Bellano aggiunge un "gioiello" alla sua collezione di luoghi da visitare con l'inaugurazione in pompa magna alla presenza di un gran numero di autorità della ristrutturata "Cà del Diaol", quella torre messa lì a guardia degli ultimi balzi della Pioverna prima di scendere a Lago e che oggi, grazie all'intraprendenza e alla lungimiranza dell'amministrazione comunale è aperta al pubblico.
La Cà dol Diaol ospita ora un museo su tre piani visitando il quale si può conoscere storia e origini del borgo con protagonista Sigismondo Boldoni, storico bellanese, che dà il benvenuto ed introduce ai video che illustrano l'Orrido, racconta la storia della Pesa Vegia, propone, in un'esperienza virtuale che sa di incredibile, il viaggio a ritroso della Pioverna sino alle sorgenti ed alla Grigna.
Al piano terra della torre, accolto dal video di benvenuto della figura storica di Sigismondo Boldoni, storico bellanese, il visitatore viene invitato alla scoperta dell’Orrido di Bellano e del territorio e a proseguire la visita dei piani superiori. Sui quattro schermi posti ai lati della sala, il visitatore s’immerge alla scoperta del territorio bellanese attraverso video sonori, immagini e informazioni sulla sua conformazione, sullo sfruttamento delle acque e sull’evoluzione dell’Orrido.
Un mistero, quello della Cà dol Diaol, che continua, visto che sembra non essere noto il motivo per cui venne costruita se non che venne utilizzata come museo di fossili.
Il nome deriva dalle figure mitologiche presenti nella facciata dell’ultimo piano della torre, ma circolano da sempre voci di festini e riti satanici sulla cui veridicità nessuno è riuscito però a far luce.
L’ingresso alla torre è a numero chiuso (8 persone ogni 15 minuti) ed è vivamente consigliata la prenotazione online. Il biglietto d’ingresso, comprensivo di accesso all’Orrido di Bellano, è di 15 euro intero, 10 euro ridotto e 5 euro per i bellanesi.