Ultimo giorno in arancione (sia pure "rafforzato") e poi ci si tufferà nel rosso. Ad accompagnarci in questa transizione un vento fortissimo: spazzasse via anche il virus ci farebbe un grandissimo piacere.
Ma quali sono le regole che dovranno essere rispettate? Immaginiamo le conosciate tutti (quasi) a memoria. Per i più distratti facciamo un breve riassunto, così, per promemoria.
Ovviamente resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 e questo non deve essere stato molto chiaro ai giovani pescati dai Carabinieri in Centro Valle in orari non consentiti, per cui, si sa mai, ribadiamolo.
Le scuole, come noto, resteranno aperte alla presenza solo di studenti con disabilità o bisogni educativi speciali.
Loro malgrado (ed anche dei numerosi clienti) saranno chiusi bar e ristoranti che potranno funzionare solo con l'asporto in orari ben definiti.
Anche in questo caso è indispensabile una sottolineatura: asporto significa che prendi il tuo caffè, la tua brioche o il tuo bicchiere e te ne vai. Non significa che devi radunarti con altri che hanno preso il loro caffè, la loro brioche e il loro bicchiere attorno, per esempio, a un monumento o nascosti dietro un angolo buio. Già che siamo in tema: i residui dell'asporto non vanno lasciati per strada.
Molti negozi resteranno chiusi perchè trattano generi (esempio abbigliamento, gioiellerie, calzature) "non indispensabili" anche se sono tali per la vita dei loro proprietari e tutti speriamo che vengano "ristorati" adeguatamente e, possibilmente, nel minor tempo possibile.
Un argomento che riguarda la nostra Valle da vicino è quello delle seconde case. L'interpretazione ministeriale dice che si possono raggiungere, basta avere in mano un titolo di proprietà o un contratto d'affitto stipulato prima di metà gennaio e che la "seconda casa" non sia abitata da persone non appartenenti al proprio nucleo familiare. Il pensiero va alle vacanze pasquali quando potenzialmente potrebbero salire tutte le migliaia di proprietari di seconde case in Valsassina. Con i negozi accessibili solo col contagocce, i bar e ristoranti aperti solo per l'asporto e considerate le dimensioni delle vie e delle piazze dei nostri comuni, vedremo come saranno evitate le possibilità di assembramento.
Tra sabato 3 e lunedì 5 aprile, nonostante la zona rossa, tutti potranno andare a trovare parenti o amici. Bisogna essere al massimo in due con minori di 14 anni al seguito e dirigersi verso una sola abitazione privata, una volta al giorno e rispettando gli orari del coprifuoco.
Infine la regola generale: in zona rossa non su può uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute e urgenza ed occorre avere con sè il modulo di autocertificazione. Quindi, per esemplificare, si può uscire per fare la spesa o comprare il giornale, ma non per andare a bere l'aperitivo o trovarsi con gli amici o i parenti.
Altra questione molto dibattuta è la possibilità di svolgere "attività motoria". Ebbene, lo si può fare solo all'interno del proprio comune, in forma individuale all'aperto mantenendo la distanza di due metri e restando nei pressi della propria abitazione. Una passeggiata, tanto per capirci, è classificata come "attività motoria".
E la cosiddetta "attività sportiva"? Se volete correre o andare in bici potete farlo uscendo anche dai confini comunali, ma la vostra destinazione finale deve essere il comune di partenza. In pratica, uscite da casa per farvi ritorno.
Altra chiusura molto sentita quella dei parrucchieri, barbieri e centri estetici. Come l'anno scorso di questi tempi, perciò, largo al fai da te e buona fortuna a tutti per i risultati.
Ultimo capitolo chiusure riguarda i mercati dove troveremo solo generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Una raccomandazione a chi porta a spasso il cane (attività consentita): lasci le vie e le piazze pulite!
Concludiamo con gli ultimi dati che ci arrivano da Introbio (comune per il quale abbiamo aggiornamenti quasi quotidiani).
Oggi in paese si contano 22 persone positive e 9 a contatto stretto. Dei positivi ben 5 sono ricoverati (uno in più rispetto al precedente bollettino. La buona notizia (ottima!) è che l'unica persona in terapia intensiva ne è finalmente uscita.