Con la "certificazione" della Camera di Commercio si chiude la vicenda delle forbici importate dalla Cina e, soprattutto, del presunto marchio Premana che le avrebbe contraddistinte.
Non resta che prendere atto che si sia trattata di una falsa notizia.
Prendiamo anche atto, però, che qualcuno questa falsa notizia l'abbia messa in circolazione facendo cadere in trappola un po' tutti i mezzi di informazione (compreso il nostro).
Giova ricordare che furono le Fiamme Gialle a riferire che “Sono emerse irregolarità sia in materia di tutela del ‘Made in Italy’ (Legge n. 350/2003), per fallace indicazione di origine, sia in materia di Codice del Consumo (D.Lgs. n. 206/2005), per la mancata indicazione di informazioni precise su nome, sede e indirizzo del soggetto importatore”.
Come noto, alla fine ciò che mancava era un documento prontamente fornito dall'azienda premanese.