"Io non ho nulla in contrario se a Introbio volete fare delle cerimonie su qualcosa di molto indefinito e incerto". Abbiamo sentito Ercole Castelnovo, storico e molto combattivo rappresentante sindacale della RSU dell'ASST di Lecco , cioè degli Ospedali (suo il merito di avere avuto riconosciuto il "tempo di vestizione" degli infermieri lecchesi all'interno dell' orario di lavoro).
Castelnovo (a sinistra nella foto, insieme a Nichi Vendola) lavora da ormai molti anni nel Reparto Psicologia dell'Ospedale di Bellano, conosce molto bene lo stato della Sanità in provincia di Lecco, ed è molto critico sulla sua gestione..
"Forse sarebbe stato meglio - aggiunge - che i valsassinesi avessero guardato a Bellano, il cui Ospedale può garantire più di una quarantina di posti letto, che alcuni anni fa ha rischiato di essere chiuso, e che oggi anch'esso viene riscoperto come "Ospedale di Comunità", un ruolo abbastanza impreciso e poco chiaro".
Rilanciare l'Ospedale di Bellano è da sempre un suo obiettivo: in questi ultimi due anni è stato gestito come luogo di degenza post-covid per chi era uscito dalla malattia grave e aveva bisogno di riabilitazione.
"Quindi se il Sindaco di Introbio vuole fare una cerimonia con Prefetto, dirigenti ASST e quant'altro, su un progetto che non si sa nemmeno se sarà realmente finanziato oppure rimarrà sulla carta, e che con la burocrazia esistente se va bene comincerà a veder la luce forse tra una decina di anni, ora che saranno stati varati gli appalti ecc., a me non interessa niente."
"Il problema è che non ci si faccia illusioni su come deve essere gestito anche un piccolo "Ospedale di Comunità": non si può fare affidamento, come ho sentito dire, sui "Medici di Medicina generale" (cioè quelli generici della Mutua) nè tantomeno sui volontari.
Con tutto il rispetto per i "Medici generici" non ne hanno la preparazione: un Ospedale è una cosa seria, deve essere gestito da Medici specialistici, purtroppo sempre più rari nel Lecchese" . Questi invece scappano per altri lidi, più remunerativi e che danno più soddisfazioni: chiedere per esempio a Ivano Donato, un bravissimo medico che lavorava al Pronto Soccorso ( e che è stato anche Assessore Comunale di Lecco).
"Abbiamo nel territorio un problema ormai drammatico di gestione del personale: quello che c'è è poco, mi riferisco sia ai Medici che agli Infermieri, generalmente super-sfruttato ai limiti delle possibilità".
Pochi giorni fa ha fatto scalpore il caso della giovanissima inferimiera di Brindisi, Sara Sorge, che uscita "stanca morta" dal suo turno di lavoro ha avuto un colpo di sonno mentre tornava a casa in auto e si è schiantata contro un palo.
Insomma, la gestione di un Ospedale, se si farà, non può essere affrontata con superficialità e leggerezza: "bisogna garantire turni di 24 ore, una assistenza specialistica, tutta una serie di problematiche che dovranno essere affrontate, altrimenti è solo pura propaganda".
Vedremo.