E' con grande soddisfazione che il Sindaco di Introbio Adriano Airoldi ha firmato, insieme al Presidente dell'ASST Lecco e Brianza Carmelo Scarcella e al Direttore Paolo Favini, il protocollo d'intesa per la costruzione di un nuovo Ospedale di Comunità, unitamente a una Casa di Comunità, che verrà costruito sempre all'interno dell'area del Presidio Sanitario di Centro Valle, area data in comodato d'uso per 99 anni dal Comune di Introbio all'ASST, accanto all'ala che ospita i Volontari del Centro Soccorso .
L'Ospedale di Comunità è una struttura residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata, riservato a quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica, e a "bassa intensità clinica", non possono tuttavia essere assistiti adeguatamente a domicilio per motivi socio sanitari.
Un altro importante tassello quindi si aggiunge a quello che già l'ex Sindaco Eusebio Marconi, scomparso nell'Ottobre del 2018, aveva immaginato nella edificazione del "Quartiere della Salute" non solo per Introbio ma per tutta la Valsassina.
Un "Quartiere" in cui hanno trovato posto la ristrutturata Villa Serena, Casa di Riposo per anziani, la Cooperativa accudente i disabili Le Grigne, naturalmente il Presidio Sanitario di Introbio e il Pronto Soccorso, il PREST e adesso appunto un piccolo Ospedale che conterrà una decina di posti letto, dove verranno effettuate cure mediche non specialistiche.
In effetti era difficile immaginare un altro posto più adeguato dove il nuovo piccolo Ospedale, finanziato con i contributi del famoso Piano di Resilienza PNRR, avrebbe potuto sorgere, come ha ricordato anche il Presidente della Comunità Montana Fabio Canepari (che aveva eventualmente messo a disposizione un'altra area vicino alla sede della Comunità Montana).
I lavori partiranno in tempi brevi, subito dopo la pubblicazione e la aggiudicazione del Bando di Concorso per le imprese costruttrici, e si prevede una spesa di circa due milioni di euro.
Ricordiamo che nel piano Regionale della Lombardia sono stati approvati nuovi Ospedali di Comunità (normalmente ogni 150.000 abitanti, con eccezione per le zone di montagna, dove appunto come ha ricordato il Presidente Scarcella si è andati al di là delle statistiche ufficiali, pur di dare un servizio in più agli abitanti delle zone periferiche) e Case di Comunità (una ogni 50.000 abitanti) previsti quindi a Bellano, dove già c'è l'Ospedale, Lecco, Merate, Oggiono, Olgiate Molgora, per un totale di 218 Case di Comunità e di 71 Ospedali di Comunità in tutta la Lombardia, oltre a 101 Centrali Operative Territoriali, secondo la Legge regionale n. 21 approvata dalla Giunta lombarda il 14 Dicembre 2021 .
La Sanità quindi deve andare verso un decentramento, come ha ricordato anche l'ex Sindaco di Pasturo Guido Agostoni, per cercare di alleggerire il carico sulle strutture più importanti, come appunto i principali Ospedali cittadini.
E' anche questo un insegnamento che ci deriva dalla pandemia.
In particolare diventa importante il ruolo che dovranno avere i medici di base, come è stato sottolineato dal dottor Libero Tamagnini : è a loro infatti che competerà in buona parte la gestione e il successo di questa nuova struttura.