Torri: “Investiamo sulla qualità di tutta l’offerta scolastica lecchese”
È in discussione in questi giorni il rinnovo della convenzione tra il Comune di Lecco e l’Associazione delle Scuole dell’Infanzia Paritarie di Lecco. La maggioranza di governo della città ha sintetizzato una proposta unanime relativa alle politiche della prima infanzia da qui ai prossimi 5 anni.
“Le scuole dell’infanzia paritarie a Lecco rappresentano una realtà riconosciuta sia per la qualità del ruolo educativo sia per la presenza sul territorio comunale: 15 sono, infatti, le scuole dell’infanzia paritarie (fascia 3-6 anni) a Lecco rispetto alle 5 statali presenti - spiega l’Assessore all’Educazione del Comune di Lecco Emanuele Torri -. Il rinnovo della convenzione deve, però, tenere conto del trend negativo della natalità nella nostra città che, anche nei primi mesi del 2022, si sta purtroppo confermando”.
Come già illustrato dall’Assessore alla Famiglia Alessandra Durante, nella città di Lecco nell’ultimo decennio i bambini si sono ridotti del 25%, passando dai complessivi 1544 iscritti alle scuole dell’infanzia nell’anno scolastico 2012-2013 fino ai 1157 dell’anno scolastico in corso. Nello specifico gli iscritti alle scuole dell’infanzia paritarie (il 71% del totale) sono scesi dai 1086 del 2012 agli 825 del 2022.
“Pur a fronte di questi dati di fatto, la nostra maggioranza ha condiviso una scelta forte a favore della scuola, dei bambini lecchesi e delle famiglie: nonostante l’evidente calo demografico non vogliamo ridurre di un solo euro il supporto economico a chi si occupa di educazione e di infanzia. Riteniamo importante garantire la continuità educativa e investire migliorando la qualità dell’offerta formativa così come da impegni presi con la cittadinanza. Pertanto non solo vogliamo mantenere l’ammontare complessivo del contributo (1.400.000 € all’anno), ma proponiamo di estendere la durata della convenzione, dai 3 anni attuali a 5, assicurando alle scuole paritarie una ulteriore garanzia circa la copertura finanziaria ordinaria e sostenendo ulteriori progetti che le scuole vorranno sviluppare”.
Questo schema comporterà nei fatti un maggiore investimento di risorse per ogni singolo bambino (nel triennio appena concluso il contributo comunale è aumentato da 1.550 a 1.700 euro/bambino), un sostegno al mantenimento delle scuole più periferiche, un incentivo a migliorare continuamente la qualità dell’offerta e l’organizzazione del servizio. Su quest’ultimo punto l’Amministrazione prevede la possibilità di ulteriori risorse extra-fondo per il finanziamento di progettualità facoltative ad hoc.
“Crediamo che le scuole possano ancor più esprimere progetti coordinati con l’Amministrazione comunale coerenti con le priorità di mandato, per altro ampiamente condivise in linea di principio: valorizzazione dei rioni, inclusione multiculturale, sostenibilità ambientale, potenziamento dei talenti, scambio intergenerazionale”.
La proposta verrà quindi presentata e discussa nelle apposite Commissioni consiliari, quindi si svilupperà ulteriori incontri tecnici con l’Associazione delle scuole Paritarie, per poi approdare in Consiglio comunale nelle sua veste definitiva.
“In un ragionamento più ampio relativo alla qualità dell’offerta per l’infanzia, sentiamo il dovere di offrire un percorso di miglioramento anche per quanto riguarda l’offerta delle scuole statali - conclude l’Assessore all’Educazione Emanuele Torri -. Per questo motivo l’Amministrazione comunale si impegna a potenziare l’offerta delle scuole dell’infanzia statali all’interno dei Piani di Diritto allo Studio”.