigi. L’Italia riuscì ad assumere pienamente il controllo di Trieste solo nell’ottobre 1954, con il Trattato di Osimo, vedendosi obbligata a lasciare l’Istria (che dal più lontano MedioEvo fino al 1796 faceva parte della Repubblica di Venezia)  nelle mani della Jugoslavia.

Secondo le recenti stime, le vittime dell’eccidio delle Foibe furono tra le cinquemila e le diecimila: un dato di certo molto vago, frutto del silenzio che per circa un cinquantennio ha circondato il ricordo di tale massacro. Ad essere uccisi non furono solo fascisti e avversari politici, ma anche e soprattutto civili, donne, bambini, persone anziane e tutti coloro che decisero di opporsi alla violenza dei partigiani titini. Le zone colpite furono quelle del Venezia-Giulia e dell’Istria, in cui ad oggi sono state trovate più di 1700 foibe.

Ultima modifica il Giovedì, 10 Febbraio 2022 12:12
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