Oltre 500 alpini della Sezione di Lecco hanno partecipato domenica 14 maggio a Udine alla interminabile sfilata delle penne nere dell’Ana, cuore dell’Adunata nazionale che per tre giorni ha pacificamente e gioiosamente invaso il capoluogo friulano. Il vessillo sezionale e una sessantina di gagliardetti dei vari Gruppi lecchesi poco dopo le 14 sono transitati davanti al Labaro nazionale dell’Associazione alpini e al palco delle autorità, che nel corso della giornata (la sfilata iniziata poco dopo le 9 si è conclusa poco prima delle 20) ha accolto anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto, pure alpino, quello ai Rapporti col Parlamento Luca Ciriani e il presidente del Senato Ignazio La Russa.
La Sezione di Lecco era guidata dal neopresidente Emiliano Invernizzi, dal consigliere nazionale Ana Renato Spreafico, di Sirtori, dai vicepresidenti sezionali e da numerosi amministratori locali: sotto la pioggia battente hanno infatti sfilato con le penne nere lecchesi la presidente della Provincia Alessandra Hofmann, una trentina di sindaci, il consigliere regionale Giacomo Zamperini, rappresentanti della Comunità Montana della Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera.
La marcia degli alpini dei vari gruppi lecchesi è stata cadenzata dalle note della Banda Sezionale Ana di Lecco, del Corpo Bandistico San Dionigi di Premana e dai Picett del Grenta con le loro “siringhe di Pan”; nella sfilata anche il Coro Grigna, reduce da una intensa due giorni a Maiano, il paese friulano duramente segnato dal terremoto del 1976 dove proprio il Coro e tante penne nere lecchesi furono presenti nei mesi e negli anni successivi alla tragedia del 1976. Complessivamente si può stimare che siano stati oltre un migliaio, tra iscritti alla Sezione Ana, amici e famigliari, i lecchesi che hanno partecipato all’Adunata di Udine.
“Per molti – spiega il presidente Emiliano Invernizzi – si è ripetuta l’opportunità di tornare nei paesi friulani colpiti dal terremoto del 1976 e dove si lavorò alla ricostruzione accanto agli alpini provenienti da tutta Italia, per rinsaldare vincoli di amicizia e di solidarietà; per tanti è stata l’occasione di rivedere i luoghi del servizio militare o di incontrare vecchi commilitoni. Sono state giornate più che positive ed entusiasmanti, anche e nonostante l’acquazzone che ha accompagnato la sfilata della Sezione di Lecco. L’Adunata di Udine è terminata, ora ricomincia da subito la presenza e l’azione degli alpini lecchesi nelle nostre città e nei nostri paesi: ci sono tante manifestazioni e iniziative che ci attendono, a cominciare dai Campi scuola che a giugno vedranno coinvolte decine e decine di nostri ragazzi. Il cappello con la penna, gli alpini, non se lo tolgono mai”.